Juventus-Genoa 3-1, Cuadrado e Kulusevski spianano la strada

Juventus-Genoa 3-1, Cuadrado e Kulusevski spianano la strada
Rinfrancata e rivitalizzata dal successo sul Napoli, la Juventus si esprime al meglio in un ottimo primo tempo creando le premesse per un’altra vittoria importante. Dopo quattro minuti e mezzo un guizzo intelligente e irresistibile di Cuadrado sulla destra spacca la difesa genoana, l’appoggio arretrato su Kulusevski diventa un bel gol che chiude il periodo buio dello svedese.
E dopo 22 minuti il risultato diventava tranquillizzante con il raddoppio di Morata. Un’azione che coinvolgeva i tre attaccanti bianconeri: Chiesa rubava in velocità la palla a Radovanovic, il suo tiro era respinto da Perin verso il fondo del campo, dove Ronaldo colpica di tacco a porta vuota ma colpiva il palo, che restituiva la palla in area dove Morata era lesto a ribadire in rete. Non so se
davvero Ronaldo se lo sia mangiato questo gol che ha poi vanamente inseguito per il resto della gara. Era davvero defilato e forse con quel colpo di tacco esterno ha fatto il massimo.
La Juve non ha mollato la presa, giostrando con efficacia per tutto il primo tempo, roba da stropicciarsi gli occhi per la determinzione e l’efficacia dimostrata.
Ma il Genoa è una buona squadra e quando in apertura di riporesa ha accorciato le distanze con un colpo di testa di Scamacca, lasciato solo su corner (non mi pare ci sia stato un fallo su De Ligt) per una ventina di minuti ha tenuto in apprensione una Juve calata, anche per via della sostituzione di Cuadrado (ammonito), imprescindibile nella costruzione della manovra. E i rossoblu avrebbero addirittura potuto pareggiare se Pjaca (ex Juve) non avesse calciato alle stelle una ghiottissima palla dinanzi a Szczesny, che già nel primo tempo aveva neutralizzato col ginocchio un’azione di Scamacca.
Pirlo metteva in campo Dybala e McKennie al posto di Morata e Kulusevski. Dopo appena due minuti proprio McKennie, imbeccato genialmente da Danilo, sul filo del fuorigioco, s’insinuava nella distratta difesa genoana andando a firmare il 3-1.
L’infortunio di Zappacosta ha lasciato il Genoa in dieci nel finale, che ha visto la Juve inseguire invano il quarto gol, soprattutto con Dybala, Ronaldo e Alex Sandro.
In difesa la Juve deve ancora migliorare. Così come certi errori tecnici che frenano il decollo e creano apprensioni. Periodicamente riaffiorano quei cali di concentrazione che tanto hanno fatto dannare Pirlo e tutta la tifoseria bianconera. Rimarcate le qualità di Cuadrado, l’importanza di Chiesa nei rovesciamenti di fronte, il riproporsi di Kulusevski dopo un brutto periodo, va sottolineata la buona prova di Bentancur, apparso di nuovo presente nel vivo del gioco, nelle due fasi.

Juventus-Genoa 3-1

Marcatori: 5′ Kulusevski (J), 22′ Morata (J), 49′ Scamacca (G), 70′ McKennie (J)
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado (46′ Alex Sandro), De Ligt, Chiellini, Danilo; Kulusevski (68′ McKennie), Bentancur, Rabiot (84′ Ramsey), Chiesa (74′ Arthur); Morata (68′ Dybala), Ronaldo. All. Pirlo

GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Biraschi (46′ Ghiglione), Behrami (46′ Pjaca), Badelj, Rovella (63′ Zajc), Zappacosta; Scamacca (70′ Melegoni), Pandev (63′ Shomurodov). All. Ballardini
ARBITRO: Di Bello.
Ammoniti: Cuadrado (J), Kulusevski (J), Behrami (G), Rovella (G), Criscito (G), Alex Sandro (J)


Leandro De Sanctis

Torna in alto