MUSICA Ron a Porte di Roma

Ron a Porte di Roma Foto VISTO DAL basso

Ron a Porte di Roma. Una dono che Porte di Roma ha fatto ai romani che frequentano il Centro commerciale. Avevo visto due anni fa Ron a Parco Leonardo, un’altra occasione simile che aveva confermato le straordinarie qualità del musicista e la sua professionalità. Allora aveva diviso il palco con Michele Zarrillo che nell’occasione tornava ad esibirsi nella sua Roma, e con Umberto Tozzi (che si era reso protagonista di una figura imbarazzante per il suo nome e il suo passato al punto da farlo sembrare un maldestro imitatore che biascicava nella…Notte rosa).

Lucio! l’album di Ron dedicato a Lucio Dalla: nella controcopertina le canzoni

Il concerto di Ron a Porte di Roma è stato un lungo e sentito omaggio alla musica di Lucio Dalla e nessuno meglio di Ron può tener vivo il ricordo di quelle meravigliose canzoni scritte dal musicista bolognese. Una scenografia curata, spezzoni di dichiarazioni video di Lucio, aneddoti, racconti, frammento di vero Lucio raccontati da chi lo ha conosciuto bene. Un amore e una stima che trasudano da ogni parola che Ron dedica al suo amico e maestro, le cui strade s’incrociarono negli anni’70, quando ancora il giovanissimo lombardo era semplicemente Rosalino Cellamare (Il gigante e la bambina).

Avendo visto numerosi concerti di Lucio Dalla, ricordo il debutto di Ron in uno degli spettacoli al Teatro Tenda di Piazza Mancini, a Roma, quando Lucio lasciò spazio da protagonista al giovane che aveva curato gli arrangiamenti del Banana Republic Tour (Dalle e De Gregori insieme)  intraprendeva una nuova fase della sua carriera, cantando I ragazzi italiani e Come va. Dopo aver partecipato come attore a diversi film anche con registi illustri come Magni (In nome del Papa Re), De Sisti (Lezioni private) e Montaldo (L’Agnese va a morire).

Ron si è concesso alla sua maniera, con generosità e partecipazione, cantando dieci delle dodici canzoni che ha scelto per il suo album omaggio a Lucio Dalla (Lucio!), aprendo lo show con il gioiellino scovato nei cassetti di Lucio, Almeno pensami, portata all’ultimo Festival Di Sanremo. Apro una parentesi: è vero che la musica è opinione, e ognuno ha i suoi gusti, ma se ripenso a certe sciocchezze lette nei giorni del festival a proposito di questo splendido, intenso, emozionante brano (qualcosa tipo, si è raschiato il fondo del barile per tirar fuori un brano che se Dalla non aveva inciso ci sarà stato un motivo…) che mi fa pensare come certi pseudo critici, probabilmente avvizziti dall’abitudine, dovrebbero cambiare mestiere o scegliere altri territori dove esibire la loro superficialità giornalistica.

Ron a Porte di Roma ha suonato per oltre cento minuti, raccogliendo applausi ed affetto dal pubblico che era lì per lui. Ed è stato emozionante riascoltare ancora la voce di Lucio Dalla (Come è profondo il mare l’ha cantata Dalla) e percepire l’emozione dello stesso Ron nel cantare ancora una volta insieme con Lucio, riportato sul palco dalle basi registrate, che per una volta hanno aggiunto e non sottratto la verità di un’esibizione live. Insomma, è come se Lucio e Ron avessero cantato insieme a Porte di Roma.

Ron si è ritagliato un piccolo spazio personale (applauditissima la sua Anima) e presentato alcune canzoni di Dalla che non sono finite nell’album e che lasciano sperare in un secondo album dedicato a Dalla: un Lucio! parte seconda penso possa essere messo in cantiere presto o tardi. Perchè la musica di Dalla e di Ron, come ha cantato nell’ultimo brano della serata, dura Tutta la vita. E anche oltre.

Ron canta Lucio Dalla a Porte di Roma Foto VISTO DAL basso

P.S. Ron è un artista a cui ho avuto il piacere di stringere la mano anni fa, a Verona, in occasione di un evento creato dalla Lega Pallavolo. Quella volta cantò al Teatro Romano con la band. Un’altra volta fu ospite della pallavolo cantando e suonando il pianoforte: e ogni volta emergeva la sua classe cristallina. Da appassionato del pianeta Dalla, imparai a seguirlo da subito (così come gli Stadio). Consumai sul giradischi il suo album Una città per cantare (la title track era una cover di una canzone del mio amatissimo Jackson Browne) e la mia preferita era Nuvolehttps://www.youtube.com/watch?v=ksaaNL7IqKY

un brano che probabilmente non ricorda più nessuno, ma che mi piacerebbe fosse riscoperto, magari dallo stesso Ron.

http://www.ron.it/

https://www.youtube.com/watch?v=HGDzmbd2nzA

http://www.luciodalla.it/

https://www.vistodalbasso.it/2016/02/14/musica-il-trionfo-degli-stadio/

Leandro De Sanctis

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