Addio a Francesco Coniglio, direttore di Classic Rock

Addio a Francesco Coniglio, direttore di Classic Rock.
La sera del 6 luglio la musica è finita per Francesco Coniglio, il direttore di Classic Rock che ha vissuto nel mondo della musica e dell’editoria musicale la sua esistenza professionale, che collimava con la sua passione vitale. Non ho conosciuto faccia a faccia Francesco Coniglio, ma ci siamo conosciuti e scritti attraverso la sua creatura, la rivista Classic Rock, nata come versione italiana della rivista britannica (un po’ come Prog Italia, che ha seguito Prog Magazine U.K., diretta da Guido Bellachioma).
L’occasione nacque due anni fa, nel maggio del 2021, quando la sua rivista scelse una nuova strada grafica che divise i lettori. In quell’occasione, da lettore fin dal suo apparire in edicola e per oltre 100 numeri, decisi di fare una cosa a cui non ero e non sono abituato: scrivere direttamente al direttore per esprimere la mia opinione, che in quel caso era fortemente negativa per quella svolta grafica che avvolgeva in un mare di bianco la rivista, ponendola al servizio totale della pubblicità.
Non ero nemmeno sicuro che Francesco Coniglio avrebbe poi affettivamente letto i miei pensieri.
Invece lo fece e lo venni a sapere proprio dal suo editoriale del numero del giugno 2021, con i Black Sabbath in copertina, che significativamente titolò Titoli neri oceani bianchi.
Un editoriale in cui accanto ad altri nomi di lettori che avevano espresso il loro parere negativo, ricordò e citò anche il mio. Nell’editoriale spiegava le ragioni del cambiamento, difendendolo naturalmente.
A quel punto gli scrissi di nuovo, per ringraziarlo di aver letto e Francesco mi rispose, sempre in mail, entrando ancora più nel merito di quella scelta, che penso in cuor suo nemmeno condividesse, ma che si era resa necessaria per combattere la sempre più grave crisi e cercare la sopravvivenza in edicola della rivista. E mi offrì il suo numero di telefono per continuare a dialogare, se lo avessi voluto.
Ricambiai ma non volli dare seguito, pensando a quanto lavoro il direttore di una rivista abbia, non volevo aggiungere impegni e sottrargli tempo. Pur restando ognuno sulle sue posizioni, avevo apprezzato molto la sua disponibilità al dialogo, al confronto.

Addio a Francesco Coniglio la sera del 6 luglio

Ora che Francesco Coniglio se n’è andato (ho appreso la notizia dalla pagina FB dell’amico Guido Bellachioma) mi è rimasto il rammarico di non averlo incontrato. Sono convinto che il dialogo, anche su posizioni contrastanti, sia sempre positivo e talvolta arricchente, quando avviene senza preconcetti e tra persone di cultura, come era Francesco Coniglio. Un direttore che risponde personalmente ai lettori, mostra di avere qualcosa in più, al di là dei ruoli.
Riprendo da quel numero di Classic Rock la sua breve schedina che scrisse presentandosi come ogni mese ai lettori. Negli ultimi 20 anni ha dato alle stampe più di 200 volumi sulla musica. Ha fondato le riviste Musica Leggera e Vinile, ha pubblicato per Sprea Editori, Coniglio Editore, Mare nero, Acme, Macchia Nera, Iacobelli, Castelvecchi, Arcana. Dal 2014 direttore di Classic Rock.
Negli ultimi mesi ho pubblicato su Visto dal basso ogni iniziativa della Coniglio Editore, che mi arrivava tramite la gentilissima Elisabetta Castiglioni, press agent anche delle sue pubblicazioni.

Leandro De Sanctis

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