Galleria Giovanni XXIII, petizione rinvio chiusura

Andrea Bonanni ha lanciato questa petizione su Change.Org e l’ha diretta a Comune di Roma

Chiediamo di rinviare la chiusura ( di 150 giorni!!!), ndr)della Galleria Giovanni XXIII al periodo di chiusura delle scuole evitando la congestione del traffico nel quadrante nord della Capitale, o creare un doppio senso di marcia nella ‘canna’ che rimarrà aperta. Sappiamo tutti l’importanza di questo tratto di Galleria che permette di smaltire il traffico su via Trionfale, via della Camilluccia, via Cortina d’Ampezzo. La chiusura oltretutto sarà in concomitanza di lavori ingenti anche su via Aurelia all’altezza della stazione Aurelia creando una situazione di vera emergenza che riguarderà tutto il quadrante Nord-ovest di Roma, situazione che creerebbe problemi anche per il raggiungimento di importanti Pronto Soccorso della Capitale. Bisogna assolutamente prendere in considerazione soluzioni alternative atte a creare meno disagio possibile. 

Perché il Comune di Roma agisce contro Roma?

Anche la vicenda della Galleria Giovanni XXIII (rimasta chiusa a più riprese negli ultimi anni) ripropone più che un interrogativo, una certezza. Chi decide al Comune di Roma non conosce Roma, non sa nulla di viabilità e opportunità, non sa le conseguenze di ogni decisione. La tragedia di Corso Francia ha ricordato a tutti, meno che ai politici distratti e menefreghisti, che Roma è ormai una città al buio. Sporca e buia. E se per l’osceno spettacolo dell’immondizia tracimante c’è la responsabilità di molti cittadini incivili, menefreghisti e zozzoni, il fatto che ampi tratti di strade, interi quartieri, in zone centrali come nelle periferie, restino al buio è una macchia insopportabile.
Non mi illudo che la morte delle due adolescenti a Corso Francia, investite in un tratto senza illuminazione funzionante, con un semaforo mal programmato, serva ad aggiornare i semafori cittadini con il count down dei secondi sull’arancione, come accade in molte città e anche in alcune zone di Roma. Ma ai cittadini si continuano a chiedere tasse e sacrifici, senza minimamente considerare le problematiche quotidiane.

Le pagelle all’urbanistica

Ci vorrebbero le pagelle con cui poter giudicare l’operato di chi decide la vita quotidiana della città: strade, semafori, chiusure, limiti di velocità e divieti di sosta inutili e regolarmente inosservati. Dovrebbero essere resi pubblici i nomi di chi decide, al di là della titolarietà degli assessorati.
Tanti anni fa, l’imbecille di turno, che ebbi la fortuna di poter affrontare e guardare negli occhi, denunciando l’assurdità delle sue idee, aveva deciso di radere al suolo Piazza Monte Gaudio, eliminando decine e decine di parcheggi, panchine e area di transito storicamente vitale per il quartiere, perché aveva deciso che la Piazza doveva servire per far fare inversione di marcia a pullman e camion (!).
Fortunatamente poi, per varie ragioni, quella folle variante non si fece, scegliendo l’opzione più logica, economica e indolore: creare un punto di svolta sulla via Trionfale, senza nuocere a nessuno e senza uccidere un quartiere.
Una città realmente democratica dovrebbe sempre sollecitare le opinioni dei cittadini, chi di vive sul territorio e giura la città in utilitaria, motorino, bus (quando passano…) e metro. Tanto per avere un parere qualificato. Più qualificato di chi delibera solo sulla carta.

Leandro De Sanctis

Torna in alto