CINEMA Io, Daniel Blake

IO, DANIEL BLAKERegia: Ken Loach. Interpreti: Dave Johns, Hayley Squires.
* visto in edizione originale con sottotitoli in italiano.

Difficile trovare un regista più impegnato, come si diceva una volta, di Ken Loach. Ottant’anni, inglese di Nuneaton, figlio di operai, ha dedicato tutta la sua vita di cineasta a raccontare le vicende degli ultimi, dei meno abbienti, dei vessati dal sistema, di cui ha sottolineato lucidamente le assurde falle, infliggendo allo spettatore un tormento emotivo spesso indimenticabile (basta ricordare Ladybird Ladybird…). I suoi film suscitano sempre indignazione, costringono a stringere i pugni e maledire chi rovina la vita agli altri, la dannata e cinica burocrazia che considera le persone come semplici numeri.  
Io, Daniel Blake è un film assolutamente all’altezza della filmografia del regista inglese, che invecchiando non ha perso un grammo della sua lucidità intellettuale, dell’empatia con cui narra i suoi poveri personaggi, stritolati spesso al di là delle migliori intenzioni. Daniel Blake è uno stupendo personaggio, limpido e onesto, costretto a lottare dal primo all’ultimo giorno della sua vita, un operaio che ha perso tutto ma non la voglia di battersi per salvaguardare la sua dignità. Non vuole arrendersi alla malattia, a perdere il lavoro, ad essere sballottato dai peggiori, quella classe impiegatizia che ha dimenticato in fretta la povertà e lavora senza umanità nè intelligenza, senza indulgenza e comprensione, applicando cavilli disonesti e cervellotici senza frenarsi nell’infierire su chi già è stato messo al tappeto dalla vita.  
Io Daniel Blake celebra la fierezza e la purezza del perdente che diviene impotente dinanzi alla crudeltà del sistema e delle sue leggi riguardanti i sussidi; la solidarietà tra gli ultimi, i tormenti economici che flagellano famiglie di ogni generazione. 
Il teatrino raggelante che si vede nel film, pare sia una triste realtà anche in Italia, con un sistema che prevede anche per gli ultrasettantenni di ogni livello culturale e classe sociale, una padronanza del web che è pura e crudele utopia ritenere possibile. Per questo film Ken Loach ha vinto la Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes. Lunga vita a Ken Loach.

La filmografia di Ken Loach

https://www.vistodalbasso.it/2016/11/18/cinema-la-ragazza-del-treno/ 

https://www.vistodalbasso.it/2016/11/19/cinema-animali-notturni/ 

Leandro De Sanctis

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