CINEMA Dogman, il film di Garrone

La locandina di Dogman il film di Garrone

DOGMANRegia: Matteo Garrone. Interpreti: Marcello Fonte, Edoardo Pesce, Alida Baldari Calabria, Nunzia Schiano, Adamo Dionisi, Francesco Acquaroli, Gianluca Gobbi.

Dogman, il film di Matteo Garrone ispirato alla tragica vicenda di cronaca di quello che fu etichettato come Er canaro della Magliana, ha riportato il cinema italiano nel Palmares del Festival di Cannes perchè Marcello Fonte, scelto da Garrone per il ruolo da protagonista, ha vinto il premio per il miglior attore. Un riconoscimento meritatissimo: sulle fragilità di Marcello si regge Dogman, un film amaro sugli ultimi, una discesa agli inferi del degrado quotidiano, vite mal vissute ai margini di tutto, esistenze scandite dalla violenza spiccia in territori di squallore, grigi e lividi come la piazza senza colore di un litorale senza gioia (location Castelvolturno).
Separato, con una figlia che adora (e con la quale “fugge” ogni tanto sott’acqua per vivere momenti di sospesa e illusoria gioia) l’uomo dei cani è vittima del suo sentirsi debole, sopraffatto dalla violenza fuori controllo di Simone (Edoardo Pesce) con cui ha un rapporto di sottomissione inevitabile. Un’amicizia impossibile e fasulla, che non può trovare riparo nella cocaina che il canaro trova e fornisce allo psicopatico senza speranza che si è bruciato il cervello in una spirale di violenza senza fine.
Marcello Fonte è bravissimo perchè si trasforma insieme col suo personaggio. Nonostante la sua vita e i suoi guai, è sempre sorridente, positivo dinanzi a ciò che gli succede e gli scorre davanti. I suoi “amici” non sono realmente tali, ma lui si sente accettato e gli basta. Parte dello squallido panorama fatto di Compro Oro avidi e Sale giochi dove si va per le spicce, al limite e spesso oltre i confini della legge.
Il Dogman s’illumina di grazia quando sta con la sua bambina, vive con dolcezza e autentica bontà il suo rapporto con i cani (con i quali arriva a condividere il cibo nello stesso piatto, una scena che fotografa lo stato di degrado completo in  cui vive), animali più affidabili degli animali umani. Poi quando la vicenda prende la piega che condurrà alla tragedia, Marcello si trasforma, la sua espressione testimonia il superamento della soglia del tollerabile, in una impossibile ricerca di giustizia. Dal suo volto sparisce il sorriso, non c’è più posto nemmeno per i suoi disperati, piagnucolosi sussulti rassegnati nell’implorare comprensione, rispetto. Quando ancora la sopraffazione bestiale del suo pugile carnefice non aveva oltrepassato la soglia definitiva.
Dogman è un debole, che coraggiosamente sopporta con forza il carcere pur di non perdere quella parvenza di rispetto che in realtà il suo pugile carnefice non gli ha mai mostrato. Ma non sopporta, il canaro, l’esclusione dal quel misero cerchio di umanità che comunque lo aveva accolto (“Qui mi vogliono bene tutti…”). Ed è questa la molla che scatena la tragedia, non folle ma consequenziale, comprensibile, inevitabilmente unica via di illusoria salvezza. La rabbia di un mite può toccare vertici inimmaginabili. Ed è proprio nel disperato tentativo di essere di nuovo accettato dagli altri, dagli “amici” del quartiere, che Marcello trova il coraggio di ribellarsi all’ennesima ingiustizia, all’insostenibile e derisorio oltraggioso sberleffo.
Girato in modo asciutto, Dogman conferma le qualità di Garrone, che sceglie toni cupi e grigi, una pioggia insistente che non lava ma ristagna e rende putrido e melmoso lo squallido ambiente teatro di misere esistenze. E non si può non provare umana pietas per il debole umiliato e vessato, tragicamente “armato” da una violenza folle e gratuita che non può che generare altra violenza.
Garrone ha messo ogni figurina di questo tragico Dogman al posto giusto, facce, cani, rumori, situazioni. Edoardo Pesce, di recente odioso marito di Fortunata nel film di Castellitto, è la carogna ideale. Ma è straordinaria la prova di Marcello Fonte, con quella sua vocina così particolare che all’inizio quasi spiazza, bravissimo a trasmettere la personalità del suo personaggio e poi il suo cambiamento, con quello sguardo perduto, drammaticamente tragico, fisso in macchina. Grande cinema.

Marcello Fonte a Cannes

https://www.youtube.com/watch?v=cZ1TIaYVHWI

https://www.youtube.com/watch?v=W6pSwgbMvYY

Marcello Fonte, premiato come miglior attore al Festival di Cannes 2018
Marcello Fonte, premiato come miglior attore al festival di Cannes 2018

https://www.youtube.com/watch?v=eum93mpzpE0

https://www.youtube.com/watch?v=sL1FguGd_zs

https://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_Fonte

https://movieplayer.it/articoli/marcello-fonte-ecco-chi-e-il-protagonista-di-dogman-di-matteo-garrone_19094/

https://it.wikipedia.org/wiki/Matteo_Garrone

Leandro De Sanctis

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