VOLLEY Trento, l’outsider ha fatto poker lanciando il teenager Giannelli

http://www.corrieredellosport.it/volley/a1_maschile/2015/05/15-408968/SuperLega%2C+Trento%2C+uno+scudetto+a…+fari+spenti

Le protagoniste della stagione avrebbero dovuto essere altre. La Lube campione d’Italia, la nuova Modena rampante lanciata dalla convincente affermazione nella Coppa Italia di gennaio a Bologna (battendo in finale proprio i trentini), forse Perugia, nonostante la squadra a disposizione del tecnico Grbic presentasse qualche lacuna, confermata poi dal campo. Nella considerazione generale, solo dopo questi tre club, veniva la Energy T.I. Trentino. Nonostante il rientro alla base della coppia bulgara (Stoytchev in panchina, Kaziyski in campo) che era stata alla base del primo ciclo vincente, quello in cui si era esaltato il cubano natralizzato, Osmany Juantorena, e l’azzurro Birarelli aveva scoperto di essere un campione tra campioni.

La realtà poi ha invece raccontato una storia diversa, perchè la cultura anche esasperata, ma redditizia, del lavoro coniugata quotidianamente da Radostin Stoytchev, ha fatto pian piano crescere la squadra. In un clima più sereno e con minori pressioni, perchè nessuno chiedeva miracoli in questa stagione, Trento ha invece preso progressivamente consapevolezza dei propri mezzi, risultando la più continua in campionato, non a caso concluso al primo posto nella regular season.
    Perfino la sconfitta nella finale di Coppa Italia si è rivelata una tappa importante da mettere nel bagaglio di esperienze stagionali di un gruppo che strada facendo ha lanciato giovani del vivaio trentino come Nelli e Giannelli, e trovato in Djuric un’alternativa pesante a Nemec. Importante la crescita del nucleo italiano: il libero Colaci, il capitano Birarelli, ma soprattutto Pippo Lanza, cresciuto all’ombra di Juantorena, gran lavoratore in palestra.
   

E quello che mancava al Trento di partenza, Stoytchev l’ha aggiunto promuovendo definitivamente Giannelli in regia al posto del polacco Zygadlo, e ritrovando Djuric. Fatto sta che quando sono iniziati i play off, molti avevano corretto il tiro del pronostico, iniziando ad accreditare Trento di migliori e più realistiche possibilità di scudetto. Una tappa fondamentale si è rivelata la finale della Cev Cup, la vittoria di Pirro ottenuta a Mosca. Coppa volata via al Golden set, ma la sensazione, o meglio la certezza, dell’avvenuto salto di qualità: il modo in cui Kaziyski e compagni sono andati a vincere in casa della Dinamo ha rivelato la vera forza della squadra, confermata dai due 3-0 finali inflitti al Modena e dal meritatissimo quarto scudetto. Proprio guardando Trento, in Tv, giocare e vincere in quel modo la finale di ritorno della Cev Cup, mi sono convinto che sarebbe stato difficile per tutti strappare lo scudetto a quella squadra. Perchè anche nel volley, saper essere squadra conta moltissimo. 
Ricordando le frizioni frequenti tra l’allora presidente di Lega, don Diego Mosna, e il presidente della Fipav, Carlo Magri, è buffo constatare che il futuro della Nazionale, ancora nelle mani del ct Mauro Berruto, sarà molto trentino: dall’ex Juantorena a Birarelli, da Giannelli al libero Colaci, da Lanza al futuro campioncino Nelli. E nonostante tutto ciò che avvenne in passato, Trento può vantarsi di avere un vivaio che sa produrre giocatori veri. Un patrimonio di tutto il volley italiano.

16 TRIONFI, QUATTRO SCUDETTI 
Lo scudetto vinto a Modena mercoledì sera è stato il trionfo numero 16 del Trentino Volley, società nata nel 2000. La prima volta tricolore nel 2008. Da allora ha partecipato a sette delle otto finali dei play off, mancando solo quella dello scorso anno (Macerata-Perugia, vinta dalla Lube). Gli altri tre scudetti nel 2011 e nel 2013 e appunto in questo 2015. Si aggiungono tre Coppe Italia (2010, 2012 e 2013) e due Supercoppe: 2011 e 2013.
Poi i trionfi internazionali: ben quattro mondiali di club consecutivi (dal 2009 al 2012) e tre Champions League (2009, 2010, 2011). A questi 16 trionfi si aggiungono i successi con le giovanili: un tricolore under 18, due Junior League, una Boy League, per un totale di venti allori.

Leandro De Sanctis

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