TIRO A VOLO Pellielo e i predatori di medaglie

ROMA – Il tiro a volo è abituato a fare incetta di medaglie ovunque gareggi, ma una bella festa per celebrare i suoi campioni, i suoi tecnici e i dirigenti di società che hanno contribuito ad alimentare questa fabbrica di medaglie, non era abituato a viverla.
    Però c’è sempre una prima volta e l’occasione l’ha fornita la necessità di una Assemblea Straordinaria con cui il presidente della Fitav, il senatore Luciano Rossi, ha adeguato lo statuto per aggiornarlo con le norme internazionali. «Abbiamo recuperato discipline non olimpiche, cercando di dare coinvolgimento emotivo ed opportunità. Perchè si rischiava di lasciare troppo indietro la base. Questa riunificazione ha una funzione sociale, che cerchiamo di svolgere al meglio».

 E così il Salone d’onore del Coni, con il presidente Malagò ed il segretario Fabbricini a fare gli onori di casa, ha riunito e gratificato le società di ogni parte d’Italia, ha applaudito molte delle stelle che hanno brillato nelle ultime due stagioni, concedendo l’onore della ribalta anche ai protagonisti delle discipline non olimpiche, fatalmente esclusi dalla ribalta, ormai quasi abituale dei tiratori di trap, skeet e double trap.
    C’era anche da festeggiare il recente successo della politica italiana, poichè proprio dal presidente Rossi è partita la spinta per convincere la Federazione Internazionale ad uniformare le carte olimpiche femminili con quelle maschili, raddoppiandole. All’Olimpiade di Rio 2016 dunque, avremo due donne in gara nello skeet e nel trap: inutile ricordare che in tal modo aumentano le possibilità azzurre di salire sul podio. A proposito, Jessica Rossi è in meritata vacanza, ha salutato con un video.
    Altro successo politico l’assegnazione dei Mondiali del 2015: si svolgeranno a Lonato e se non ci saranno intoppi, vedranno il vercellese Giovanni Pellielo inseguire un’impresa mai riuscita ad altri tiratori, conquistare cinque titoli iridati.Ma ci sarà tempo, i tiratori sono gente semplice, colta e concreta. Sanno che gli impegni si affrontano uno alla volta, come i piattelli in pedana, senza guardare troppo avanti.

Sabatino Durante ha gestito il lungo elenco di premiati, regalando stimoli e battute, scherzando e pungendo, come suo costume. Da Massimo Fabbrizi a Luigi Agostino Lodde (che ha rivolto «un grande abbraccio alla mia terra, la Sardegna, così dueramente colpita»), da Cenci a Pera, a Benelli.
    «Siamo una forza – ha sottolineato Mirco Cenci, ct del double trap – Abbiamo saputo subito adeguarci ai cambiamenti di regolamenti». Albano Pera, ct della Fossa: «Ho una squadra di ragazzi eccezionali. Il nostro motore è sempre caldo. Ho insegnato loro ad essere egoisti, devono volere più di tutto la vittoria. Poi le loro medaglie fanno felici anche noi»
    Andrea Benelli, campione olimpico ad Atene 2004, è diventato il ct dello skeet, richiamato dal presidente Rossi dopo che era andato ad allenare i tiratori di Cipro: «Non sarà facile ripeterci ai massimi livelli, ma ci proveremo»
   Mai banale, sempre equilibrato, Giovanni Pellielo, 43enne vercellese, ha colto l’occasione per un bilancio personale e per un ringraziamento sentito alla grande famiglia del tiro a volo. Cominciò a sparare a 18 anni, quattro anni dopo era già all’Olimpiade di Barcellona. Ora è partita una campagna per candidarlo al ruolo di portabandiera azzurro a Rio 2016.
    «Devo ringraziare perchè è grazie a tutti loro se in venticinque anni sono diventato quel che sono. Senza di loro non so cosa sarei stato». Pellielo arrivò allo sport per combattere l’asma, col diploma di perito agrario e un talento espresso nel nel ballo liscio. Avrebbe potuto perdersi, smarrirsi nell’attesa di un qualcosa che non sarebbe arrivato, come è successo e succederà a tanti ragazzi.
    Gli chiedono fino a quando tirerà…
    «Io non smetterei mai. Mi fiderò di chi mi dirà che è giunta l’ora di smettere. Mi fiderò come ho sempre fatto. Credo che noi possiamo essere utili in tanti modi»

 Chiara Cainero sta per diventare mamma
Assente giustificata per imminente maternità. Chiara Cainero si è mostrata con un video perchè sta giungendo al termine della sua gravidanza. Nei prossimi giorni dovrebbe diventare mamma, sarà un maschietto, Edoardo. Nonostante fosse invinta di cinque mesi, Chiara è stata una delle regine del tiro a volo la scorsa estate, con l’oro individuale e a squadre agli Europei di Suhl.

«La gravidanza mi ha portato bene. Da agosto non ho più toccato il fucile, ma ho continuato ad allenarmi a fare la preparazione. Vorrei tornare per gli Europei. Intanto desidero ringraziare ancora la Forestale e la Federazione: persone in gamba, atleti che si impegnano moltissimo. Per me è stato fondamentale il supporto di Andrea Benelli, che mi ha dato fiducia e mi ha sempre trattata come una atleta».

apparso sul Corriere dello Sport di domenica 15 dicembre 2013

Leandro De Sanctis

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