Juventus-Torino 4-2 | Con il cuore e con la testa, il derby è bianconero

Juventus-Torino 4-2 | Con il cuore e con la testa, il derby è bianconero.

 Un derby vibrante, intenso, ricchissimo di gol ed emozioni. La rete più veloce della storia delle stracittadine torinesi (Karamoh dopo 1’32”), quattro gol nel primo tempo con il Toro due volte in vantaggio, due traverse sul 2-2 (una per parte) nella ripresa (Vlahovic e Linetty), primo vantaggio juventino con Bremer e sigillo della sicurezza di Rabiot, dopo che il triplice innesto di Chiesa, De Sciglio e Pogba aveva dato la scossa determinante (fuori Di Maria, Barrenechea e Cuadrado).

Il Torino ha giocato un gran primo tempo trovandosi due volte in vantaggio anche con la complicità della difesa bianconera, poco reattiva o addormentata che dir si voglia. Karamoh lasciato liberissimo a due passi da Szczesny  nell’azione immediata dell’1-0. Sul 2-1 Bremer lento che si fa anticipare dal colpo splendido di Sanabria (ma anche il portiere juventino, alla duecentesima gara bianconera, che poco prima aveva compiuto un bell’intervento, è partito con ritardo). 

Queste le note negative, unitamente agli errori nell’ultimo o penultimo passaggio in azioni di contropiede che avrebbero potuto avere sviluppi migliori.

Juventus-Torino | Bella reazione, la scossa di Chiesa e Pogba

Detto ciò, la Juventus è piaciuta per come ha saputo reagire, per due volte, allo svantaggio. Per aver giocato con il cuore e con la testa (il gol del pareggio alla fine del primo tempo di Danilo, importantissimo, e la rete del 3-2 di Bremer, sono arrivato con due imperiosi colpi di testa dei difensori). Nella serata d’ombra vissuta da Di Maria, l’eroe di Nantes, Allegri ha fatto debuttare il baby Barrenechea, sancendo la bocciatura di Paredes nell’occasione in cui mancava lo squalificato Locatelli. Il ragazzo è stato diligente, senza lampi ma anche senza grandi sbavature, palle appoggiate in sicurezza, qualche bel contrasto in interdizione. Con Kostic sempre presente nella doppia fase e nei cross, Fagioli ha corso molto e giocato tanti palloni, Cuadrado è tornato goleador nel derby dimostrandosi in crescita e importante sotto porta. Alex Sandro ha festeggiato positivamente la sua trecentesima gara in bianconero. Chiesa sempre fondamentale quando è in campo.

La Juventus insomma ha saputo essere squadra da battaglia, con la preziosa presenza di Rabiot e capitan Danilo a tenere unita la truppa, a parole e nei fatti con quell’importantissima zuccata in acrobazia. Quando poi Allegri ha pescato gli assi dalla panchina, dopo che Vlahovic (passaggio meraviglioso di Fagioli) e Linetty avevano sfiorato il 3-2 colpendo la traversa, la Juventus ha cambiato marcia. 

L’ingresso di Pogba, che non vestiva la maglia bianconera da 2481 giorni (14 maggio 2016 contro la Sampdoria), ha acceso l’entusiasmo e regalato ulteriore convinzione alla squadra, che ha chiuso addirittura con il poker realizzato da Rabiot, che ha scacciato ogni affanno. Vlahovic, poco fortunato ma anche ancora alla ricerca della condizione migliore, è uscito lasciando il posto a Kean per i minuti finali.

Juventus-Torino 4-2 | La Juventus avrebbe 50 punti, anzi 52…

Tre punti che proiettano la Juve al settimo posto a quota 35 punti (senza i 15 di penalizzazione sarebbe seconda dietro il Napoli a quota 50, che sarebbero 52 senza la svista che la privò del successo con la Salernitana), a 6 lunghezze dall’Atalanta, 9 dalla Roma e 10 dalla Lazio, quarta. Il tutto, naturalmente, sempre senza considerare la possibilità di ulteriori sostanziose penalizzazioni (20 punti?).

Torino protagonista di una buona gara e punito dal punteggio in maniera pesante, dopo aver cullato il sogno dell’impresa. Juric particolarmente contrariato, è un eufemismo, con Radonjic, che ha mandato in campo nella ripresa al 14′, per toglierlo dopo un quarto d’ora attribuendogli responsabilità sul gol di Bremer e mancato rispetto delle sue disposizioni.

   Juventus-Torino 4-2

Marcatori: 2′ Karamoh (T), 16′ Cuadrado (J), 43′ Sanabria (T), 46′ Danilo (J), 26′ st Bremer (J), 36′ st Rabiot (J)

Juventus (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer (45′ st Bonucci), Alex Sandro; Cuadrado (23′ st De Sciglio), Fagioli, Barrenechea (23′ st Pogba), Rabiot, Kostic; Di Maria (23′ st Chiesa), Vlahovic (41′ st Kean sv). A disp.: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Soulé, Paredes, Iling Jr. All.: Allegri

Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji (39′ st Gravillon), Schuurs, Buongiorno; Singo, Linetty (29′ st Ricci), Ilic, Rodriguez (29′ st Vojvoda); Miranchuk, Karamoh (14′ st Radonjic, 29′ st Seck); Sanabria. A disp.: Florenza, Gemello, N’guessan, Bayeye, Adopo, Gineitis. All.: Juric

Arbitro: Chiffi

Ammoniti: Rodriguez, Ricci (T)

Leandro De Sanctis

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