Consiglio FIVB, i nomi di chi sta compiacendo la Russia in guerra

Nello scorso febbraio 2021 la FIVB, Federazione Internazionale di Volleyball, ha eletto il nuovo Consiglio d’Amministrazione. Prendo in prestito la notizia allora diffusa dalla FIVB e pubblicata dal sito Volleynews (sotto il link). Quando accadono cose che sembrano non avere una spiegazione logica, viene la curiosità di scavare, di trovare altre strade per capire quello che non è comprensibile e che la FIVB finora non si è degnata di spiegare. Non sono certo spiegazioni i ridicoli comunicati che sono stati diffusi fino a ieri.
Il presidente Ary Graça, brasiliano, dovrebbe essere chiamato ad esporre pubblicamente, non a noi giornalisti ma al suo mondo della pallavolo, le ragioni per cui sta agendo all’opposto di come ha indicato il CIO (per una volta opportunamente reattivo) e di come vuole il mondo della pallavolo, inteso come giocatori, tecnici, tifosi, federazioni di Paesi democratici (almeno sulla carta). In Italia potrebbe essere Renato Arena a sentire il dovere di spiegare, visto che la sua presenza in seno alla CEV e alla FIVB è stata sostenuta con un percorso di anni dalla Federazione Italiana, che si è espressa chiaramente a favore dell’immediato spostamento dei Mondiali 2022 dalla Russia.
Forse la composizione geografica del Consiglio può fornire qualche elemento in più per provare a comprendere l’incomprensibile. Lo stupore di chi legge nel trovare Paesi la cui rilevanza pallavolistica è zero, rappresentati nell’organismo che guida uno degli sport più popolari del mondo, è legittimo. Ed è anche il mio. Questo potrebbe spiegare molte cose. Da un lato membri di Paesi che appoggiano politicamente la Russia. Dall’altro membri eletti non si sa come e presumibilmente legati totalmente a chi li ha accolti, con tutti i privilegi annessi.
Dite che allora anche la FIVB potrebbe essere una dittatura e si fa solo quello che vuole il presidente? Ipotizzate che dietro l’atteggiamento passivo e compiacente nei confronti della Russia potrebbero esserci altre storie legate, come dire, all’economia? Non lo so ma chi lo pensa è libero di farlo. Dinanzi al modo in cui la FIVB sta subendo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, nei palasport o nei bar, potete pensare e ipotizzare di tutto.
Questa vicenda dovrebbe anche dare alla parte viva della pallavolo, la forza di cominciare a dire no, ad avere davvero voce in capitoli sui destini del volley, che senza giocatori e tecnici, non esisterebbe. La guerra scatenata dalla Russia, è il migliore motivo per prendere coscienza e iniziare a pensare in modo diverso e ad agire.


Il nuovo Consiglio eletto un anno fa

Nel corso del proprio Congresso Mondiale, il primo in forma virtuale, la FIVB ha eletto i 24 membri del nuovo Consiglio di Amministrazione che lavoreranno con il rieletto presidente Ary Graça e i 5 presidenti delle Confederazioni continentali. Tra loro, come previsto, c’è anche l’italiano Renato Arena in rappresentanza della CEV.

Gli altri membri europei sono Zdeslav Barac (Croazia), Gert de Dobbeleer (Belgio), Michael Evereart (Olanda), Lubor Halanda (Slovacchia), Annie Peytavin (Francia), Miroslaw Przedpelski (Olanda) e Stanislav Shevchenko (Russia). I rappresentanti della AVC (Asia) sono Craig Carragher (Australia), Cai Yi (Cina), Mohammed Davarzani (Iran), Hug Graham (Isole Cook), Kiattipong Radchatagriengkai (Thailandia) e Kenji Shimaoka (Giappone); quelli della CAV (Africa) sono Habu Ahmed Gumel (Nigeria), Sanga Issouf Kone (Costa d’Avorio) e Daniel Moloadi (Botswana); per la CSV (Sud America) ci sono Roberto Wilfrido Escobar Gonzalez (Paraguay), Juan Antonio Gutierrez (Argentina) e Marco Tullio Teixeira (Brasile). La NORCECA (Nord e Centroamerica) sarà infine rappresentata da Mark Eckert (Canada), Mushtaque Mohammed (Trinidad e Tobago), Felix Ambrosio Sabio Gonzalez (Honduras) e Glenn Quinlan (Saint Kitts e Nevis).

A loro si aggiungeranno anche l’ex campionessa cubana Mireya Luis Hernandez e la scozzese Margaret Ann Fleming in rappresentanza della minoranza di genere, una novità approvata proprio nel corso del Congresso. Tra gli altri cambiamenti nella Costituzione della FIVB c’è anche la riduzione del limite massimo d’età per i candidati alle cariche di presidente FIVB (da 75 a 70 anni) e di consigliere (da 75 a 72). Sono stati inoltre approvati i report interni ed esterni sulle attività finanziarie e sul portfolio di investimenti, il budget biennale per il 2021-2022.

(fonte: Fivb.com)

Leandro De Sanctis

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