Spiderhead | Recensione film

Spiderhead | Recensione film. La sequenza iniziale sulle note di The logical song dei Supertramp, sorvolando le acque del Queensland, in Australia, dove sono state scelte le location, prometteva bene. In effetti le canzoni della colonna sonora del film di Joseph Kosinski (al cinema con Top Gun Maverick) sono uno degli elementi più belli di un film che non sarà ricordato solo per la musica ma che dalla musica trae linfa vitale, anche considerati i titoli dei brani, in linea spesso con il procedere della storia.
Chris Hemsworth, occhialuto per l’occasione, è il dottor Steve Abnesti e si cala con convinzione in un ruolo per lui non abituale, il cattivo scienziato. Non folle ma avido, dato che è proprietario dell’azienda farmaceutica che ha in gestione un ramo speciale del carcere, dove i detenuti accettano di sottoporsi ad esperimenti scientifici evitando reclusioni più dure e disagiate. Questo si sa subito ma è solo teoria. Perché chi ha potere non si regola e non si pone limiti, con effetti tragici sui malcapitati detenuti.
Gli appassionati della serie tv Black Mirror l’hanno catalogato come un episodio in sintonia con la filosofia di quella serie, e quindi accettano anche certe lacune che la situazione non si cura di colmare ragionevolmente. Ci si chiede, ad esempio, come mai un penitenziario, sia pure speciale e sperimentale, non abbia un rappresentante istituzionale a vigilare. E perché accanto al dottor Abnesti-Hemsworth sia sempre e solo il detenuto Jeff a passare dal ruolo di cavia attiva a quello di strumento dello scienziato che testa gli altri detenuti.
Sulla schiena hanno tutti una specie di scatole contenente provette di vetro con sostanze che determinano reazioni quando iniettate. Esperimenti che possono risultare devastanti e mortali, ma che hanno via libera con la quasi obbligata autorizzazione dei detenuti ogni volta che accettano di riceverli.
Ramo fantascienza, una distorta applicazione della ricerca della pace globale attraverso strumenti che negano la libertà individuale e le scelte. Lo spettatore sa bene che prima o poi anche le migliori intenzioni finiscono male e i meccanismi più sicuri possono incepparsi inciampando nell’imprevedibilità (e in qualche coscienza ancora vigile), che continua ad essere un elemento essenziale della vita.
Un film comunque interessante: conquista la sufficienza ma suscita e lascia perplessità anche in chi alla fine l’ha apprezzato. Miles Teller è il detenuto che si relaziona in maniera significativa con l’avido scienziato che sembra uscito dalle pagine di una di quelle insopportabili riviste che esaltano il potere dei ricchi, la bella vita e le cose precluse ai comuni e miseri mortali. Miles Teller, che ha lavorato con Kosinski anche in Top Gun Maverick (lo ricorderete in Whiplash, era lo studente batterista vessato) esprime bene tormenti e dubbi del suo passato e del presente.
Il delirio di onnipotenza è ben espresso e tutto sommato è anche rassicurante che, almeno in un film, ci si possa ribellare al fanatismo e alla dittatura delle case farmaceutiche.

Spiderhead, la scheda

SPIDERHEAD – Stati Uniti. Durata 107 minuti. 2022. Attualmente su Netflix. Tratto dal racconto di George Saunders, Escape from Spiderhead, pubblicato sul New Yorker.
Regia: Joseph Kosinski
Interpreti: Chris Hemsworth, Miles Teller, Jurnee Smollett, Mark Paguio.
*Visto in versione originale.

La ricca e motivata colonna sonora di Spiderhead

The Logical Song SUPERTRAMP
Feelin’ Like Bad Colours feat. Jarv Dee

I’ll Take You There The Staple Singers

Blitzkrieg Blitzkrieg

What A Fool Believes The Doobie Brothers

Solfeggietto The Swingle Singers

Feels So Good Chuck Mangione

She Blinded Me With Science  Thomas Dolby

Breezin’ George Benson

Der Fruhling (Spring)  The Swingle Singers

More Than This Roxy Music

Rise Herb Alpert

Mukuti Rikki Ililonga

Flume Fred Szymanski

You Make My Dreams (Come True) Daryl Hall and John Oates

Crazy Love Poco

Leandro De Sanctis

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