Un Anno Straordinario premiato col Paladino d’Oro

Un anno straordinario premiato col Paladino d’Oro.
43° Paladino d’Oro “Sport Film Festival”: “Un Anno Straordinario” vince il premio Best Direction

Alla 43° edizione dello Sport Film Festival di Agrigento, il docufilm “Un Anno Straordinario”, diretto da Mario Maellaro e prodotto da A.F. Project in collaborazione con la Federazione Italiana Pallavolo e Rai Sport, si è aggiudicato il Paladino d’Oro come “BEST DIRECTION”.

Si è tenuto ieri, sabato 25 novembre 2023 ad Agrigento, il 43° Paladino D’Oro Sport Film Festival, storica kermesse organizzata dal direttore Roberto Oddo. Lo Sport Film Festival ha premiato i migliori film incentrati sullo sport per promuovere i valori, il rispetto del fair play, il superamento dei limiti e il gioco di squadra provenienti non solo da tutta Europa, ma anche da Stati Uniti, Brasile, Colombia, Panama, Costa Rica, Canada, Cipro, Cina, India, Thailandia, Palestina, Iran, Russia, Kazakistan e Nuova Zelanda. Trentanove nazioni partecipanti e oltre centocinquanta film tra cortometraggi, lungometraggi, film olimpici e tanto altro ancora. “Un Anno Straordinario”, tributo alla memorabile impresa della nazionale maschile (ct De Giorgi) capace di vincere nel 2021 i Campionati Europei e nel 2022 laurearsi Campione del Mondo e alla cavalcata delle azzurre di Davide Mazzanti dagli Europei vinti in finale contro la Serbia, fino al primo posto nella VNL e al bronzo iridato nel 2022, si è aggiudicato uno dei premi più ambiti del Festival, quello della miglior regia.

Per “Un Anno Straordinario”, docufilm nato da un’idea di Francesca Aiello, scritto da Iacopo Volpi e già vincitore del “Premio della Giuria” al “Beausoleil Côte d’Azur Sport FICTS Festival, un ulteriore e importante riconoscimento all’interno della kermesse cinematografica siciliana giunta alla sua 43esima edizione.
Ufficio stampa Fipav

Iacopo con la I


P.S. Una doverosa postilla: l’autore del testo di chiama Iacopo Volpi, Iacopo con la I e non con la J. Lo testimonia anche la locandina che vedete nella foto, oltre che la corretta grafia che appariva già nel mio libro Il tesoro di Rio. La precisione, soprattutto quando si parla di nomi, è d’obbligo. Basta un piccolo sforzo…

Leandro De Sanctis

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