Western Stars, la lettera d’amore di Bruce Springsteen

Western Stars, la locandina del film di Bruce Springsteen
Western Stars, la locandina del film di Bruce Springsteen

Western Stars, la lettera d’amore di Bruce Springsteen alla moglie Patti Scialfa e ai cambiamenti che ha portato nella sua vita, come ha detto lo stesso Bruce presentando il film al Festival di Toronto. Un’esperienza imprescindibile per ogni fan del “Boss”, che prosegue il cammino introspettivo avviato in teatro a Broadway.
Il docufilm Western Stars è il suo ultimo album suonato dal vivo nel suo fantastico fienile nel New Jersey, un gioiello architettonico in legno che diventa il set intimistico per una performance meravigliosa e toccante, con un’orchestra di trenta elementi ricca di archi e i violini a caratterizzarla, per tredici canzoni che hanno evocato paesaggi western, praterie sconfinate, cavalli selvaggi liberi di andare.
E il film diventa la colonna visiva più appropriata alle immagini evocate da un album ad ampio respiro, epico, evocativo, nonostante i temi siano invece decisamente intimi. Arrivato alla soglia dei 70 anni Bruce Springsteen ha trovato il coraggio di guardarsi indietro e dentro di sé, senza sconti, condividendo le sue debolezze, il bilancio di una vita che ha avuto momenti difficili, dice, per il suo carattere. Parla anche dell’amore, da cui talvolta si fugge, per rifugiarsi nel dolore.
“In questi anni – si è confessato Bruce – ho cercato di fare i conti con i lati più duri nel mio carattere. Per un lungo tempo quando arrivava nella mia vita una persona a cui tenevo facevo di tutto per ferirla. E’ un aspetto di me con cui ancora combatto, ma sono migliorato“.

Tredici canzoni, ancora più belle dal vivo

Se lo è diretto da solo, insieme all’ormai fidato partner Thom Zimny. Le tredici canzoni acquistano ulteriore spessore nella versione live, e Patti Scialfa è quasi sempre accanto a lui, al centro della scena e dell’obiettivo. Bello e toccante percepire quest’aspetto della loro unione, come giuà era accaduto in teatro a Broadway, quando lei lo affiancava sulla scena. Bruce spiega ogni canzone, poche parole ma profonde, che ne arricchiscono la bellezza. L’album numero diciannove della sua formidabile carriera, senza la E Street Band, è diverso da tutti i precedenti. Così lirico, così personale, così cinematografico. A parte la frettolosa recensione letta con malumore sulle pagine di Buscadero, Western Stars ha riscosso un consenso ampio. A me piacque dal primo ascolto e riascoltandolo al cinema, condito con le spiegazioni dell’autore e con la forza delle immagini, mi è parso ancora più bello e commovente.
Springsteen conferma di essere un artista davvero speciale, sempre in grado di spostare i confini della sua arte, arricchendola come ha sempre fatto scrivendo le sue canzoni, con le esperienze della sua vita. Un patrimonio artistico di grandissimo valore e spessore.

Il trailer di Western Stars

Western Stars, il film

Leandro De Sanctis

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