CALCIO Il piccolo Bradley e il suo amico Defoe

Con pudore e commozione, in punta di piedi, stavolta mi limito a proporre il testo che Nicola Nocella ha postato sulla sua pagina Facebook. Senza altro aggiungere, se non che Defoe, che tornava in nazionale dopo quattro anni, ha segnato il primo gol del 2-0 dell’Inghilterra sulla Lituania..

“Sapete quanti anni ha Bradley?
Cinque
Sapete quanti mesi ha ancora di vita?
Pochi
Questo bimbo qui, bellissimo come tutti i bimbi a quell’età, non ha i capelli corti per scelta, ma perché la chemio glieli ha portati via.
Domenica sera, per me, Inghilterra-Lituania era solo l’ennesima partita
su cui avevo scommesso l’over a 2 e mezzo, per Bradley era il giorno
“speciale”.
Il suo migliore amico, Jermain Defoe, dopo 4 anni era
tornato a giocare in nazionale, a Londra, difendendo i colori della sua
grande nazione, e il capitano della squadra, il portiere del Torino Joe
Hart ha scelto di cedere il suo posto in testa alla fila, a Defoe e al
piccolo Bradley.
Da mesi, Defoe, a Bradley, non dona soldi. Non
servono. Il male del piccolo è incurabile. Non ci sono, letteralmente,
speranze. Nessun miracolo. Non succederà.
E allora Bradley non ha (più, purtroppo) bisogno di soldi per le cure.
Non ce ne sono.
Jermain allora ha deciso che gli dona la cosa più preziosa che ognuno di noi ha: il suo tempo.
Quando lavoriamo, ci pagano per comprare il nostro tempo. Il tempo
presente, che passiamo effettivamente a svolgere il nostro lavoro, e
quello passato, quello che abbiamo speso noi per imparare a fare quello
che facciamo, o semplicemente per diventare le persone che siamo.
Il tempo.

Defoe a Bradley regala il suo tempo. Sta con lui durante la chemio. Fa le visite con lui.
Con lui gioca.
E con lui, semplicemente passa del tempo.
E domenica, durante l’inno nazionale inglese, mentre attorno a lui
Bradley sentiva l’imponenza e la bellezza del momento, fa l’unica cosa
che a cinque anni un bimbo può fare: abbraccia forte forte forte il suo
migliore amico.
Non importa chi sta cantando. Non importa lo stadio,
non importa il pubblico, non importano gli arbitri e le squadre, non
importa nulla;
Importa solo che il suo migliore amico sia lì, con lui.
E allora forte forte forte, lo abbraccia.
Bradley non ha più speranza.
E non gli importa.
Perché il suo migliore amico è con lui.

Cinque minuti, del vostro prezioso tempo.
Cinque
Oggi,
Dedicateli a qualcuno a cui volete bene.
E sorridete.
Come fa Bradley.
E stringente forte.
Forte forte forte”

Leandro De Sanctis

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