CALCIO Juventus-Olympique Lione 1-1

Eh no, così non va. Nella serata in cui avrebbe dovuto mettere in cassaforte la qualificazione agli ottavi della Champions League, la Juventus si smarrisce nel finale e manca l’obiettivo facendosi riagguantare dal Lione. Il fulmineo rigore di Higuain (ingenuo ma ineccepibile) aveva messo la partita sui binari giusti, ma nemmeno questa serenità è bastata per concretizzare la missione della vigilia. I francesi non hanno mai smesso di crederci ed hanno raccolto nel finale, con il colpo di testa di Tolisso il premio di una condotta di gara onesta e determinata. Il Lione non ha rubato nulla con il pareggio ed anzi, nel doppio confronto, ha dimostrato che nonostante la sua minor qualità tecnica, di saper giocare alla pari con la Juventus. Di conseguenza, se la Juve non si dimostra nettamente superiore alla (presumibilmente) terza classificata del girone, è difficile che possa essere considerata tra le favorite alla vittoria finale. Sarà bene che tutto l’ambiente ne prenda atto e si regoli di conseguenza. Insomma, c’è tanto lavoro da fare e abbondanti dosi di pazienza a cui attingere, per non esagerare con il disfattismo.
Nonostante il positivo rientro di Marchisio, la Juve ha denunciato difetti che non riesce a scrollarsi di dosso, come la reiterata tendenza a tener troppo palla uscendo dalla propria metà campo, troppa presunzione-confidenza-presupponenza in quei ghirigori, in quella interminabile serie di retropassaggi che foraggia la ragnatela di un gioco noioso, che non decolla.
Come un anno fa, il destino della Juventus in Europa passa per Siviglia: facendosi bloccare dal Lione, la Juve non è più prima, e per vincere il suo raggruppamento deve andare a vincere in Andalusia, cosa tutt’altro che semplice, specie per una Juve dal gioco così limitato e modesto, se non arrivano in soccorso le giocate extra dei suoi campioni.
E nessuno ha dimenticato cosa significa arrivare secondi nel girone, attesi negli ottavi da una delle favorite alla vittoria finale. Sicuramente serve maggior feeling tra centrocampo e attacco, che continuano a creare un numero esiguo di occasioni da rete. Specie quando manca la fantasia di Dybala. Il centrocampo, oltre alla difesa, è stato la rampa di lancio bianconera nelle ultime stagioni. Ora per avere le scosse giuste, si devono attendere le giocate sulle fasce di chi sa saltare l’uomo (Alex Sandro, Cuadrado quando gioca) e creare situazioni imprevedibili e pericolose. Se in Italia spesso può bastare la qualità che la Juventus ha mostrato finora, in Europa decisamente servirà ben altro. Sicuramente vedere una Juventus che non diverte è una novità, dopo le ultime stagioni di bel gioco. Ma c’è da sperare che con il recupero degli infortunati e il tempo per lavorarci su, anche il gioco migliorerà.

Leandro De Sanctis

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