Juventus-Villarreal 0-3 | Crollo bianconero tra colpe e rimpianti

Juventus-Villarreal 0-3 | Crollo bianconero tra colpe e rimpianti. Dannata Champions. Da Sarri a Pirlo, fino ad Allegri: la Juventus per il terzo anno consecutivo esce di scena negli ottavi di finale: Lione, Porto e Villarreal i suoi giustizieri. Una eliminazione maturata a 12 minuti dalla fine ma che nasce in Spagna, quando i bianconeri non seppero difendere la vittoria creata da Vlahovic per quella colossale distrazione di Rabiot e De Ligt. In qualche modo stasera il copione si è ripetuto, anche se era chiaro che dopo il rigore provocato da Rugani (fallo in scivolata), la qualificazione era diventata proibitiva. Prendere tre gol in dodici minuti da una squadra che non ha chiamato mai alla parata Szczesny è paradossale. Ma gli spagnoli, usciti indenni dal buon primo tempo juventino che aveva regalato la traversa di Vlahovic e altre buone occasioni sventate dal portiere Rulli (interventi su Morata e Vlahovic) hanno giocato con sapienza le loro carte.
Emery ha scelto un atteggiamento estremamente prudente, contando sulle difficoltà juventine a mettere attaccanti davanti alla porta e sulla lentezza del gioco che consentiva loro di attrezzarsi in fase difensiva.

Juventus-Villarreal 0-3 | Buon primo tempo, traversa di Vlahovic


Tuttavia il primo tempo ha evidenziato la maggior pericolosità juventina, mentre il Villareal più che qualche contropiede pericoloso solo potenzialmente, non riusciva a produrre. I primi venti minuti juventini sono stati spettacolari: come si dice in questi casi, le è mancato solo il gol.
Nella ripresa gli spagnoli non hanno nemmeno dovuto patire più di tanto per non correre rischi. Gioco lento, ragnatela di passaggi in orizzontale e indietro senza che Arthur proponesse mai soluzioni di gioco adeguate. Da lui mai un’idea, mai una verticalizzazione capace di lanciare gli attaccanti o di favorire l’inserimento di qualcuno. Nella serata più amara sono riemersi con chiarezza lampante i difetti congeniti di un centrocampo che non ha idee perché privo di qualità. Se Arthur è il regista si capisce perché il gioco non decolla. Che regista può essere un giocatore che non azzarda mai un’invenzione ma che quasi sempre rallenta il gioco, non lo apre e non lo crea? Quando riceve palla ha il vizio di porsi perpendicolarmente alla porta, mai in postura frontale.
Nel primo tempo si è giocato essenzialmente sulla fascia sinistra, trascurando Cuadrado che resterebbe l’unico in grado di saltare l’avversario e creare superiorità e pericoli. Cuadrado di suo ci ha messo la lentezza, ma troppo spesso è stato ignorato nelle ripartenze e la palla gli arrivava quando ormai il Villareal aveva serrato i ranghi.
Col passare dei minuti il gol non arrivava e in qualche modo il colpaccio degli spagnoli, che avevano già espugnato Bergamo eliminando l’Atalanta e che sanno sempre come comportarsi. Contro la Juventus sono stati in difficoltà solo nei primi tempi delle due partite, dai quali la Juve ha saputo trarre un solo gol.
Incredibile come nella ripresa Vlahovic (che ha chiesto invano il rigore per una spinta affossatrice subita in area) e Morata non sono stati mai messi in condizione di far male. Né sono riusciti a creare movimenti invitanti, ma in un’area così affollata toccava ad altri proporgli palloni decenti.
Non serve a nulla recriminare sulle assenze, ma è chiaro che non avere un guastatore come McKennie è stato un handicap, senza pensare al Dybala che dopo l’ennesima lunga assenza ha solo rimesso piede in campo per condividere il crollo con i compagni.
Tre gol nei tre tiri in porta, di cui due su rigore (fallo di Rugani il primo, mani in caduta di De Ligt il secondo) e in mezzo il raddoppio di Torres sbucato in area a punire la distrazione di una difesa ormai choccata dallo svantaggio: il Villareal avanza così nei quarti di finale,
La Juve va fuori con una brutta sconfitta, cosi come aveva chiuso il girone subendo la goleada del Chelsea. L’aspetto curioso è che una squadra che chiude terza il girone poi è ripescata in Europa League e può continuare a inseguire trofei. Per chi va agli ottavi e poi esce, ci sono i soldi del montepremi e stop. Per le statistiche va ricordato che l’ultima volta che la Juventus aveva subito tre reti in casa in Champions, risaliva all’aprile 2018: 0-3 con il Real Madrid di Cristiano Ronaldo, anche lui appena uscito negli ottavi con il suo Manchester United, per mano di un’altra spagnola con un grande tecnico, l’Atletico Madrid di Simeone.

Juventus-Villarreal 0-3

Reti: 78′ Moreno (rigore), 85′ Torres, 90’+2 Groeneveld (rigore) 

Juventus: Szczesny; Danilo, De Ligt, Rugani (79′ Dybala), De Sciglio; Cuadrado, Locatelli (83′ Bernardeschi), Arthur, Rabiot; Vlahovic, Morata (86′ Kean). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Chiellini, Pellegrini, Miretti. All. Allegri. 

Villarreal: Rulli; Aurier, Albiol, Pau Torres, Estupinan; Pino (65′ Chukwueze), Parejo (86′ Pedraza), Capoue, Trigueros (65′ Coquelin); Lo Celso (73′ Gerard Moreno), Danjuma. A disposizione: Asenjo, Mario Gaspar, Foyth, Iborra, Dia, Rubén Peña, Mandi, Gomez. All. Emery. 

Arbitro: Marciniak (Polonia)

Ammonito: 90′ de Ligt (J)

Juventus-Villareal 0-3. Morata in azione. Foto Juventus.com
Juventus-Villareal 0-3. Morata in azione. Foto Juventus.com


Leandro De Sanctis

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