CINEMA Andiamo a Quel Paese

ANDIAMO A QUEL PAESE – Regia: Ficarra& Picone. Interpreti: Salvatore Ficarra & Valentino Picone, Tiziana Lodato, Lilly Tirinnanzi, Fatima Trotta, Francesco Paolantoni, Mariano Rigillo, Nino Frassica, Ludovico Caldarera.

Avevo “intraletto” giudizi poco positivi sull’ultimo film di Ficarre & Picone. Chiedo venia per il neologismo, ma come ho più volte scritto è impossibile leggere le recensioni dei film senza rovinarsi la visione, per cui al massimo vengo preso in contropiede dai titoli, nello sfoglio dei principali quotidiani politici. 
Quindi non che fossi prevenuto, ma ero consapevole che avrei potuto imbattermi in roba fiacca, scegliendo Ficarra & Picone, da assiduo spettatore della loro filmografia.
Invece Andiamo a Quel Paese mi ha divertito. 
In modo intelligente, mai sguaiato o volgare, come in ogni film della coppia. Decisamente superiore al precedente (Anche se è amore non si vede, il meno riuscito), il film prende spunto con garbo ma anche con efficacia, da problematiche attuali e le sviluppa con ironia, esagerando un po’come si conviene ad un cinema che vuole far ridere. Ma lo fa in modo intelligente. Le citazioni e riferimenti a Totò sono abbondanti ma nel gioco della coppia, alla fine si accetta, si sta al gioco, anche quando vengono in mente Stanlio e Ollio (la scena del ritiro delle pensioni).
Tutto ciò che pare esagerato, alla fine non lo è poi così tanto, come dimostrano le cronache quotidiane in cui quasi ogni famiglia di non elevato ceto si può imbattere ai giorni nostri.
Idea originale, momenti di irresistibile comicità ed un gruppo di attori efficace, come sempre nei film di Ficarra e Picone, che meritoriamente ripescano anche stavolta nomi di qualità, stelle italiane del teatro.  
Il 7 e l’8 riproponeva Remo Girone e Arnoldo Foà, La matassa Pino Caruso, Andiamo a Quel Paese manda in scena Mariano Rigillo.
Segnalazione di merito per Francesco Paolantoni, che dà inconsapevole stupore e divertentissima inettitudine al suo ruolo di brigadiere.
Una commedia italiana, che più italiana non si può per tematica, che non stona e con garbo centra il bersaglio. E poi, sui titoli di coda, che emozione riascoltare il vocione di Alberto Sordi cantare la sua celebre: E va… Inevitabile ripensare alla sera in cui la cantò per la prima volta, sul palcoscenico del Festival di Sanremo. Una vita fa

 Filmografia da registi

E VA

  • Me saro’ chiesto cento
    mille volte
    io che non so’
    ne’ re ne’ imperatore
    che ho ffatto
    per trovamme sta reggina
    nel letto fra le bbraccia
    in fonno al core
    e dato si’ che sei cosi’ preziosa
    stasera io te vojo
    di’ na cosa
    te c’hanno mai mannato
    a quel paese
    sapessi quanta gente che ce sta
    er primo cittadino e’ amico mio
    tu dije che te c’ho mannato io
    e va e va
    va avanti tu
    che adesso c’ho da fa’…
    sarai la mia meta’
    ma si nun parti
    diventi un altro po’ la mia trequarti
    e va e va
    nun puoi sape’ er piacere che me fa’…
    magari qualche amico te consola
    cosi’ tu fai la scarpa
    e lui te sola
    io te ce manno sola
    io te ce manno sola
    sola senza de me
    gia’ che ce so
    me levo st’altro peso
    co’ tte che fai il capoccia
    e stai piu’ su
    te sei allargato troppo
    senti a coso
    mica t’offendi se
    te do del tu
    te c’hanno mai mannato
    a quel paese
    sapessi quanta gente che ce sta
    a tte te danno la medaglja d’oro
    e noi te ce mannammo tutti in coro
    e va e va
    chi va con la polenta e baccala’…
    io so’ salmone
    e nun me ‘mporta niente
    a me me piace anna’ contro corente
    e va e va
    che piu’ sei grosso
    e piu’ ce devi anna’…
    e t’a ritroverai nel posto giusto
    e prima o poi vedrai
    ce provi gusto
    sto solo scherzando
    gussto sto solo cantando
    uh sto solo a scherza’ pardon
    ma quanno alla mattina
    sto allo specchio
    c’e’ un fatto
    che me bbutta giu’ er morale
    io me ritrovo sempre
    ar gabbinetto
    e me ricanto addosso sto finale
    te c’hanno mai mannato a quel paese
    sapessi quanta gente che ce sta
    cosi’ che m’encoraggio
    e me consolo
    cor fatto de mannammece da solo
    e va e va
    che si ce devi anna’
    ce devi anna’…
    tanto se te anniscondi dietro a un vetro
    na mano c’hai davanti e l’altra dietro
    e va e va
    e’ inutile che stamo a litiga’…
    tenemoce abbracciati stretti stretti
    che tanto prima o poi
    ce annamo tutti
    a quel paese
    tutti a quel paese
    tutti a quel paese
    tutti a quel paese
    tutti a quel paese
    tutti a quel paese la’ 

Leandro De Sanctis

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