Benevento-Juventus 1-1, non c’è Letizia tra i bianconeri

Benevento-Juventus 1-1, non c’è Letizia tra i bianconeri, che perdono altri due punti pesanti e rallentano ulteriormente il cammino in una classifica che li vede arrancare. Dopo Crotone e Verona, anche il Benevento può vantarsi di aver fermato i bianconeri, incapaci di chiudere a proprio favore la partita dopo un primo tempo che avevano condotto, passando in vantaggio con l’ennesimo splendido gol di Alvaro Morata. Un gioiello alla Ronaldo: sulla lunga e precisa apertura di Chiesa verso sinistra, lo spagnolo aveva trovato la rete con un preciso diagonale.
Ma possesso palla e predominio non fanno classifica, anche perché il Benevento ha giocato un’ottima partita, dimostrando di poter far male ogni volta che ripartiva in contropiede. I giallorossi trovavano il pareggio nel recupero, proprio all’ultimo respiro, con un beffardo e preciso diagonale di Letizia, che accarezzava più volte il campo rimbalzando, prima di adagiarsi in gol dopo un bacio al palo. Letizia per la squadra di Inzaghi, mestizia per una Juventus che senza Cristiano Ronaldo ha evidenziato ancora una volta scarsa personalità, poca cattiveria, incapacità di far sfociare in azioni da rete la sua manovra, anche al Vigorito troppo lenta e macchinosa, senza guizzi e senza una regia che partorisse idee.
Morata sarebbe stato ancora una volta il migliore in campo, ma è imperdonabile il cartellino rosso che si è fatto sventolare dall’arbitro Pasqua a partita conclusa. Morata e la Juve infelici come una Pasqua dunque, visto che oltre a non aver beneficiato di eventuali rigori, ora dovranno affrontare il derby col Torino senza il giocatore più in forma e ormai puntuale goleador.
Per il resto, difficile salvare qualcosa. Purtroppo Dybala è rimasto notevolmente al di sotto della sufficienza: nulla di utile dal suo piede e quando ha avuto la possibilità di tirare, ha calciato alle stelle. Ma di chi è la responsabilità se gioca così lontano dalla porta?
Sbaglierò ma la Juve continua a concedere troppe ripartenze agli avversari. Non si contano le volte in cui anche il Benevento si è trovato in superiorità numerica offensiva a ridosso dell’area bianconera. Le incertezze difensive dello scorso anno forse si sono attenuate ma non sono scomparse.
Al di là dell’opaca prova dei singoli, il gioco della squadra non decolla: ha stentato anche Frabotta, che mi era piaciuto in altre occasioni, mentre Arthur si è smarrito senza trovare lampi apprezzabili di regia. E meno male che dietro de Ligt ha retto abbastanza. Anche se nell’azione del gol dei campani, nessuno ha chiuso su Letizia.
A margine mi permetto uno sfogo sulla superficialità di giornali e commentatori vari: presentando la serie di gare che attende la Juve, a cominciare da quella col Benevento, tutti a dire che era una serie si gare facili, l’ideale per rimontare in classifica. Cosa ancora deve lasciare per strada la squadra di Pirlo per far capire che la Juve contro le piccole ha rimediato solo figuracce? Ha perso due punti con Crotone, Verona, Benevento. Il campionato è lungo ma sono queste le occasioni in cui si lasciano per strada i punti scudetto. Le avversarie sono tante e credo che bisogna smettere di parlare di decimo scudetto consecutivo, almeno per un paio di mesi.

Due azioni contestate nell'area del Benevento
Due azioni contestate nell’area del Benevento

Benevento-Juventus 1-1

Marcatori: 21′ Morata (J), 45’+3 Letizia (B)
BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Letizia, Glik, Caldirola (33′ Maggio, 60′ R. Insigne), Barba; Hetemaj, Schiattarella, Improta; Ionita (72′ Tello), Caprari (72′ Tuia); Lapadula (72′ Sau). All. F. Inzaghi
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Danilo, Frabotta; Chiesa (69′ Bernardeschi), Arthur (62′ Bentancur), Rabiot, Ramsey (62′ Kulusevski); Dybala, Morata. All. Pirlo.
Arbitro: Pasqua.
Ammoniti: Maggio (B), Schiattarella (B), F. Inzaghi (B), Cuadrado (J), Glik (B), Barba (B), Improta (B), R. Insigne (B)

Espulsi: Morata (J) a partita finita

Leandro De Sanctis

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