Juventus-Zenit 4-2 | La più bella serata: spettacolo e gol

Juventus-Zenit 4-2 | La più bella serata: spettacolo e gol per il secondo poker bianconero in Europa dopo l’iniziale 4-0 in Svezia al Malmoe. Quattro vittorie in Champions, come le quattro in Serie A, ma su undici partite.
Tutto quello che è mancato in un campionato già compromesso dopo sole undici partite si è visto stasera in Champions contro i russi dello Zenit San Pietroburgo. Finalmente una Juventus che gioca, diverte, segna e vince. Una partita sorprendente per chi era abituato a vedere la squadra balbettante, lenta e distratta che si è fatta risucchiare nella metà della classifica di Serie A. Difficile trovare un giocatore che non sia stato all’altezza, che non abbia dato tutto e con profitto. Una squadra veloce, determinata, concentrata, capace anche di essere concreta sotto rete, andando a segno con tutti e tre i suoi attaccanti: doppietta di Dybala, reti di Chiesa e Morata. Ma non solo: Dybala ha colpito un altro legno, il terzo consecutivo nelle ultime tre partite e McKennie una traversa nella ripresa alla fine di una azione personale irresistibile nell’area russa.
La Juventus ha soffocato lo Zenit con un fraseggio rapido e preciso, con la grande determinazione in ogni contrasto, avvolgendolo con una manovra che dalle fasce portava al tiro con una fitta serie di passaggi o con i cross, come accaduto in occasione del primo gol su azione da corner. Dybala si è preso la scena con una presenza costante, con i suoi gol e i suoi molti tiri, quasi tutti pericolosi. Paulo ha giocato in una posizione più centrale, meno defilata, diventando il faro di cui la squadra ha bisogno.
La Juventus ha convinto stasera come squadra. Molto bravo Bernardeschi, prezioso nel riconquistare palloni e rilanciare la manovra; efficace McKennie che pare stia trovando una nuova dimensione anche offensiva; altra ottima serata di Chiesa, di nuovo freccia bianconera fin dentro l’area (quarto gol consecutivo in casa, come Trezeguet nel 2001): si è procurato un rigore e ha segnato un gol meraviglioso. Meno brillante Morata, che ha sbagliato un gol nel primo tempo ma si è fatto apprezzare per la sua presenza, per la capacità di andare a dar manforte alla difesa come in occasione dell’azione che ha portato al rigore su Chiesa (fallo di Claudinho).
Ma anche la fase difensiva risultava precisa. Lo Zenit non riusciva ad arrivare dalle parti di Szcsesny perché anche la difesa bianconera era efficace: da Danilo ad Alex Sandro, alla coppia deLigt-Bonucci.
Per cui l’1-1 scaturiva decisamente a sorpresa e in maniera casuale. Un cross dalla fascia sinistra veniva deviato di testa da Bonucci con una parabola strana che deviava in volo e andava ad insaccarsi all’incrocio dei pali. Curiosamente era stato di Bonucci anche l’ultimo autogol juventino in Champions, 2018 con il Manchester United (stasera portato al 2-2 da Cristiano Ronaldo contro l’Atalanta a Bergamo).

Surreale il pareggio del primo tempo


Pareggio ingiusto, surreale, alla fine del primo tempo dominato in lungo e in largo dalla Juventus. Ma alla distanza il gioco bianconero veniva premiato, La buona stella è riapparsa grazie all’arbitro spagnolo Hernandez, che ha fatto ripetere, come da regolamento, il rigore calciato fuori da Dybala perché due giocatori dello Zenit sono entrati in area prima del tiro di Paulo. Una volta in vantaggio, la Juve ha continuato ad attaccare, stordendo i russi, creando bel gioco e tante occasioni da rete. Solo a partita ampiamente decisa lo Zenit ha potuto farsi avanti, costringendo Sczcesny a un paio di belle parate e segnando nel recupero il suo secondo gol. Giustamente Allegri ha lamentato il calo degli ultimi minuti, un difetto che la Juve proprio non riesce ad eliminare. Ma stasera non ha avuto risvolti pratici negativi. Sciocca invece l’ammonizione rimediata da Kulusevski sul 4-1,
Juve promossa dunque agli ottavi di finale (per il primo posto nel girone basterà un pareggio, o perfino perdere con un solo gol di scarto), con il supporto anche del pubblico dello Stadium, che ha apprezzato l’atteggiamento della squadra dall’inizio, e poi strada facendo il gioco, gli scambi, i contrasti vinti, anche falli laterali o corner. Tenendo conto di come sta andando il campionato, una bella dimostrazione d’affetto e di sano realismo anche da parte del pubblico. Bello e significativo anche l’omaggio a Platini di Paulo Dybala: si è steso a terra appoggiando la testa al braccio, nella posizione in cui si mise Platini dopo che gli fu annullato un gol strepitoso nella Coppa Intercontinentale 1985, con l’Argentinos Juniors. Dybala con 105 gol ha infatti raggiunto Platini e Charles nella classifica dei marcatori juventini.

Juventus-Zenit San Pietroburgo 4-2

RETI: Dybala 11′ pt, Bonucci aut. 26′ pt, Dybala rig. 13′ st, Chiesa 28′ st, Morata 37′ st, 47′ st Azmoun

JUVENTUS  Szczesny; Danilo, Bonucci (40′ st Rugani), de Ligt, Alex Sandro; Chiesa, McKennie, Locatelli (34′ st Arthur), Bernardeschi (35′ st Rabiot); Morata, Dybala (40′ st Kulusevski)

A disposizione: Perin, Pinsoglio, Chiellini, Cuadrado, Bentancur

Allenatore: Allegri

ZENIT Kritsyuk; Rakitskiy (30′ st Dzyuba), Chistyakov, Lovren, Karavaev (14′ st Malcom); Sutormin, Barrios, Wendel /43′ st Kuznetsov), Mostovoy (14′ st Krugovoi); Claudinho (30′ st Erokhin), Azmoun

A disposizione: Byazrov, Kerzhakov, Khotulev, Kravtsov

Allenatore: Semak

ARBITRO: Hernandez (ESP)

ASSISTENTI: Naranjo, Sobrino (ESP)

QUARTO UFFICIALE: Luis Munuera (ESP)

VAR: Martinez Munuera (ESP), De Burgos (ESP)

AMMONITI: 9′ st Lovren, 23′ st Locatelli, 44′ st Kulusevski

Juventus-Zenit, Chiesa . Foto Juventus.com
Juventus-Zenit, Chiesa . Foto Juventus.com
Paulo Dybala, 105 gol in bianconero come Platini e Charles. Anche l'esultanza omaggia Michel.
Paulo Dybala, 105 gol in bianconero come Platini e Charles. Anche l’esultanza omaggia Michel.
Chiesa ha appena segnato il 3-1 in Juventus-Zenit FOTO Juventus.com
Chiesa ha appena segnato il 3-1 in Juventus-Zenit FOTO Juventus.com

Leandro De Sanctis

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