Juventus-Lazio 2-2 | Notte triste: Chiellini, Dybala e l’amaro pari al 96′

Juventus-Lazio 2-2 | Notte triste: Chiellini, Dybala e l’amaro pari al 96′. La notte delle lacrime si è conclusa per la Juventus con l’ennesima goccia versata dall’amaro calice della delusione che ha caratterizzato l’intera stagione. Nemmeno andare in vantaggio per 2-0, con due gioielli di gol, è bastato alla sconclusionata Juve del secondo tempo per congedarsi dallo Stadium almeno con una vittoria. Inutile, siamo d’accordo, ma tutto conta al tramonto di una brutta stagione come quella vissuta dai bianconeri e in una serata malinconica e tutt’altro che festosa per l’addio alla Juventus di un monumento come Chiellini e per l’ultima partita da bianconero a Torino di Paulo Dybala, in realtà cacciato senza riguardi e con non poca ipocrisia dalla società. Il peggior modo di ripagare emotivamente un giocatore che ha dato tanto alla Juventus e che ha impreziosito tante partite con le sue giocate. E lo ha fatto anche stasera, con quel colpo di tacco che ha smarcato Cuadrado e che ha portato allo splendido gol voluto e costruito da Morata, Autore dopo dieci minuti del cross che Vlahovic ha spedito in rete di testa, in tuffo, per l’1-0. E’ stato il terzo assist consecutivo dello spagnolo per Dusan.
Parlando di Juventus-Lazio la Juve è stata solo questo. Chiellini è uscito per l’ultima volta dal campo al minuto 17, diciassette come le stagioni vissute in bianconero.
Devo ammettere che stavolta non ho proprio capito il secondo tempo juventino, specialmente dopo l’autogol di Alex Sandro che ha rimesso in corsa una Lazio sempre vivace e sostanzialmente padrona del campo, nonostante le distrazioni difensive. Giocare in quel modo quasi metà partita non è accettabile, anche se la partita non contava per la classifica bianconera (in campo con la nuova maglia), ma per la Lazio e le sue rivali si.
Tolti prematuramente Morata e Vlahovic prima e Dybala poi (uscito al 77′), ha dato l’impressione di attendere solo il fischio finale, senza preoccuparsi troppo della voglia laziale, continuando a rischiare a ogni trama difensiva, quella solita serie di passaggi indietro su cui i laziali si avventavano regolarmente. Una conclusione in acrobazia di Kean sfiorava il terzo gol ma era quasi casuale. Il paradosso è che la Juventus ha subito il pareggio al 96′, un soffio oltre i cinque minuti di recupero accordati dall’arbitro Ayroldi, quando ha provato a chiudere in bellezza, con un bel contropiede che Cuadrado ha sprecato con leggerezza e presunzione, senza tirare e senza servire a centro area, ma facendosi soffiare palla in un contrasto deciso, ai limiti del fallo. Anzi, oltre. Per non dire che, a una manciata di secondi dalla fine del recupero, avrebbe anche potuto banalmente tenere palla in zona innocua.
E così sull’ultimo tiro in porta laziale, sulla deviazione di Perin si è avventato Milinkovic che he scaraventato in rete, sotto la traversa, da posizione complicata la palla che è valsa l’Europa League per la Lazio di Sarri, dimenticato allenatore dell’ultimo scudetto juventino.
Anche a me come a Chiellini, sarebbe piaciuto vedere Dybala in bianconero ancora per tanti anni. Le sue lacrime parlano dell’amore che ha avuto per la maglia e non lasciano insensibili. Ma come era successo a Del Piero, Paulo ha pagato la strategia aziendale che accantona i sentimenti e se ne infischia di certi valori. Ma quando avrà metabolizzato l’amarezza, tornerà a brillare altrove e magari a farsi rimpiangere.
L’epilogo della carriera juventina di Chiellini non può non intristire il tifoso bianconero, segnale del tempo che inesorabilmente vola via portandosi dietro personaggi e ricordi. Nel caso di Chiellini, come per tanti altri eroi juventini, da Del Piero a Buffon, da Barzagli a Pirlo, i momenti vissuti tra molte gioie e qualche dolore, sono davvero tanti.

L'abbraccio a Dybala Foto Juventus.com
L’abbraccio a Dybala Foto Juventus.com

Juventus-Lazio 2-2

Marcatori: Vlahovic al 10′, Morata al 36′, autorete Alex Sandro al 51′, Milinkovic 96′.

Juventus: Perin; Cuadrado, Bonucci, Chiellini (18′ de Ligt), Alex Sandro; Miretti, Locatelli (62′ Aké); Bernardeschi, Dybala (78′ Palumbo), Morata (62′ Pellegrini); Vlahovic (62′ Kean). A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Rabiot. All. Allegri 

Lazio: Strakosha; Lazzari (84′ Radu), Patric, Acerbi, Marusic; Milinkovic-Savic, Luis Alberto (76′ Basic), Felipe Anderson; Cataldi (77′ Lucas Leiva), Cabral (52′ Pedro), Zaccagni. A disposizione: Leiva, Adamonis, Luiz Felipe, Akpa Akpro, Kamenovic, Romero, Hysaj, Prescoli. All. Sarri. 

Arbitro: Ayroldi 

Ammoniti 41′ Acerbi (L), 45’+2 Bernardeschi (J), 68′ Cuadrado (J), 80′ Aké (J), 89′ Patric (L)


Leandro De Sanctis

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