Neil Diamond, 80 anni di musica e record

Neil Diamond, 80 anni di musica e record.

di Fausto Narducci
Oggi compie 80 anni Neil Diamond, l’autore di September Morn; I’m Believer (lanciata dai Monkees e riproposta dagli Smash Mouth nel film Shrek); Song Sung Blue; I’m, I said; Solitary Man; America: You don’t bring me flowers (con Barbra Streisand) e Girl, You’ll be a woman soon (nel film Pulp fiction) con 38 hit piazzate nella Top 10 americana. Tantissime le cover italiane (Se perdo anche te di Gianni Morandi; Sono Bugiarda e La casa degli Angeli di Caterina Caselli; Sooleilmoon di Patty Pravo) e internazionali (gli UB 40 portarono Red Red Wine in cima alle classifiche).
Parliamo di un mito vivente che è stato anche uno dei cantanti preferiti di Muhammad Ali che, quando era campione del mondo a fine Anni 70 , entrava in sala di registrazione a Los Angeles o ai concerti e si faceva cantare la sua lista di canzoni. Il destino purtroppo accomunati nella malattia: nel 2008 Neil Diamond ha dovuto interrompere la sua ultima tournée perché gli è stato diagnosticato il morbo di Parkinson.

Compagno di scuola di Barbra Streisand a Brooklyn, al college grazie alla sua altezza (1,83) è stato campione di scherma con aspirazioni olimpiche. Neil ha cantato alla Casa Bianca per Obama e George Bush, al Super Bowl dell’87 e la sua Sweet Caroline (dedicata a Caroline Kennedy, figlia dell’ex presidente John Fitzgerald) non solo viene eseguita da sempre al settimo inning dei Boston Red Sox di  baseball ma è anche l’inno dei tifosi di calcio di Galles e Irlanda del Nord oltre ad aprire ancora oggi le più importanti riunioni di boxe nel mondo. George Clooney l’ha messa in una scena chiave nel suo ultimo film The Midnight Sky

Ha venduto 100 milioni di dischi

Con 100 milioni di dischi venduti, Neil Diamond, che fa parte della Hall of Fame del Rock & Roll, detiene tanti record nello show-business musicale: è stato nei primi 10 al mondo come incassi nei concerti e come dischi venduti,  secondo People è attualmente il cantante che guadagna più al mondo grazie ai suoi investimenti, è stato il più anziano numero uno in Inghilterra (scalzato da Bob Dylan!) ed è stato protagonista musicale di film famosi: fra gli altri, The Jazz Singer, Jonathan Livingston Seagull e The Last Waltz con Bob Dylan. Nei primi anni Duemila è stato “sdoganato” per un pubblico di elite con due album prodotti da Rick Rubin che aveva riservato la stessa cura a Johnny Cash e alla sua cover di Solitary Man.

In Italia lo conoscono in pochi ma si fa sempre in tempo a recuperare: basta ascoltare i 32 album di inediti incisi in 60 anni di carriera o il recentissimo Classic Diamonds con la London Symphony Orchestra. E quando finirà la pandemia si potrà andare a Broadway a vedere il musical dedicato alla sua vita che attende da un anno il debutto.

Le cover italiane di Caterina Caselli e Gianni Morandi

C’è stato un periodo, fine anni ’60 soprattutto, in cui abbondavano le versioni italiane di canzoni stranieri. Tra le cover dei successi di Neil Diamond ricordiamo Sono bugiarda (I’m believer) e La casa degli angeli (I’am i said) di Caterina Caselli; Se perdo anche te (Solitary man) cantata da Gianni Morandi, Ciao te ne vai (Sweet Caroline) cantata da Diego Peano, Song sung blue cantata prima dalla coppia Johnny Dorelli-Catherine Spaak, poi anche da Nicola Di Bari. Patty Pravo cantò Soolaimon

Fausto Narducci

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