VOLLEY I Diavoli di Perugia mai così in alto in A1: terzo posto

Perugia terza in classifica dopo 17 giornate di campionato: nemmeno nell’anno in cui la Rpa di Fefè De Giorgi arrivò a giocarsi lo scudetto in finale con l’imbattibile Sisley Treviso, il capoluogo umbro era stato così in alto in classifica. Era il campionato 2004-2005. In quell’indimenticabile stagione il club presieduto allora da Claudio Sciurpa era stato addirittura primo, ma dopo sole 6 partite. Anche se poi la sua splendida cavalcata nei play off, gli consentì addirittura di sognare lo scudetto.
    Dopo otto anni dunque, la Perugia pallavolistica torna in alta quota stabilendo un primato contingente ma per certi aspetti imprevedibile, ancorché meritato, perchè i numeri sono numeri e la classifica non racconta bugie. Dodici vittorie e cinque sconfitte, di cui soltanto una per 0-3, nelle prime diciassette partite della stagione.
    Già l’anno passato, al debutto in A1, la matricola guidata in panchina da Kovac, aveva impressionato per la bontà del suo impianto di gioco. Quest’anno, complice anche l’ulteriore abbassamento del livello tecnico della A1 e nelle ultime settimane le oggettive difficoltà di Trento, falcidiato dagli infortuni (al punto che in Trentino parlano di “riesumare” l’opposto bulgaro Nikolov, che ha smesso di giocare).
    Perugia è un mix tra italiani e serbi, gente d’esperienza come il palleggiatore Adriano Paolucci, molto più di una semplice alternativa a Mitic, o l’eterno Goran Vujevic. Giocatori consolidati e di livello come i centrali Simone Buti e Andrea Semenzato, il libero azzurro Andrea Giovi (perugino per giunta). Il bomber emergente Aleksandar Atanasijevic, appena 22 anni, prodotto del vivaio del Partizan Belgrado maturato dopo un paio d’anni di campionato polacco nello Skra Belchatow. E poi ancora Petric, Cupkovic, Della Lunga e Barone che hanno anche gravitato in orbita azzurra.
    Il tutto, assemblato e valorizzato dal lavoro di Kovac, che ha saputo dare gioco e anima ai Block Devils, i diavoli del “muro”, come si autodefiniscono. A fianco la foto-poster con cui la squadra si è presentata ad inizio stagione.
    Gino Sirci, il presidente, si sta prendendo belle soddisfazioni e fra poco più di tre settimane si godrà la semifinale di Coppa Italia, che opporrà la Sir alla Lube Macerata, già battuta in campionato.
    La Sir Safety, l’azienda che è alle spalle del club, sponsorizzato anche dalla Banca di Mantignana e di Perugia, si occupa di abbigliamento da lavoro nell’ambito della sicurezza e dell’antinfortunistica.
    Celebrato il terzo posto, c’è subito da rituffarsi in campionato perchè domani sera è in programma un turno infrasettimanale e la Sir Perugia è di scena a Latina, attesa da un altro grande bomber, bosniaco naturalizzato serbo, Sasa Starovic, che sta tornando ai massimi livelli dopo l’infortunio che ne frenò l’ascesa.

* apparso sul Corriere dello Sport di martedì 18 febbraio 2014

Leandro De Sanctis

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