VOLLEY Serie A2 femminile TRANSgenica, anche quest’anno

La
Serie A2 femminile di pallavolo alla
ribalta per l’ingaggio di una giocatrice che è stata un giocatore. Tifanny Pereira da Abreu, la 32enne
brasiliana che gioca nel ruolo di schiacciatrice, ingaggiata dal Palmi.
Quando era Rodrigo, ha giocato nella B maschile del campionato belga,
con la squadra del Dero Zele-Berlare, come si può vedere anche in un
video pubblicato da iVolleymagazine. Poi la scelta di cambiare sesso,
continuando però a giocare a pallavolo e suscitando l’interesse di molti
club italiani.

Nella
corsa al suo tesseramento l’ha spuntata il Palmi, che l’ha fatta
esordire domenica. Quando Tifanny è entrata in campo, in un palazzetto
insolitamente pieno proprio per vederla debuttare, ha girato la partita,
propiziando il sorpasso e la vittoria del Palmi, che stava perdendo
con la Delta Trentino. Per lei 28 punti, con due battute vincenti e un
muro. Insomma, un gran bel debutto. Inevitabile il clamore suscitato
dalla sua irruzione nella A2 femminile, una risonanza che aveva già
indotto il presidente della Lega Femminile di Volley, Mauro Fabris, a
muoversi per avere chiarimenti.

«Nel
massimo rispetto delle persone, solleverò in maniera formale una
domanda al Coni e alla Federazione. Si parla solo in termini sportivi ma
qualcuno deve darci delle regole e delle norme. Se questi casi si
moltiplicassero?».

Il
presidente Fabris, che ha inviato un mazzo di fiori a Tifanny («Il
massimo rispetto per la persona è fuori discussione, lei non c’entra con
questo discorso») e che non si stanca di ripetere che la sua richiesta
di chiarimenti è tesa soltanto a tutelare il futuro dell’intero
movimento e i diritti di ciascuna atleta. Tutti sono consapevoli che il
Cio e perfino l’Onu si sono espressi sulla possibilità di gareggiare di
atleti provenienti dall’altro sesso ed è inutile ricordare che Tifanny
gioca in virtù di un regolare tesseramento avallato dalla Fivb e
accettato dalla Fipav, perchè in regola con le norme vigenti».

Ciò
che si teme è una trasformazione della pallavolo femminile: «Non è in
discussione il diritto al gioco di ogni atleta singola, ma se la
normativa è insufficiente o inadeguata, va affrontata la questione, nel
rispetto delle altre atlete. Si stanno facendo verifiche, non in tutti i
Paesi le procedure per il cambiamento del sesso sono le stesse. In
Italia ad esempio sono più complesse. E comunque non è il mio terreno ed
è inutile che ne discuta io. Dopo aver ascoltato i pareri di una serie
di professionisti in campo legale, medico e sportivo, formuleremo
quesiti precisi alla Fipav, invitandola ad attivarsi fino ai massimi
livelli. Per il futuro, perchè so già che i regolamenti sono stati
rispettati e Tifanny può continuare a giocare. Va tutto bene dal punto
di vista sociale e culturale, ma per il futuro dovranno dare delle
risposte. Basta guardare sul web per rendersi conto di come le opinioni
siano contrastanti, di come abbiano reagito le avversarie».

Cosa
accadrebbe se scattasse la corsa al trans per sfruttarne la potenza
fisica, la pallavolo femminile rischierebbe seriamente di esserne
stravolta? Invocare principi di lealtà e correttezza, per esperienza si
sa che non basta ed è logico che ci si interroghi sul modo migliore per
coniugare il diritto di ogni singola giocatrice ex giocatore, con i
diritti delle avversarie a scendere in campo ad armi pari. Un dilemma
che appassiona e fa discutere, a giudicare dagli interventi variegati
apparsi sui social.

