Inter-Juventus 1-1 | Dybala salva una piccola Juve

Inter-Juventus 1-1 | Dybala salva una piccola Juve. Per come si era messa la partita, se Allegri fosse ancora su twitter avrebbe pubblicato uno dei suoi fiuuuu lunghi un chilometro. C’è voluto un rigore segnalato all’arbitro Mariani dal VAR a quattro minuti dalla fine (fallo di Dumfries su Alex Sandro un soffio dentro l’area) per regalare al rientrante Paulo la palla sul dischetto, che l’argentino ha spedito alla destra di Handanovic, buttatosi dalla parte opposta. Un punto strappato in extremis che serve a restare sotto il pelo dell’acqua (meno 10 punti dalle due battistrada Napoli e Milan) senza affogare. Da un lato Allegri ha perso altri due punti dal Milan, fallendo l’aggancio all’Inter, ma non nei confronti di tutte le squadre che hanno pareggiato: Napoli, Roma, Atalanta e Inter. Ed è stata raggiunta a quota 15 dalla Fiorentina.
Per certi versi è stata una partita strana, sicuramente valida per intensità, soprattutto da parte dell’Inter. Tuttavia i due portieri non hanno dovuto compiere classiche parate. Handanovic ha rischiato respingendo senza trattenere due conclusioni juventine (Morata nel primo tempo, una punizione di Dybala nella ripresa), Szczesny nemmeno quello. L’Inter ha comandato il gioco soprattutto nel primo tempo, pressando alto i bianconeri, non concedendo respiro per un abbozzo di manovra agli avversari, a cui è stato concesso poco o nulla. Però a livello di conclusioni nemmeno l’Inter ne ha fatte.
Perché allora è parso questo gran divario nel primo tempo tra Inter e Juve? Perché la Juventus è stata sempre lenta e imprecisa, con troppi suoi giocatori sotto tono, poco reattivi e combattivi nel liberarsi della palla e nei contrasti. E poi si è rivista una lunga serie di passaggi o indietro o laterali.
Il calcio è fatto di episodi, e al 17 il gol di Dzeko è nato mentre la Juventus era in dieci per l’infortunio alla spalla capitato a Bernardeschi, il quale ha chiesto un minuto di tempo per valutare se poteva proseguire o meno. Tentennamento fatale perché proprio mentre Bentancur attendeva di entrare, l’Inter ha segnato. Gran tiro di Calhanoglu sulla traversa e poi ribadito in rete da Dzeko, in beata solitudine da pochi passi.

La Juve cambia marcia con Dybala e Chiesa

Non mi convince Allegri quando parla di buona partita estendendola anche alla prima frazione di gioco. In realtà il cambio di passo c’è stato solo nella ripresa, con l’ingresso di Dybala e Chiesa (al posto di un Cuadrado in ombra e di un Kulusevski battagliero). La squadra ha preso possesso del gioco, spostando in avanti il suo raggio d’azione. Un paio di cross in piena area non hanno trovato l’inserimento di McKennie e sono diventati rimpianti. Si ascolterà e si leggerà che l’Inter avrebbe meritato la vittoria e fino al rigore del pareggio non ci sarebbe stato da ridire, con l’immagine di una Juventus che aveva fatto davvero troppo poco per conquistare punti a San Siro, dando ai suoi tifosi la sensazione di non essersela nemmeno giocata davvero. Ma alla fine, sia pure maturato con un rigore, il pari premia il secondo tempo bianconero, decisamente più propositivo, con un’Inter che viceversa si è accontentata di gestire il vantaggio, puntando sul contropiede.

Il fattore Dumfries dall’Olimpico a San Siro

Curioso il destino di Dumfries. E’ opinione diffusa che avrebbe dovuto essere sanzionato per aver preso per il collo Felipe Anderson la scorsa settimana nel finale di Lazio-Inter. Se espulso non avrebbe potuto giocare stasera. Ma proprio Dumfries, mandato in campo da Inzaghi al posto di Perisic al 72′, è stato l’autore del fallo su Alex Sandro, tutto sommato evitabilissimo, che è costato il rigore ai nerazzurri. Curioso no?

Inter-Juventus 1-1, il tabellino

RETI: 16′ Dzeko 88′ Dybala

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic,  Calhanoglu (61′ Gagliardini), Perisic (72′ Dumfries); Dzeko, Lautaro (72′ Sanchez).
A disposizione: Cordaz, Radu, Dumfries, Gagliardini, Sanchez, Vecino, Kolarov, Sensi, Ranocchia, Dimarco, D’Ambrosio, Satriano. Allenatore: Simone Inzaghi

JUVENTUS (3-5-2):  Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (64′ Chiesa), Bernardeschi (14′ Bentancur), Locatelli (Kaio Jorge 82′), McKennie (Arthur 82′), Alex Sandro; Kulusevski (64′ Dybala), Morata. A disposizione: Pinsoglio, Perin, De Sciglio, De Ligt, Arthur, Ramsey, Dybala, Pellegrini, Kaio Jorge, Chiesa, Rugani, Bentancur. Allenatore: Massimiliano Allegri.

AMMONIZIONI: 40′ Barella 43′ Alex Sandro 70′ Perisic, 94′ Chiellini.

Leandro De Sanctis

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