I club del volley si ribellano al CTS, azioni legali se Draghi non interviene

I club del volley si ribellano al CTS, azioni legali se Draghi non interviene.Sotto potete leggere il comunicato, necessariamente duro, della Lega Pallavolo Serie A maschile.
Il fatto che a vari livelli la politica si sia manifestata incompetente, dal territorio comunale a quello nazionale, sembra clamorosamente confermato da questa decisione che penalizza in maniera insopportabile la pallavolo e gli altri sport indoor, come il basket. Aveva ragione il presidente della Federbasket Petrucci a riprendere i colleghi che a vario titolo ringraziavano il governo. La valutazione del Comitato Tecnico Scientifico è paurosamente sbagliata e rivelatrice appunto di assoluta incapacità di valutare dati oggettivi. Se certe scelte potevano essere se non giustificate, comprese, nel clima di incertezza iniziale della pandemia, ora appaiono insopportabilmente intollerabili. E da contrastare con ogni mezzo, al punto che la Lega Pallavolo prospetta le vie legali se il Premier Draghi non interverrà. Non per raccomandare, ma per bloccare una palese ingiustizia. Amo lo sport e la musica, ho frequentato partite e concerti. Quanto basta per affermare che non è possibile sostenere che un palasport possa accogliere spettatori fino all’80% della capienza in un concerto e invece solo al 50% per una partita di volley.
Non c’è bisogno di un Comitato Tecnico Scientifico per rendersene conto. L’incompetenza è agghiacciante.
Dovrebbe stupire che un sottosegretario che viene dallo sport, come Valentina Vezzali, o non sia riuscito a farlo capire o non abbia proprio voce in capitolo. In entrambe le occasioni avremmo la conferma che un grande campione dello sport non necessariamente debba rivelarsi anche un politico valido.
Di fronte a una ingiustizia come questa, qualora non fosse rettificata, il sottosegretario Vezzali dovrebbe avvertire la necessità di dimettersi.

Righi: Decisioni paradossali: stesso impianto, concerti all’80%, volley al 50%

Continua Righi: “È semplicemente paradossale come il CTS abbia potuto autorizzare che nel medesimo impianto la pallavolo sia discriminata rispetto ad un concerto. Ad una partita di pallavolo possono accedere spettatori per il 50% della capienza, nello stesso luogo, in occasione di un concerto, ecco che la soglia si eleva all’80%, senza alcun motivo palese e trascurando le capacità di controllo che abbiamo sui nostri palasport come Club. I fan del concerto cantano, gridando tutto il tempo; i nostri spettatori tifano. Quali oscuri pensieri passano per le menti dei componenti del CTS quando scrivono i loro consigli al Governo? Come si può decidere, e perfino normarlo, che due cittadini con la stessa passione e lo stesso atteggiamento siano diversi?”.

Il presidente della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi, interviene in maniera chiara in merito alle recenti scelte del Comitato Tecnico Scientifico: “Chiediamo al Presidente del Consiglio Mario Draghi – conferma Massimo Righi – di procedere alla modifica del parere rilasciato dal Comitato Tecnico Scientifico. Siamo di fronte ad una gravissima discriminazione del nostro sport, lo stesso che tanto lustro ha dato e sta dando al nostro Paese”.

Conclude Massimo Righi: “Valuteremo ogni azione legale possibile perché siamo certi di avere ragione. Lo abbiamo sempre sostenuto con chiarezza: abbiamo accettato tutti i protocolli con piena responsabilità fin dall’inizio della pandemia, ma ora siamo di fronte ad una emarginazione! Chiediamo un intervento diretto del Presidente del Consiglio, con la convocazione di un Tavolo di Confronto con il Ministro Speranza, la sottosegretaria Vezzali, il CTS e le Leghe sportive coinvolte”.

Leandro De Sanctis

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