Roma-Juventus 3-4 | Morata e Szczesny salvano una “pazza” Juve

Roma-Juventus 3-4 | Morata e Szczesny salvano una “pazza” Juve.
Una “pazza” Juve esce dalla fossa dove la Roma l’aveva spedita all’ottavo minuto del secondo tempo e riesce addirittura a espugnare l’Olimpico realizzando addirittura tre gol in sette minuti e mantenendo i tre punti in cassaforte grazie a Szczesny che ha parato il rigore di Pellegrini all’82’. Insomma, quando alla Juve vengono i…7 minuti, tutto è possibile. E l’ex romanista Szczesny, che aveva parato un rigore ai giallorossi anche all’andata (a Veretout), ha posto il suo sigillo trionfale, facendo dimenticare le sue incertezze di inizio campionato. Quattro gol in cinque tiri nello specchio: quasi incredibile per una squadra che ha sempre avuto un attacco anemico in questa stagione.

Roma-Juventus 3-4, nel primo tempo solo Dybala

La Roma ha avuto un approccio migliore ed è passata in vantaggio dopo solo 11 minuti, con un colpo di testa di Abraham su calcio d’angolo e con una difesa bianconera colpevolmente distratta e assente: Rugani resta distante, de Ligt è più dietro e non marca nessuno. Gioca solo la Roma, non c’è traccia di Juve fino a quando Chiesa non conquista palla sulla fascia sinistra, vede Dybala che alza la mano per chiedere la palla e quando la riceve, un metro fuori l’area, controlla e scocca un fantastico tiro che s’insacca accanto al palo alla destra di Rui Patricio. E’ l’unico lampo di un primo tempo grigio, con la Roma che non ha rischiato nulla gestendo il gioco con sicurezza e personalità. Ha anche reclamato un rigore per un tocco di mano di de Ligt, ma la palla ha prima incocciato il piede dell’olandese prima di carambolare sul suo braccio. Del resto l’arbitro Massa ha diretto bene una sfida corretta ma non semplice. La Juve ha anche perso Chiesa per infortunio (distorsione al ginocchio di entità da valutare): l’ennesimo ko che per lungo tempo toglierà l’azzurro dal campo. L’ammonizione di Cuadrado toglie il colombiano dalla Supercoppa di mercoledi con l’Inter. Non ci sarà nemmeno de Ligt, espulso nel finale per doppio cartellino giallo: il regolamento è questo per carità. Ma è giusto? Per una Supercoppa che si sarebbe dovuta giocare a inizio stagione o che avrebbe potuto e dovuto essere rimandata per tutelare l’incasso in tempi di magre causa Covid?

Roma-Juventus 3-4, 70 minuti di Roma, poi l’incredibile

Ha ragione Mourinho, se la partita fosse finita al 70, la Roma l’avrebbe vinta con pieno merito. Ma quando, sul 3-1, la Roma ha pensato di averla chiusa, l’ingresso di Morata e Arthur ha cambiato volto a una Juventus che all’improvviso ha cominciato a giocare, approfittando al massimo del rilassamento giallorosso.
Mkhitaryan aveva portato in vantaggio la Roma con un tiro deviato da De Sciglio che aveva superato con una bislacca traiettoria Szczesny. Il 3-1 grazie ad un meraviglioso calcio di punizione di Pellegrini, quasi una fotocopia del gol che fece Pjanic in giallorosso alla stessa Juve anni fa.
Cosa è cambiato nella Juventus? L’ingresso di Morata è risultato determinante: Alvaro ha messo lo zampino in tutti e tre i gol (alla faccia di chi ha il coraggio e l’incompetenza di criticarlo), lottando, dando alla squadra carattere e profondità. In poche parole tutto ciò che Kean non era riuscito a fare nei primi 45 minuti.
Un cross di Morata deviato in rete di testa da Locatelli al 70′ è stato la scossa. Juve in partita. E quattro minuti dopo è arrivato il pareggio di Kulusevski, in un primo tempo annullato per fuorigioco, ma poi regolarizzato dal VAR. Altri tre minuti è c’è stato addirittura il sorpasso: McKennie ha scucchiaiato una palombella deliziosa per l’inserimento di De Sciglio, che ha controllato, è entrato spedito in area e ha fulminato Rui Patricio con un preciso e secco rasoterra.
Roma 3, Juventus 4. Una pazza gara dalle mille emozioni che è proseguita con il rigore per la Roma. Tocco di mani del solito de Ligt (quanti rigori ha già causato in bianconero? Almeno cinque direi…) che per onestà devo ammettere di aver visto già in diretta. Invece è stato il VAR a segnalarlo. De Ligt espulso e Juve in dieci uomini. Minuto 83: Pellegrini calcia, Szczesny para. E bravo è stato l’arbitro Massa a valutare un’uscita di Szczesny su Abraham negli sgoccioli del recupero, dopo che Chiellini aveva dato il suo contributo (oltre a una zuccata con Pellegrini).

