The Undoing | Recensione serie Tv

The Undoing era sicuramente la più attesa e pubblicizzata serie tv di inizio 2021. Undoing significa annullamento, o meglio rovina, distruzione. In questo caso è la distruzione di una famiglia. E’ l’incubo in cui precipita una famiglia ricca e apparentemente felice, come indicava il titolo del romanzo da cui è tratta la serie diretta da Susanne Bier, regista forse discontinua (da Non desiderare la donna d’altri che la impose al più recente Bird box, atipico horror ambientato in un futuro post apocalittico) ma che qui dirige con mano felice. Già nella prima puntata si arriva al focus di questa serie drammatica, un giallo che diventa legal thriller nelle aule di tribunale: Nicole Kidman e Hugh Grant sono i coniugi più che ricchi, Donald Sutherland (senza barba, l’aveva in Crossing lines) è il fuoriclasse della recitazione che nobilita ogni scena in cui appare con la sua bravura e il suo carisma. Poi svetta il giovanissimo Noah Jupe ( https://it.wikipedia.org/wiki/Noah_Jupe) .
Grace Fraser è una psicoterapeuta, Jonathan Fraser un oncologo pediatrico. Tanti soldi, un giro di amicizie economicamente altolocate e un matrimonio che sembra impeccabile ma che non è esente da crepe sconosciute e sotterranee.
La morte della giovane amante del dottor Frase, la fresca mammina Elena Alves, interpretata dalla bolognese Matilda De Angelis (https://it.wikipedia.org/wiki/Matilda_De_Angelis ) è l’inizio della fine, innesca tutta la vicenda. Bugie, verità, nulla potrebbe essere come sembra, in un gioco psicologico delle parti che si snoda e si ribalta, allargando il ventaglio delle opzioni secondo i dettami del giallo classico. Personalmente ho deciso su chi puntare nella quarta delle sei puntate, ma il castello delle opzioni regge fin quasi alla fine.
Perché conta scovare il colpevole dell’assassinio brutale, ma ha la sua importante il viaggio, le sofferenze e le menzogne vissute giorno dopo giorno, il modo in cui tutto si chiarirà passando attraverso strade alternative. Perché anche la menzogna può avere due facce e i meccanismi per arrivare alla verità e al riscatto possono essere vari e ingannatori.
Ma alla fine tutto torna, senza buchi forzati o riempitivi di trama.
C’è molta psicologia nella vicenda e dire di più rovinerebbe la visione. Ma ogni personaggio viene sviscerato e svelato per ciò che è, andando finalmente oltre le apparenze comode e di comodo.
Gli attori: nonostante quello che era uno dei più bei volti del cinema mondiale sia stato trasformato e appiattito dalla chirurgia estetica (estetica? bah…) Nicole Kidman sa dimostrare una volta di più la sua bravura, composta anche da minime espressioni. Anche Hugh Grant è convincente, con la giusta ambiguità che il ruolo richiede, con quel suo vocione secco che si esprime a scatti (chi è abituato a sentirlo nell’edulcorato e fuorviante doppiaggio abituale potrebbe stupirsi).
Donald Sutherland non va scoperto certo oggi che ha 85 anni, ma la sua è una presenza che lascia il segno in ogni scena, un fantastico attore che nobilita ogni lavoro in cui appare.

The Undoing, la scheda

THE UNDOING – Serie Tv, Usa 2021, sei puntate, durata 340 minuti. Su Sky/Now Tv. Tratto dal romanzo Una famiglia felice, di Jean Hanff Korelitz.
Regia: Susanne Bier.
Interpreti: Nicole Kidman, Hugh Grant, Donald Sutherland, Noah Jupe, Matilda De Angelis, Lily Rabe, Noma Dumezweny, Ismael Cruz Cordova, Edgar Ramirez.
* visto in versione originale inglese con sottotitoli

Leandro De Sanctis

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