CINEMA The Dead Don’t Die – I morti non muoiono

La locandina del film The dead don’t die

The Dead Don’t Die – I Morti Non Muoiono

Paese di produzione: Stati Uniti d’America, Svezia
Anno: 2019
Durata: 105 min
Regia e sceneggiatura: Jim Jarmusch
Produttori: Joshua Astrachan, Carter Logan
Interpreti: Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton, Chloë Sevigny, Steve Buscemi, Danny Glover, Iggy Pop, RZA, Selena Gomez, Tom Waits.

Scritto da Luca De Sanctis

 

The Dead Don’t Die . I morti non muoiono. L’ultimo film di Jim Jarmusch, regista di “Dead Man” e “Ghost Dog“, è nelle sale italiane dal 13 giugno e vanta un cast eccezionale e variegato (da Bill Murray a Iggy Pop, da Steve Buscemi a Selena Gomez e moltissimi altri) che non può che fare gola agli appassionati del genere e non. La poesia e le emozioni suscitate dal penultimo film del regista, “Paterson“, sono ancora vivide e unendole alla locandina minimale e vintage di “The Dead Don’t Die”, dove troneggia una mano zombie che esce dalla terra, l’hype schizza alle stelle. Di film sugli zombie ce ne sono a migliaia così come di film horror demenziali e ironici che si prendono gioco degli schemi tipici del genere. Nonostante ciò se si è alla ricerca di intrattenimento, risate e violenza, la visione di questo tipo di film risulta sempre piacevole purché la trama o quantomeno il suo svolgimento presenti un po’ di originalità.

The Dead Don’t Die se la prende comoda nella prima metà del film, crea l’atmosfera, presenta i personaggi e sembra preparare lo spettatore ad un sanguinoso epilogo finale. L’andamento lento generalmente è funzionale a stimolare la fantasia e alimentare la suspense ma in questo caso rappresenta una vera e propria scelta stilistica , tant’è che anche nei momenti clou il ritmo della pellicola non cambia.

I personaggi sono quasi tutti assurdi e grotteschi, di poche parole e non molto coinvolti in quello che sta succedendo. Vivono l’apocalisse zombie con disarmante tranquillità e passività, compiendo gesti brutali con nonchalance e accettando con naturalezza la loro morte imminente. Anche le reazioni più umane, che affiorano sporadicamente, appaiono strane e caricaturate dando un’ aura surreale al film. Tutto ciò è ovviamente voluto e più di una volta nei dialoghi spuntano fratture della quarta parete riguardanti il copione e la consapevolezza di trovarsi in un film.

L’approccio diverte ma non abbastanza, non brilla particolarmente e riesce a strappare giusto qualche risata. Sicuramente pregevoli i molti riferimenti ai classici dell’horror di Romero e Suzuki, le varie citazioni autoreferenziali e i dettagli legati ad alcuni dei personaggi più peculiari come nel caso di RZA, rapper del Wu-Tang Clan, che interpreta un fattorino “Wu-P.S” con tanto di furgone e polo con il logo dello storico collettivo rap newyorkese mischiato a quello della nota società di trasporti. Godibile anche la theme song ricorrente che accompagna svariati momenti del film realizzata per l’occasione dall’artista country Sturgill Simpson.

In “The Dead Don’t Die” traspare il divertimento del regista che disegna degli improbabili personaggi fumettistici e li fa interpretare ad attori e musicisti di spicco che a loro volta si divertono sotto i baffi a vestirne i panni (ad esempio ci imbattiamo in un Tom Waits selvatico e un Iggy Pop zombie drogato di caffè). Jim Jarmusch racconta una storia horror senza realizzare un film horror, utilizzando tutti gli ingredienti tipici ma senza lavorarli e svilupparli in modo che il film possa essere considerato tale. Il risultato è interessante e particolare ma non regge bene i suoi 105 minuti e risulta alla lunga noioso. Anche il messaggio riguardante l’analogia tra i non morti e l’attuale popolazione ‘zombie’ di consumatori compulsivi e ottusi è ormai trito e lo spiegone finale rimarca un concetto già chiaro durante la visione e banale di per sé.

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=bs5ZOcU6Bnw
Sturgill Simpson – The Dead Don’t Die: https://www.youtube.com/watch?v=xiukuoSjDj0

Leandro De Sanctis

Torna in alto