ATLETICA Tola e Tusa, l’Etiopia regna nella Maratona di Roma

La Maratona di Roma è sempre africana, ma con la doppietta della T2, Tola e Tusa trionfatori solitari delle due gare di ieri rese più complicate dalla pioggia, l’Etiopia ha concluso il suo inseguimento al Kenya, sorpassandolo nell’albo d’oro complessivo. Sedici successi etiopi, quindici kenioti. Nonostante la pioggia, che per un lungo periodo è stata violenta e corposa mettendo tutti in difficoltà, è stata una bella corsa, al punto che il giovane Kitata Shura Tola, non ha ancora compiuto 21 anni, è arrivato a soli 13 secondi dal primato della corsa, migliorando di un minuto e mezzo il suo personale (terza prestazione di sempre su suolo italiano).
     Tola ha allungato al km 35 sfoggiando sicurezza e forza con gli ultimi cinque chilometri davvero notevoli e presentandosi in via dei Fori Imperiali con la forza e la voglia di sprintare alla grande fino all’ultimo metro, anche per guadagnare il bonus supplementare previsto nel caso fosse sceso sotto le due ore e 8 minuti. Sorridente, contento e vincente.
    «Quando il ritmo è calato, ho deciso di allungare, anche se era difficile correre sotto l’acqua. Ero venuto qui molto ben preparato e sapevo di poter vincere, secondo il mio allenatore Haji Adilo valevo un tempo sotto le 2 ore e 07, ci fossero state condizioni atmosferiche migliori magari ce l’avrei fatta. Mi è piaciuto tantissimo correre a Roma, è stato emozionante».
    Terzo un anno fa quando era partito da lepre, Ruto ha scalato il podio di un gradino giungendo secondo e dando appuntamento al prossimo anno per quel successo che sperava di poter agguantare. «Nel 2018 ci proverò di nuovo».
     Il campione italiano di maratona, Ahmed Nasef, 42enne di origine marocchina,  tesserato per l’Atletica Desio si è piazzato settimo con un tempo superiore alle sue aspettative: «Sì, speravo di chiudere in 2 ore 13, o 14, ma correre da solo e con quella pioggia non è stato facile»  

Chota Rama Tusa ha fatto il bis, stracciando ogni avvarsaria nella prova femminile. Avrebbe dovuto gareggiare a Houston, ma le leggi restrittive volute dal presidente Trump gli hanno impedito di ottenere il visto, così ha dirottato la sua attenzione su Roma. Dove peraltro aveva già vinto l’anno scorso, e con i soldi del premio aveva detto di voler comprare una casa.  «Sì, l’ho fatto, è a 25 km da Addis Abeba. Ora con questa seconda vittoria avrò i soldi per farla ancora più bella e più grande. All’inizio non si andava troppo veloci e quando ho voluto scattare, me ne sono andata. Sapevo di poter vincere ma la pioggia ha reso tutto più difficile, andando più forte avrei rischiato di scivolare e non volevo proprio perdere questa Maratona di Roma. Nel finale ho sofferto un po’ ma non ho mai avuto paura di perdere, avevo talmente vantaggio…Oggi è stata una gara particolare, ma questa vittoria mi dà ancora più fiducia nei miei mezzi e l’anno prossimo tornerò per provare a fare tris, come la mia amica e compagna di allenamenti Firehiwot Dado (che vinse dal 2009 al 2011, ndr), che attualmente non corre perchè ha avuto un bimbo». Fino a tre anni fa la Tusa correva in pista sui 10.000 ma soltanto per il suo club, senza mai affrontare una gara internazionale, 33.00 il suo personale.
    Registrate le 60.000 presenze alla Fun Run, le 76.000 partecipazioni globali, l’appuntamento per il 2018 è fissato all’8 aprile, di nuovo in concomitanza con la Maratona di Milano. «Roma e Milano sono due maratone veloci, tecnicamente eccellenti benchè diverse: ma per raggiungere il livello delle Major devono crescere. Nonostante la concomitanza» ha commentato Stefano Baldini, oro della maratona ad Atene 2004 e dt della Fidal.

Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha sorpreso molti restando dall’inizio alla fine sul palco autorità, dove ha dato il via alle varie ondate della Maratona e alla Fun Run, dimostrando di divertirsi. Ha stretto la mano ad Alex Zanardi, al sesto trionfo nell’handbike, ha risposto alle domande, reiterando le motivazioni del no alla candidatura olimpica di Roma 2024.«Roma presta un palcoscenico meraviglioso. La partenza? Un effetto bellissimo. Devo dire ero emozionata anche io, non avevo mai dato il via e non avevo nemmeno mai assistito a una partenza di questa maratona. Stiamo lavorando per sviluppare molte manifestazioni di questo genere. Vogliamo far sì che Roma sia sempre più accogliente per eventi così grandi, ma anche per eventi più piccoli. Gi atleti sono stati grandiosi nonostante la pioggia. Io non posso che fare i complimenti a tutti».
   

«Il maltempo ha complicato certamente le cose – spiega Alex Zanardi, alla sua sesta vittoria a Roma – ma correre a Roma è sempre un privilegio. Io mi ero preparato bene e fino a metà andavo fortissimo, ero 45 secondi sotto il tempo dello scorso anno. Dopodiché è crollato il cielo, è caduta giù un sacco d’acqua e nelle curve bisognava rallentare moltissimo per non ribaltarsi. E ogni volta dovevo riprendere il ritmo. Sono felicissimo, correre a Roma non solo è bellissimo perché è la città più bella del mondo, ma porta anche bene».
    Annalisa Minetti, cantante e campionessa paralimpica non vedente era all’esordio ed è riuscita a completare la sua gara con il record europeo per la categoria T11 (2.47:13). «I sanpietrini per me sono stati devastanti, ma mi sono divertita tanto e sono felice di averla finita col primato». Sono arrivati in 13.312. Ultima al traguardo la 63enne romana Carla Cofini, 7.24.48, poco più di 5 minuti entro il tempo massimo. Tra i consiglieri comunali Angelo Diario ha chiuso in 3.00:30, precedendo Stefàno (3.36:42). Soddisfatto il presidente del Comitato organizzatore, Enrico Castrucci: «Abbiamo avuto vincitori con tempi eccezionali nonostante la pioggia, e una risposta di partecipazione incredibile, ormai il nostro evento è amato da tutti». Il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha corso per una decina di chilometri accanto a Leonardo Cenci: «La Maratona di Roma è unica al mondo, non sarà la più veloce ma oggettivamente ha qualcosa che gli altri non hanno».

UOMINI
1. Shura Tola (Eth)     2:07:28
2. D. Ruto (Eth)     2:09:08
3. B.Bitok (Ken)     2:09:13
4. M. Kipsaat (Ken) 2:09:19
5. W.Seyoum (Eth) 2:09:27
6. S.Biratu (Eth)     2:12:18
7. A. NASEF       2:16:42
8. C. BUCCILLI      2:19:35
9. S. Bett (Ken)     2:24:43
10. Fercruysse (Bel)  2:26:02
Albo d’oro nazioni – 12 vittorie Kenya, 8 Etiopia, 3 Italia.
DONNE
1. Rahma Tusa (Eth) 2:27:21
2. M. Tadesse (Eth)   2:31:38
3. A.Gebremeskel (Eth)         2:32:06
4. B.Cherop (Ken)     2:32:21
5. H.Kayo (Eth)     2:35:01
6. K.Tilahun (Eth)     2:35:38
7. W.Ayalehu (Eth)     2:36:04
8. M.Abera (Eth)     2:37:56
9. A. Lema (Eth)     2:40:18
10. E. BAZZONI      2:45:37
Albo d’oro nazioni – 8 vittorie Etiopia, 6 Italia, 3 Russia, Kenya, 1 Estonia, Ucraina, Algeria.
HANDBIKE
1. Alessandro Zanardi  1:10:06
2. Mauro Cratassa  1:24:17
3. Christian Giagnoni  1:25:26
Albo d’oro globale
16 vittorie ETIOPIA
15 vittorie KENYA
9 vittorie ITALIA
3 vittorie RUSSIA
1 vittoria ESTONIA, UCRAINA, LGERIA
FUN RUN
Hanno vinto Federico Nobili (15 anni) e Giovanna Ungania (45 anni).

Leandro De Sanctis

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