Roma-Juventus 3-4, considerazioni

La Juve del primo tempo è stata desolante. Aggrappata al risultato solo grazie a una prodezza isolata di Dybala. Priva di un centravanti classico: Kean ha fatto la cosa migliore recuperando un pallone nella metà campo juventina. Mi chiedevo: ma quando si potrà riavere un attaccante classico, che punta solo la porta avversaria, liberato da obblighi di rientro come il calcio di oggi richiede forse più per moda che necessità. E pensavo che questo anno di transizione poteva essere un anno buttato, perché c’è troppo da cambiare e una cattiveria da ritrovare.
Poi però…Già, poi ci sono stati quei fuori d’artificio, quella voglia di non arrendersi che è sempre stata nel dna juventino, la voglia di lottare per la vittoria, fino alla fine, anche se hai solo venti minuti per rimontare due gol di svantaggio. Si è visto come può essere importante McKennie, si è ritrovato De Sciglio, addirittura goleador e già molto bravo anche all’andata contro la Roma. Tenuto conto della lunga vita ai margini, va elogiato Rugani e censurato de Ligt, che non ha ancora imparato dove tenere le braccia quando gioca e comincia a stancare. Bentancur troppo lento, Cuadrado condizionato dal giallo ma a sprazzi si rivela sempre utile. Locatelli non riesce ad essere il regista arretrato che servirebbe, ma ha avuto il merito dell’inserimento per il gol che ha riacceso la squadra. Kulusevski è uscito alla distanza e l’ingresso dei panchinari è stato di nuovo decisivo come spesso in passato. Arthur ha dato logica e geometrie ad un gioco che non c’era. Di Morata si è già detto: da applausi.
Goduta questa incredibile vittoria, si va verso una complicatissima Supercoppa con l’Inter (mercoledi): Allegri non avrà Chiesa, Cuadrado e de Ligt, oltre a Bonucci e Danilo.

Roma-Juventus 3-4

RETI: Abraham 11′ pt, Dybala 18′ pt, Mkhitaryan 3′ st, Lo. Pellegrini 8′ st, Locatelli 25′ st, Kulusevski 29′ st, De Sciglio 32′ st

ROMA

Rui Patricio; Ibanez, Cristante, Smalling; Maitland-Niles, Lo. Pellegrini (42′ st Borja Mayoral), Veretout (33′ st Carles Perez), Mkhitaryan, Vina; Felix (26′ st Shomurodov), Abraham

A disposizione: Boer, Mastrantonio, Kumbulla, Reynolds, Calafiori, Villar, Bove, Zalewski

Allenatore: Mourinho

JUVENTUS

Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Rugani, De Sciglio; McKennie, Locatelli, Bentancur (19′ st Arthur), Chiesa (32′ pt Kulusevsky); Dybala (37′ st Chiellini), Kean (19′ st Morata)

A disposizione: Perin, Senko, L. Pellegrini, Rabiot, Akè, Bernardeschi, Kaio Jorge

Allenatore: Landucci

ARBITRO: Massa

ASSISTENTI: Carbone e Peretti. QUARTO UFFICIALE: Giua. VAR: Di Paolo, De Meo.

AMMONITI: 48′ pt Cuadrado, 5′ st Veretout, 6′ st Ibanez, 7′ st de Ligt, 20′ st Locatelli, 31′ st Cristante, 36′ st de Ligt

ESPULSI: 36′ st de Ligt


Leandro De Sanctis

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