Covid-19, scuola a distanza di…insicurezza

Covid-19, scuola a distanza di…insicurezza. Mentre la politica e i nemici dello sport a prescindere tengono gli spettatori lontani da stadi e palasport (che possono avere bacini di spettatori decisamente ben diversi in termini numerici) sostenendo che la priorità è la scuola, inevitabile porsi qualche domanda. Che c’entrano le priorità? Che c’entra paragonare l’ingresso di porzioni di pubblico in impianti sportivi all’accesso e la permanenza degli studenti nelle scuole? E vogliamo parlare del sovraffollamento degli autobus che a Roma rendono a rischio ogni utente che si avventura sul bus, specie nelle ore di punta? Ma possibile che i romani debbano sempre essere presi in giro da chi sproloquia a vanvera? Sui bus sono spariti i posti “vietati”, si entra e ci si pigia come sempre. In metro si è viaggiato a lungo in maniera più sicura, ma recentemente ho notato anche anche lì tanta gente si siede dove non dovrebbe.

Scuola media all’istituto religioso Filippini

Senza entrare nel merito delle molte cose ridicole che sono state dette o fatte, testimonio con qualche foto sbiadita quanto accade in una scuola di Roma. L’Istituto religioso Pie Filippini, che da tempo ha dismesso la sua attività scolastica, ha messo a disposizione aule per studenti di scuola media. Non so se gratuitamente (viste le agevolazioni fiscali di cui gode la Chiesa sarebbe cosa buona e giusta,,,) o con canone di affitto. In ogni caso con la cronica mancanza di aule, mi è parsa una decisione meritevole.
Una buona cosa per i ragazzi dunque, meno per chi abita nelle adiacenze e per la sicurezza degli stessi studenti. Nonostante la presenza di vigili urbani, i primi giorni di scuola sono stati vissuti, aspettando di entrare in aula, senza alcuna norma di sicurezza, salvo la mascherina. Come si può capire guardando le foto, ragazzi ammassati vicino al cancello d’ingresso, fino a quando non si dà il via libera.
La cosa assurda è che quando le suore avevano la scuola aperta, bambini e ragazzi aspettavano all’interno della struttura, non ammassati all’esterno, con l’aggiunta di genitori e macchine (i primi due giorni anche musica a palla da qualche auto, come ad un rave delle 8 del mattino).
Con centinaia di metri quadrati di giardini e spazi, perché gli studenti delle Medie vengono fatti ammassare fuori dalla struttura? Perché non li si fa entrare man mano, anche con distanziamento, anche in fila indiana? Lo spazio c’è.

Foto gallery

via Trionfale, sosta selvaggia in doppia fila

Avvertenza: circolazione in zona ostruita dalle 8.15 alle 9 e dalle 11.45 alle 12.30, causa assembramenti e macchine parcheggiate in doppia fila su via Trionfale. Ma ormai davanti al bar e agli altri negozi, in quel tratto di Trionfale, la sosta selvaggia in doppia fila è una consuetudine. Ma è stata permessa l’apertura, prossima, anche a un Carrefour…

Leandro De Sanctis

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