Sabato 18 febbraio il sito 
della Lega Femminile Pallavolo 
ha dato così la notizia
 (ho corretto solo l’uso bizzarro delle maiuscole rispetto al comunicato apparso sul sito)

 La Golem Software Volley Palmi aveva l’ultimo colpo in canna da far partire. Il mercato di gennaio della società calabrese si arricchisce così di un nuovo tassello. Si tratta di Tifanny Pereira da Abreu, schiacciatrice brasiliana dalle grandi doti atletiche, che si lega alla Golem Palmi come ultimo colpo messo a segno dalla dirigenza della società di volley femminile. La firma della giocatrice sudamericana ha subito qualche ritardo a causa di alcune formalità burocratiche cui la Abreu ha dovuto far fronte prima di poter abbracciare le nuove compagne di squadra.
Tifanny Pereira da Abreu
L’approdo di Tifanny alla Golem Palmi non è mai stato in discussione, nonostante una numerosissima e molto agguerrita concorrenza, che ha cercato, fino all’ultimo momento, di strappare la schiacciatrice brasiliana dalle mani della società calabrese. Su Tifanny c’era infatti la decisa corte di molte società di A2 e di A1. «Siamo contenti ed orgogliosi di essere riusciti a mettere a segno un colpo così importante, nonostante Tifanny sia stata cercata da molte altre squadre – ha spiegato Luca Luppino, responsabile della comunicazione della società – Abbiamo tenuto sottotraccia il nostro interesse nei confronti di Tifanny, quando le altre squadre si sono mosse era già troppo tardi dato che la nostra trattativa con lei era già in fase avanzata. Portare la trattativa fino a compimento non è stato facile, ma eravamo fermamente determinati a farlo e, con grandi sacrifici, ci siamo riusciti». Tifanny si allena con la squadra guidata da Pasqualino Giangrossi già da alcuni giorni, ed ha già cominciato ad assimilare i metodi di allenamento e gli schemi di gioco del coach laziale. Era solo questione di tempo, la squadra, contenta ed impaziente, sapeva che presto avrebbe potuto contare sulle prestazioni dalla potente schiacciatrice brasiliana.
«Sono molto contento che la società sia riuscita a portare a termine questa trattativa – ha spiegato coach Giangrossi – Tifanny sarà un grande valore aggiunto per il nostro roster e ci darà la possibilità di ulteriori varianti tattiche». Per la Golem Palmi, dunque, si tratta di un acquisto di grande rilevanza, sia per l’indiscusso livello sportivo della Abreu sia per la possibilità, da parte di Giangrossi, di poter far ruotare il già pesante attacco della propria squadra. La Abreu va infatti ad inserirsi tra i profili delle altre bocche da fuoco della Golem, quello del capitano Francesca Moretti, della top scorer del team Elisa Zanette, della potente Monica Lestini e della giovanissima Bruna Vrankovic, anch’essa giunta a Palmi nel corso dell’ultima finestra di mercato e che ha già mostrato tutto il suo talento. «Tifanny è una giocatrice molto potente – ha aggiunto poi Giangrossi – dalle spiccate qualità offensive che potrà essere utilizzata sia come posto 4 che come opposto. Sarà interessante scoprire giorno dopo giorno le sue potenzialità e capire come integrarla al meglio alle nostre caratteristiche. In ogni caso, porta grande energia e grande positività all’interno del gruppo, e ciò può solo essere positivo per noi e per il nostro gioco.
«Scegliere Palmi per me è stata una cosa molto veloce – ha raccontato Tifanny Abreu – Inizialmente il mio manager mi ha parlato della possibilità di andare a giocare in Italia. All’inizio ero sorpresa, sono una persona molto timida e l’Italia per me era un’assoluta novità. Mi hanno sempre detto che il sud dell’Italia è bellissimo e devo dire che avevano ragione, sono stata al mare qui a Palmi e sono rimasta incantata». «Il livello qui in Italia è molto alto e dovrò allenarmi duramente per poter mantenere questi standard – ha spiegato ancora il neo acquisto della Golem Palmi – In questo senso devo dire che i metodi di allenamento utilizzati mi piacciono molto, gli allenatori sono molto preparati, hanno la cultura del lavoro duro e sanno trasmettere la voglia di fare». «Sono stata accolta molto bene nel gruppo – ha continuato Tifanny – le ragazze mi hanno accolto benissimo e mi hanno trattato sin da subito come una sorella e questo e sicuramente molto importante. Questa si sta rivelando per me una bellissima esperienza, sono molto contenta di essere qui e spero che la mia permanenza a Palmi possa rivelarsi lunga».

Leandro De Sanctis

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