CINEMA Elle

ELLERegia: Paul Verhoeven. Interpreti: Isabelle Huppert, Laurent Lafitte, Charles Berling, Virginia Efira, Anne Consigny, Alice Isaaz, Christian Berkel, Jonas, Bloquet.
* visto in edizione originale con sottotitoli in italiano.

Elle è un film diverso da quello che potrebbe sembrare guardando il trailer. Un thriller, si, ma fino ad un certo punto perché non ci vuole molto a capire chi è lo stupratore. 
Piuttosto un
thriller psicanalitico in realtà, perchè la Huppert (eccellente la sua
recitazione, il suo personaggio – e come lei lo interpreta – è il punto
forte del film, sui registri che il cinema le ha chiesto spesso
ultimamente)
Molto più interessante scoprire pian piano perchè la protagonista è come è e si comporta con gli altri nel modo in cui ci appare per motivazioni profonde. Algida, fredda e distaccata con tutti, familiari e compagni di lavoro alle sue dipendenze, priva di sentimenti ma non di bisogni fisiologici, capace di fremiti di una sessualità che emergerà strada facendo (anzi, stando in casa…). 
Ma in realtà l’unica sincera in un contesto di ipocrisia totale. Il suo passato l’ha imprigionata, fin da bambina, per ciò che il padre fece. La sua vita è stata un inseguimento per ritrovarsi e liberarsi, via dalla pazza folla e dalla follia paterna e familiare impressa come un marchio indelebile sulla sua esistenza, dalle etichette “mostruose” che l’hanno indotta ad attraversare la vita incurante di ciò che pensano e provano gli altri (e che da quel che vediamo in effetti non meriterebbero diversa considerazione).
Attorno a lei, a pensarci bene, non ci sono innocenti. Per quanto il tema dello stupro, solo inizialmente reale e inaspettato come tanti episodi analoghi, si trasforma in altro, perchè la donna di successo di traumi ne ha vissuti e sa vedere oltre lo sguardo miope, stupido e meschino di tutti i personaggi maschili che la circondano, senza comprenderla, senza sforzarsi di capirla, usandola.  Ad eccezione forse e parzialmente,  di un unico personaggio, in fondo sintonizzato su una modalità condivisa e che inconsapevolmente la condurrà a liberarsi dei suoi fantasmi.
E si, gli uomini escono a pezzi da Elle: sesso, ipocrisia, stupidità, ottusità, cecità totale anche dinanzi all’evidenza (il figlio). Un dramma che tuttavia offre anche momenti di ironia che strappano il sorriso e allentano una tensione di fondo alimentata ed illustrata dalla colonna sonora di Anne Dudley (che riporta a certe atmosfere di Basic instinct).
Un film interessante quindi, soprattutto grazie a Isabelle Huppert e al suo personaggio.

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https://www.vistodalbasso.it/2013/07/11/cinema-come-non-si-scrive-una-recensione/ 

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I film di Paul Verhoeven 
 Een hagedis teveel – cortometraggio (1960) 
Niets bijzonders – cortometraggio (1961)

Leandro De Sanctis

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