Lione-Juventus 1-0, bianconeri lenti, inconsistenti, inadeguati

Lione-Juventus 1-0, bianconeri lenti, inconsistenti, inadeguati. E la Champions League diventa ora lontana, un’ipotesi ottimistica al momento non suffragata dalla realtà ma solo dalla speranza.
Avevamo detto e scritto un po’ tutti che per Lione ci sarebbe voluta una Juventus ben diversa da quella bruttina vista quasi sempre in campionato. Ma il cambio d’abito non c’è stato e se si eccettua il successo sul campo della Cenerentola Spal, la Juve in trasferta contro squadre normali o buone, ha perso quattro volte su quattro (Lazio, Napoli, Verona, Lione).
La Juventus a Lione per tutto il primo tempo è parsa una squadra che credeva di giocare un’amichevole e non un ottavo di finale di Champions League. Esasperante lentezza, superficialità, posizioni sbagliate, zero aggressività, nessun ritmo di un gioco in realtà inesistente.
Troppi giocatori hanno evidenziato un atteggiamento sbagliato e a questo punto, pur sottolineando le responsabilità di Sarri, che ieri a mio avviso ha sbagliato formazione, emergono anche precise responsabilità dei giocatori.
Poi ci si è messa anche un po’ di sfortuna, per carità (de Ligt era fuori per la ferita alla testa quando il Lione ha segnato, i due rigori negati, uno dei quali lampante), ma non è certo il caso di tirare in ballo la malasorte.
La Juventus non ha fatto un solo tiro nello specchio della porta! Nessuno nel primo tempo, quattordici in totale ma tutti fuori dallo specchio. Altro che vincere la Champions, se continua così questa Juve è destinata ad atroci delusioni.

Troppi singoli sotto tono

Il Lione di Garcia, l’ex allenatore della Roma, ha avuto il merito di giocare con velocità e aggressività nel primo tempo, riuscendo prima a colpire una traversa su corner e dormita della difesa torinese, poi a segnare nel frangente di superiorità numerica con un tiro nemmeno pulito, ma efficace, di Tousart. Prima o poi qualcuno spiegherà ai tifosi il mistero Rabiot: giocatore mediocre sopravvalutato e iperpagato. E’ più colpa di Sarri o della società se lo vediamo in bianconero e addirittura troppo spesso titolare? Sarri lo ha preferito a Ramsey e a Matuidi. E ha fatto male. Si è impiegato troppo tempo per capire che Cuadrado era in serata storta. Non a caso con Higuain, Ramsey (per Pjanic, con arretramento di Bentancur) poi anche Bernardeschi, la Juve ha prodotto qualcosa. Una pressione costante, seppur senza azioni trascendentali e tiri in porta.
Ma finalmente, con Dybala ad agire sulla fascia destra e un centravanti di ruolo come Higuain al fianco di Ronaldo, l’attacco ha assunto una fisionomia credibile dopo la latitanza totale della prima ora. Ci si chiede anche dove sia finito l’Alex Sandro che vantava credenziali super nei cross. Anche quando spadroneggia nella sua zona di campo offensiva, non produce pericoli.
La Juventus torna da Lione con tanti dubbi e irrisolti problemi. Alla vigilia di una sfida fondamentale per lo scudetto contro l‘Inter (nata sotto cattivi auspici da virus: giocare senza pubblico è uno svantaggio evidente) c’è anche il punto interrogativo della Champions. E’ vero che l’anno scorso la Juventus seppe rimontare lo 0-2 con l’Atletico Madrid, ma la Juve di Allegri era di ben altra tempra. E la difesa era decisamente più solida. Quella di Sarri incassa un gol a partita: se a Torino terrà fede alla media, ne serviranno tre per passare il turno… Cosa tutt’altro che facile. E guai a parlare ancora di vittoria in Champions: le altre squadre hanno palesato ben altra qualità. E giocano tutte a ritmi elevati. Dall’Atletico Madrid al Liverpool, dal Borussia Dortmund al Bayern Monaco, dal Manchester City all’Atalanta e al Real Madrid.

Ronaldo-Dybala, Manzano nega due rigori alla Juve

Negli ultimi sette minuti per due volte la difesa del Lione ha commesso falli da rigore, prima su Ronaldo e poi, evidentissimo, su Dybala. Ma l’arbitro spagnolo Manzano non ha ritenuto di fischiare, nè la VAR è intervenuta a correggere l’errore. In Europa, quando gioca la Juve, nemmeno la VAR è di supporto, almeno per valutare quelle che paiono evidenti sviste. All’83 Ronaldo si lanciava verso la porta per correggere di testa il cross di Ramsey, ma veniva spinto con una manata da Denayer, che sbilanciava il portoghese, che riceveva la palla addirittura sulla spalla. Se la spinta non è stata fortissima, è anche vero che Ronaldo stava per colpire a pochi metri dal portiere.
Inspiegabile la cecità dell’arbitro Manzano in occasione della miracolosa palla rimessa a centro area da Ronaldo (colpo di testa dalla linea di fondo), controllata da Dybala che spalle alla porta si apprestava alla rovesciata, quando veniva buttato a terra da Bruno Guimaraes che gli stringeva la maglia nel pugno trascinandolo a terra. Nemmeno in questo caso l’arbitro vedeva, nè la VAR interveniva. Ma se non è un errore arbitrale quello…

Olympique Lione-Juventus 1-0, il tabellino

RETE: Tousart 31′ pt
OLYMPIQUE LYONNAIS Lopes; Denayer, Marcelo, Marcal; Dubois (33′ st Tete), Gomez Soares, Tousart, Aouar, Cornet (36′ st Terrier); Ekambi (21′ st Terrier), Dembelé.
A disposizione: Tatarusanu, Traoré, Mendes, Caqueret
Allenatore: Garcia

JUVENTUS Szczesny; Danilo, de Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (17′ st Ramsey), Rabiot ()33′ st Bernardeschi); Cuadrado (24′ st Higuain), Dybala, Ronaldo.
A disposizione: Buffon, De Sciglio, Rugani, Matuidi
Allenatore: Sarri
ARBITRO: Manzano (ESP)
ASSISTENTI: Barbero (ESP), Ángel Nevado (ESP)
QUARTO UFFICIALE: Fernandez (ESP)
VAR: Munuera (ESP), de Burgos (ESP)
AMMONITI: 28′ pt  Marcelo

Leandro De Sanctis

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