La donna alla finestra | Recensione

La donna alla finestra. Fin dal titolo è evidente il richiamo al celebre film di Hitchcock (La finestra sul cortile) con James Stewart, fonte di ispirazione e remake in abbondanza. E la prima immagine sul televisore in bianco e nero ribadisce subito l’omaggio, quasi a togliersi il pensiero. Devo dire di non essere d’accordo con le stroncature che il film ha ricevuto. Anche senza metterlo a confronto con altri film del genere, mi pare invece che la prova di Amy Adams garantisca all’opera uno standard qualitativo oltre la sufficienza.
Il regista Joe Wright passa da L’ora più buia (il bel film su Churchill) alla… stanza più buia, la casa oscura dove la psicoterapeuta dell’infanzia Anna Fox (appunto Amy Adams) vive reclusa, prigioniera della sua agorafobia e dei suoi demoni. Come ora sa bene la maggior parte della popolazione, costretta in casa dalla pandemia per lungo tempo, una vita così confinata si trascorre anche con la curiosità di guardare cosa c’è oltre le finestre di casa. E ciò che vede la psicologa, sempre tormentata dagli incubi, sempre fuori fase e scapigliata, con l’alcol che accompagna l’ingestione degli psicofarmaci, innesca un vortice di paure, sospetti, terrore e smarrimento. La espone ad un contatto forzato con l’esterno: i vicini di casa, gli agenti di polizia. Ma come in ogni thriller ciò che sembra non sempre è ciò che è.
Colpi si scena progressivi delineano il quadro strappandolo ad una mente ferita e perduta, in un viaggio improvviso e doloroso che assume infine i contorni di un ritorno, di un superamento del trauma all’origine di tutto. Non senza ulteriori sofferenze e perdite.
Amy Adams dà un senso al film, il suo dialogo con Julianne Moore è il momento più naturalmente intenso del film, come fosse un dialogo tra amiche, con una sceneggiatura che offre la frase che nessun genitore dimenticherà (“I figli ci possiedono”). I grandi nomi del cast in realtà sono un avaro contorno, poiché i personaggi che interpretano non hanno granché spazio.
Non è un capolavoro, ma è La donna alla finestra merita l’attenzione con cui gli abbonati di Netflix lo hanno accolto.
Forse sbaglio, ma negli ultimi fotogrammi del film, si ha l’impressione che sia stato commesso un banale errore di inquadratura: alle destra del taxi che parte non si vede il palazzo che nella storia dovrebbe essere collocato di fronte alla casa della dottoressa Anna Fox, ma uno spazio aperto, delimitato da inferriate… Chissà se è la prospettiva a ingannare o se effettivamente è un errore?

La donna alla finestra, scheda

LA DONNA ALLA FINESTRA – 2020, Usa. Adattamento del romanzo omonimo di A.J. Finn, sceneggiato da Tracy Letts. Attualmente visibile su Netflix. Durata 100 minuti. * visto in versione originale con sottotitoli.
Regia: Joe Wright.
Interpreti: Amy Adams, Julianne Moore, Gary Oldman, Jennifer Jason Leigh, Wyatt Russell, Anthony Mackie, Bryan Tyree Henry.

Leandro De Sanctis

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