Zenit-Juventus 0-1 | Risolve la testa di Kulusevski

Zenit-Juventus 0-1 | Risolve la testa di Kulusevski a 4 minuti dalla fine dei tempi regolamentari. Una vittoria non scintillante ma preziosa: la quarta consecutiva per 1-0, la terza di fila senza subire gol nel girone di Champions come non succedeva dal 2018/19 e 2016/17 con Allegri in panchina, e nel 2004/05 con Capello allenatore. Le campagne di Russia si addicono alla Juventus, che contro le formazioni russe vanta 8 vittorie e 1 pareggio in 9 partite.
Non è stata una bella partita. un po’perché la Juve non è riuscita ad esprimere un gioco che la portasse a creare pericoli alla porta dello Zenit, un poì perché il tecnico Semak ha scelto una tattica accorta e prudente, intasando i suoi ultimi venti metri e spuntando così le armi bianconere, incapaci di creare lo spazio per il tiro. Scelte sbagliate nell’ultimo e penultimo passaggio, mancanza di guizzi produttivi. Buona volontà ma scarso profitto. Lo Zenit raccolto a difesa del risultato è comunque riuscito a creare un paio di occasioni: insomma, pur scegliendo una tattica difensiva, non ha rinunciato a cercare il contropiede vincente.
Bonucci ha sbagliato qualche passaggio ma dietro ha retto bene insieme con De Ligt. Pur padrona del gioco con il possesso palla, la squadra di Allegri non ha mai impegnato il portiere Kritsyuk. Bisogna attendere la ripresa per vedere qualcosa di pericoloso. Come gli inserimenti di McKennie, imbeccato da Morata e più avanti un delizioso passaggio in area di Arthur che McKennie ha calciato sul portiere in uscita.
Cuadrado, Arthur e Kulusevski spediti in campo al 13′ al posto di Alex Sandro, Locatelli e Bernardeschi hanno portato energie nuove e qualche variante (poi Kean per Morata al 31′). Spostato a sinistra De Sciglio ha trovato un paio di cross insidiosi, tipo l’assist fornito in Juventus-Roma. Sull’ultimo si è elevato Kulusevski che ha indirizzato verso la porta russa, sul palo lontano che il pallone ha accarezzato prima di adagiarsi in gol. Era dalla rete di Ibrahimovic nel 2005 che uno svedese non segnava in maglia bianconera.
Alla fine per la Juventus contano soprattutto i tre punti, che la conducono ad un passo dalla qualificazione. Ma guai a rallentare, perché con un Bayern che viaggia a goleade e un Liverpool impressionante, sarà importante anche concludere al primo posto nel girone.
Se è vero che ancora non c’è un gran gioco, bisogna ricordare che Juve andava in campo fino a poche settimane fa per apprezzarne la volontà e i progressi. Ora la squadra continua a segnare pochissimo, ma almeno sa di nuovo difendere. Non so se basterà domenica sera a San Siro contro l’Inter, ma partita dopo partita la Juventus sta acquistando di nuovo un’identità preziosa e fondamentale.

Zenit San Pietroburgo-Juventus 0-1

Marcatore: st 42′ Kulusevski.

Zenit (3-4-3): Kritsyuk; Lovren, Chistyakov (43′ st Yerokhin), Rakitskiy; Karavaev (16′ st Sutormin), Wendel, Barrios, Douglas Santos; Malcom (24′ st Kuzyaev), Dzyuba (16′ st Azmoun), Claudinho (43′ st Krugovoy). A disp. Kerzhakov, Byazrov, Mostovoy, Kravtsov, Kuznetsov, Khotulev. All. Semak.

Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro (13′ st Cuadrado); McKennie, Locatelli (13′ st Arthur), Bentancur (39′ st Ramsey); Bernardeschi (13′ st Kulusevski), Morata (31′ st Kean), Chiesa. A disp. Pinsoglio, Perin, Chiellini, Danilo, Rugani. All. Allegri. 

Arbitro: Scharer (Svizzera).

Ammoniti: pt 31′ Barrios (Z); st 1′ Karavaev (Z), 15′ Arthur (J), 49′ Ramsey (J).
Assist: st 42′ De Sciglio.

Leandro De Sanctis

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