VOLLEY Ora Macerata vede i…SIRci verdi!

L’umorismo umbro nel cartello che i tifosi della Sir Safety hanno esposto al PalaEvangelisti. MITICi, fategli vedere i SIRci verdi.
In effetti dopo il pareggio di Perugia, un 3-2 in rimonta costruito con cuore, carattere e pazienza, la finale scudetto si è decisamente riaperta.
La Lube ha pagato un esagerato numero di errori: ha regalato 22 punti al servizio e 12 in azione. In certi frangenti i biancorossi sono parsi irresistibili, per poi ripiombare in fasi di disattenzione, se non proprio di veri black out. Farsi beffare dai servizi che atterrano in zona di conflitto, tra Henno e Parodi, può capitare. Ma se gli ace fioccano allo stesso modo come ciliege, forse si poteva fare qualcosa di più.
Tre schiacciatori (Parodi, Kurek, Kovar) non sono bastati ad opporsi alla coppia Atanasijevic-Petric. Lo stesso Zaytsev non è riuscito ad essere continuo e la Lube in questo momento, decolla solo se lui fa faville in ogni set. 
Perugia sembra un computer resettato e ripulito dalle scorie della lunghissima semifinale con Piacenza. Riesce ancora a migliorare, a crescere di partita in partita. Con la coppia Paolucci-Mitic che rende proficua la staffetta in regia. Ci ha provato anche la Lube in gara2, con Monopoli in campo a rilevare Baranowicz, ma ha avuto la stessa gratificazione.
Perugia riesce a meravigliare se stessa, prima ancora che i suoi tifosi e gli avversari. Sicuramente esagerava in negativo, il presidente Sirci, nel dire che la sua squadra aveva il 2 per cento di possibilità di arrivare allo scudetto. Ed io che credevo di vedere una Lube ormai guarita dalle sue insicurezze, ora penso che ci si può davvero aspettare di tutto da questa serie di finale. Anche di arrivare alla quinta partita, magari dopo aver giocato ogni volta cinque set.
La Lube deve ora stare attenta. Molto attenta. Perchè stasera la Sir Perugia ha capito che questo scudetto, imprevedibile, strabiliante, fuori dalla logica apparente della vigilia della stagione, potrebbe addirittura vincerlo.
Obiezione: la Lube è superiore e se gioca al massimo è troppo forte per questo Perugia. Probabilmente è così, ma nello sport il valore occorre dimostrarlo in campo ed il problema della Lube può essere essenzialmente questo: ricordarsi di giocare da Lube, senza timori, con umiltà, carattere e cuore. Proprio come fa Perugia.

Appendice proiettata all’estate delle Nazionali: Mitic, Petric, Atanasijevic. Ancora una volta il volley italiano sta svezzando giovani serbi, aiutandoli a diventare campioni.

Leandro De Sanctis

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