COSTUME I 90 anni amari della caramella Rossana, “eliminata” dalla Perugina

Che tristezza. Compiuti 90 anni, la caramella Rossana (nata dalla fantasia di Luisa Spagnoli, a Perugia) si ritrova a celebrare un compleanno amaro. Amarissimo. Il che è il colmo per la dolcissima caramella ripiena che ha sempre avuto un fascino particolare e il pregio dell’unicità. Son digiuno di certe dinamiche commerciali e non so perchè la Perugina debba per forza scegliere di eliminarla dalla produzione, per spingere il Bacio e concentrarsi sul prodotto a cioccolato.
E’ un dispiacere perchè alla caramella Rossana, la mia prediletta negli anni della fanciullezza, sono ancora affezionato. 
Ha un sapore particolare, un gusto unico. La carta rossa che l’avvolge, il suo nome che deriva dal personaggio amato dal Cyrano di Rostand. I denti e la lingua che accarezzano sempre meno timidamente la caramella, l’esterno che finalmente cede, ma con delicatezza, lasciando fuoriuscire e assaporare la cremina contenuta, uno sciroppo di mandorle e nocciole.
Le caramelle Rossana per me sono indissolubilmente legate al ricordo di mia nonna (e poi anche di mia mamma, nel solco della tradizione appunto) che puntualmente mi riforniva.
Curiosamente, ho scoperto di recente che non è soltanto una passione mia, o magari della mia generazione. E’ stata una piacevole sorpresa scoprire che anche persone più giovani sono state catturate dal suo gusto inconfondibile: me ne sono reso conto di recente quando una amica me l’ha offerta durante una conversazione. 
Sul web è nata perfino una petizione per non farla scomparire dalla produzione della Perugina. E’ davvero un peccato, un’altra delle piccole, belle, cose che andranno perdute. Ma la tradizione non conta proprio più nulla in queste aziende?

Leandro De Sanctis

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