Juventus-Ferencvaros 2-1, Morata all’ultimo respiro

Juventus-Ferencvaros 2-1, Morata all’ultimo respiro regala alla Juve la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League, Per i bianconeri è la settima volta consecutiva da quando è in vigore la formula attuale. Ma il gol del 2-1 è arrivato soltanto al minuto 92, in pieno recupero, dopo una serata opaca che ha spento gli entusiasmi suscitati dalla precedente partita contro il Cagliari. Un passo avanti e due indietro insomma, per una squadra che ancora non riesce a trovare continuità di rendimento, commettendo un peccato che non le è sconosciuto, ogni volta che affronta una rivale teoricamente assai più debole.
Invece il Ferencvaros ha giocato un’ottima partita, andando in vantaggio dopo soli 19 minuti con un’azione penetrante che ha sorpreso la retroguardia juventina e soprattutto il portiere Szczesny, apparso piuttosto colpevole sul tiro di Uzuni, tutt’altro che imparabile.
Compreso che il furore agonistico non era nel bagaglio della serata bianconera, gli ungheresi hanno preso fiducia e coraggio, Cristiano Ronaldo ha sistemato le cose a modo suo, con un gran gol (il suo 70° casalingo in Champions League) da fuori area che ha fruttato il pareggio, ma in precedenza c’era stata solo una conclusione di Dybala neutralizzata di piede dal portiere Dibusz.
Gioco lento, Arthur che si incaponiva a tener palla cercando le vie centrali, fasce non sfruttate. Nella ripresa la scossa arrivava dai cambi, dopo che un gran tiro di Bernardeschi incocciava il palo. Se Kulusevski e Chiesa non incidevano, Morata al posto di Dybala risultava la mossa decisiva. Alvaro colpiva un palo, incantava con un tunnel e successivo assist per Ronaldo (un quasi gol sventato dal portiere ungherese) ma soprattutto con il secco colpo di testa che regalava la sospirata e soffertissima vittoria. Era stato Danilo ad innescare con un passaggio delizioso la fuga sulla destra di Cuadrado, abile nel tenere a bada il difensore con il braccio sinistro e scodellare un cross di rara classe e bellezza. Sul quale Morata faceva trovare pronta e tosta la sua zuccata, che sorprendeva il portiere Dibusz, incapace di opporsi e poi rassegnato nel vedere la palla carambolare alle sue spalle in rete.
Per Morata quinto gol nelle quattro partite di Champions: ne aveva segnati altrettanti (ma in 12 gare) nel 2014-15, l’anno della finale poi pesa contro il Barcellona. Di positivo c’è la qualificazione, in virtù del 4-0 del Barcellona a Kiev. Ma la differenza reti tra catalani e juventini è abissale, per cui il primo posto è abbastanza utopico, anche vincendo a Barcellona nell’ultima giornata.
Lavori in corso in casa Juve, con una difesa ieri inventata a causa delle assenze di Chiellini, Bonucci e Demiral: al centro hanno giocato de Ligt e Danilo. Bentancur ha lavorato un’infinità di palloni ma è mancata lucidità globale e una regia che lanciasse il pallone negli spazi giusti. Dybala è ancora lontano dalla sua condizione migliore e pur elogiando il Ferencvaros, il fatto che una squadra della sua levatura ha messo in crisi la Juventus, non è un dato che si possa ignorare o sottovalutare.

Juventus-Ferencvaros 2-1

Marcatori: 19′ Uzuni (F), 35′ Ronaldo (J), 92′ Morata (J)
JUVENTUS (4-4-2):
 Szczesny; Cuadrado, Danilo, De Ligt, Alex Sandro; McKennie (62′ Kulusevski), Arthur (83′ Ramsey), Bentancur (83′ Rabiot), Bernardeschi (62′ Chiesa); Dybala (62′ Morata), Ronaldo. All. Pirlo

FERENCVAROS (3-4-3): Dibusz; Blazic, Frimpong, Dvali; Lovrencsics (75′ Botka), Siger (75′ Laidouni), Somalia, Heister; Zubkov (70′ Isael), Uzuni, Nguen (70′ Boli). All. Rebrov
AmmonitiSiger (F), Danilo (J)

Leandro De Sanctis

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