Supercoppa lascia l’Arena, la Lega non rischia

Supercoppa via dall’Arena di Verona. L’esperienza della Supercoppa femminile ha lasciato il segno e la Lega Pallavolo Serie A ha saggiamente deciso di non rischiare di trovarsi e far trovare i giocatori, in una situazione pericolosa per la loro incolumità fisica.
A Vicenza la Supercoppa femminile è stata sospesa a causa della forte umidità, facendola poi proseguire e concludere al PalaGoldoni.
Venerdì 25 settembre la finale della Supercoppa maschile avrebbe dovuto svolgersi nell’incantevole scenario dell’Arena di Verona, palcoscenico ideale per la musica ma tutt’altro che sicuro per una partita di pallavolo al’aperto, nonostante l’illustre e storico precedente del 1988, la partita tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Con i posti per il pubblico ridotti al minimo, lo scenario naturale avrebbe compensato la tristezza per i larghi vuoti. Peccato. Ma almeno lo si è deciso in tempo. In questo periodo di grandi incertezze, anche la pallavolo ha bisogno di certezze. Meglio quindi un Palasport meno suggestivo ma senza punti interrogativi.
Ora si tratta di decidere dove far giocare la finale del 25 settembre, in un palasport, inutile dirlo.

Una scelta sofferta, aspettando la nuova sede

La scelta sofferta della Lega Pallavolo Serie A di rinunciare a disputare la Finale in una sede all’aperto, in uno dei più bei monumenti del mondo, è dettata da ragioni di sicurezza per gli atleti. Nonostante l’ulteriore attivazione di contatti ed approfondimenti tecnici con molte aziende specializzate e le consultazioni su diversi sistemi di riscaldamento del campo di gioco tenutosi conto di quanto recentemente accaduto a Vicenza in occasione della Supercoppa del volley femminile, nessuno è stato in grado di assicurare che in caso di umidità serale il campo sarebbe stato in condizioni tali da mantenere l’aderenza necessaria per fare giocare in sicurezza le star del campionato garantendone l’incolumità.

Il presidente Righi: L’Arena era il nostro sogno

“Giocare all’Arena di Verona era il nostro sogno – ha ribadito con rammarico il presidente della Lega Pallavolo, Massimo Righi – e l’organizzazione era già ovviamente in fase avanzata, anche grazie alla disponibilità ed al sostegno che abbiamo costantemente ricevuto dalle Autorità amministrative locali e regionali, in primo luogo dal Sindaco della città di Verona, da Arena di Verona Srl, dal comitato territoriale FIPAV veronese e dal club di Verona, ai quali rivolgo il nostro più sentito ringraziamento. Purtroppo nessuno, dopo quanto recentemente accaduto a Vicenza, ci garantisce più la messa in sicurezza del campo e, dovendo tutelare prima di ogni cosa la salute degli atleti e conseguentemente il patrimonio dei nostri club, non abbiamo purtroppo altra scelta che rinunciare a questa grande opportunità. È un’assunzione di responsabilità alla quale non ci siamo potuti sottrarre”.

Leandro De Sanctis

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