CINEMA The Post, il film di Spielberg

The Post, il film di Spielberg, con Tom Hanks e Meryl Streep

THE POSTRegia: Steven Spielberg. Interpreti: Tom Hanks, Meryl Streep, Sarah Paulson, Bob Odenkirk, Bruce Greenwood,Tracy Letts.
* visto in edizione originale inglese, con sottotitoli in italiano

Con The Post, il film di Steven Spielberg interpretato da Tom Hanks e Meryl Streep, la cinematografia del giornalismo ha un’icona in più. The Post è esattamente il film che ci si attendeva da un regista come Spielberg e da un cast del genere. Si sa già come andrà a finire, ce lo ha detto la Storia, ma la tensione regge e poggia anche su altri fattori. La storia di una delle pagine più belle del giornalismo americano, in una vicenda che ha portato alla luce gli aspetti più sordidi e crudeli della politica, e quegli ideali che un tempo facevano amare gli Stati Uniti, se non ovunque, in molti altri Paesi del mondo.
Pochi fronzoli, la cronaca day by day, ora per ora, prende il sopravvento e canalizza la vicenda del Washington Post. Ma non è soltanto una ricostruzione di quei fatti, un’esaltazione stereotipata di ciò che il giornalismo rappresenta per gli Stati Uniti o di giornalisti a caccia di scoop per narcisismo professionale. C’è molto altro. C’è molto di più in The Post.

The Post, il film di Spielberg con Tom Hanks e Meryl Streep

Significativo il ruolo dei personaggi femminili. Meryl Streep è l’editore (Kay Graham), che in quanto donna resta vittima di pregiudizi e sotto sotto non giudicata all’altezza. La moglie del direttore Tom Hanks (Ben Bradlee) ha il merito di aprire gli occhi del marito, di far capire l’importanza delle scelte dell’editore Kay Graham, il suo straordinario coraggio nel prendere finalmente una decisione tutta sua. Anche contro il parere legalmente e prudentemente (opportunisticamente) saggio di soci, amici, legali. E’ una donna che fisicamente porta i Papers nella redazione del Post, dopo che il New York Times è stato bloccato dai giudici. E poi l’aspetto privato, umano, nel confronto tra politica e privato, l’editore che diventa mamma e punta il dito su McNamara che ha lasciato andare e restare a morire in Vietnam tanti ragazzi. Proprio nelle incursioni nel privato Spielberg aggiunge un condimento significativo alla storia.Perchè il Vietnam è stata una ferita tremenda per gli Stati Uniti, una politica sbagliata, ostinatamente sbagliata, che ha attraversato e coinvolto la gestione di più presidenti.
Mi rendo conto che il pubblico italiano non è abituato a pensare al ruolo dei giornali così come viene mostrato nel film. Anche perchè in Italia non esiste una concezione analoga, non si considera un giornale al servizio del cittadino e della verità. Più facile trovarlo schierato per vari motivi (ideologici, economici, clientelari) con il potere in tutte le sue derivazioni. Nel film di affronta anche la delicata questione dell’amicizia con i potenti, di quanto sia poi difficile fare ancora il giornalista puro e duro, se si è troppo amici di questo o di quel politico. Ma il film, questa storia, dimostra anche cosa si può fare per non tradire la fiducia dei lettori e lo scopo di un giornale vero. Senza dimenticare la solidarietà tra giornali, che facendo fronte compatto, indirizzano e danno un senso a tutto, al di là delle pur legittima concorrenza.
Chi ha conosciuto l’epoca dei giornali a piombo si emozionerà nel vedere le immagini della tipografia, dei caratteri a piombo, delle lastre che poi diventano pagine di carta. E nel finale si può leggere l’omaggio all’antesignano L’ultima minaccia (titolo originale Deadline, 1952) il film di Richard Brooks con Humphrey Bogart che entusiasmò generazioni di giornalisti. Come ogni film americano che ricorda cosa può essere un giornalismo svolto con passione e accuratezza, secondo i dettami della professione, nello spettatore più partecipe e coinvolto resta alla fine sospeso, tra la gioia civile per l’impegno che ha visto profuso sullo schermo, ed il rammarico perchè non può fare a meno di pensare a come in Italia funzioni tutto diversamente. Molto diversamente…

https://www.ivid.it/trailer/film/2018/the-post/trailer-originale-22689.html

Leandro De Sanctis

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