ATLETICA Donati:”Felice di aver restituito all’Italia un grande campione”

Tagliacozzo, 24 settembre 2015
 
Sandro Donati ne ha dovute sentire di tutti i colori, quando Alex Schwazer decise di affidare a lui la sua resurrezione agonistica. La scelta migliore per un ragazzo che davvero voleva riproporsi agonisticamente, al di sopra di ogni sospetto. E Donati ha accettato la sfida. Ha ascoltato di tutto, ha sentito commenti che ora faranno provare forte imbarazzo, e magari un filo di vergogna, a chi sosteneva che non avrebbe potuto allenare un marciatore, perchè non l’aveva mai fatto prima. Beh, se Donati doveva essere incapace e sta portando l’altoatesino verso un rientro in grande stile… 
Evidentemente Donati è semplicemente un tecnico a tutto tondo. E molto bravo anche. Nell’atletica non ha più potuto dimostrarlo perchè le sue battaglie al doping gli hanno fatto perdere tutto, fino ad emarginarlo dal suo mondo. Per uno di quegli strani intrecci del destino, proprio un atleta caduto nella tentazione del doping, gli sta offrendo l’occasione di una irresistibile rivincita morale.

Dopo il felicissimo esito del test sui 10 km, nella pista “sconsacrata” di Tagliacozzo (con De Benedictis e Pezzatini dislocati lungo la pista, i Magic Runners abruzzesi a fare il tifo da fuori, con i professori Dario D’Ottavio e Ronci, membri scientifici della squadra Schwazer) Sandro Donati ha espresso la sua soddisfazione, ringraziando il presidente del Coni, Malagò, ed elogiando Alex Schwazer.
“Sottolineo il coraggio di Alex, scegliere questo progetto è stato un atto di intelligenza, che ha colpito anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha colto subito il significato (“Se ha convinto Donati…”).  Oggi provo la grande soddisfazione di aver restituito allo sport italiano un grande campione, che sta dimostrando e dimostrerà come davvero non avesse bisogno di niente di illecito per restare al vertice. Il suo caso poteva essere evitato. Tornare è difficilissimo, ma quando lo farà, saprà che l’ha fatto con le sue sole forze. Alex deve riabituarsi a tutto: alle gare, alla pista, ai dubbi, prima di riacquistare fiducia. Alex Schwazer merita rispetto. In allenamento aveva dato sgenali chiarissimi, ma un conto è prevedere, altro è fare. Serviva una verifica del lavoro svolto. Era preparato per essere fresco, anche se la sua partenza troppo veloce ha rischiato di complicare tutto. Quell’avvio sul piede di 1’25”, invece che di 1’31” è stato spaventoso: 6 secondi in meno sulla tabella di marcia, in quel momento aveva del lattato che non avrebbe dovuto avere.  Ma come avete visto ha saputo poi superare la fatica e concludere al meglio il suo test”.
Ma i 10 km di Tagliacozzo sono già il passato. Prossimo test, sui 20 km, il 4 ottobre, sull’asfalto di Roma: ventimila metri da percorrere nel quartiere Nomentano. Un’altra tappa verso il rientro, la rincorsa continua.

Leandro De Sanctis

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