Spaceman | Recensione

Spaceman | Recensione.
La fantascienza al cinema può proporsi con molteplici abiti. Spaceman, l’interessante film diretto da Johan Renck propone una storia ambientata nello spazio che in realtà si rivela un dolente e tormentato viaggio interiore del cosmonauta Jakub, dopo sei mesi di isolamento sulla navicella spaziale in missione per raccogliere materiali di una “nuvola” di polvere e particelle situata tra la Terra e Venere. Missione rischiosissima nella quale si tuffa la Repubblica Ceca che vede un’opportunità.
Anche per Jakub la molla è il desiderio personale: vuole diventare un eroe per riscattare il nome del padre, che fu membro del Partico Comunista della Cecoslovacchia.
Dopo sei mesi di solitudine, rotta solo da telefonate con la Terra e con la moglie. Jakub va in crisi nel percepire e poi verificare l’allontanamento della moglie, che a sua volta si sente ancora una volta abbandonata in un periodo cruciale come quello della maternità.
Spaceman è quasi un angusto one man show e Adam Sandler offre una delle sue migliori e intense interpretazioni drammatiche. Nello spazio ristretto dell’astronave, Jakub si trova ad esplorare l’ soazio infinito della sua solitudine e del suo passato, in una rilettura dolorosa e amara delle cose perdute. L’amore con Lenka (Carey Mulligan), la vita reale spesa a inseguire ciò che lassù ora sembra diventato così inutile e vano. Il dialogo psicoanalitico con la sua coscienza prendere forma in maniera visibile perché nell’astronave si materializza un gigantesco ragno (che ha la voce di Paul Dano). Una creatura non maligna ma saggia, che stimola e guida Jakub e esplorare il suo spazio interiore, il suo spazio amoroso e familiare. Una vera creatura o solo un frutto dell’immaginazione dell’astronauta? Poco importa, quello che conta è il viaggio di Jakub che diventa anche una metafora valida se non per tutti, per molti. Anche sulla Terra se solo a un certo punto dell’esistenza ci si domanda se non si è sbagliato tutto nella vita, se non si sono inseguiti obiettivi sbagliati. Se non si è sprecata la vita.
Chi non apprezza Adam Sandler, comico che ha saputo dare il meglio in ruoli drammatici, avrà modo di ricredersi. Per tutti gli altri sarà solo una conferma del talento di un attore troppo spesso sottovalutato.

Spaceman

SPACEMAN – Usa, 2024. Tratto dal romanzo Il cosmonauta, di Jaroslav Kalfar. Durata 107 minuti. Ora su Netflix.
*visto in versione originale con sottotitoli.
Regia: Johan Renck.
Sceneggiatura: Colby Day.
Interpreti: Adam Sandler, Carey Mulligan, Paul Dano (solo voce), Kunal Nayyar, Lena Olin, Isabella Rossellini.
Musiche: Max Richter

Leandro De Sanctis

Torna in alto