Mio fratello rincorre i dinosauri | Recensione

Mio fratello rincorre i dinosauri è una garbata e convincente commedia, tratta da una storia vera diventata il romanzo omonimo di Giacomo Mazzariol. Il film di Stefano Cipani risulta garbato e divertente, pur trattando un tema delicato come l’arrivo di un figlio affetto dalla Sindrome di Dawn in una famiglia, ma anche intelligente. Non un film buonista a tutti i costi, anche se il tipo di famiglia che Davide e Katia, i personaggi interpretati con semplicità e calore da Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese, potrebbe essere un esempio per tutti. Semplicemente un’opera sensibile e riuscita, un film di spessore che emerge dietro il velo della commedia.
Davide e Katia hanno già tre figli e ogni volta che c’è un annuncio familiare, prendono la macchina e vanno nel parcheggio deserto di un discount per parlarne. Una modalità codificata che esprime il rispetto per la famiglia, fino ai più piccoli, e una sorta di sacralità. Una coppia che non ha fatto l’amniocentesi per non rischiare di compromettere la salute del nascituro e che si trova catapultata in una realtà impensata.

Una famiglia teneramente esemplare

Ma nemmeno questo comunque traumatico evento manda all’aria i comportamenti familiari, perché ci si inventa di tutto per non considerarlo un problema, una sciagura. I dialoghi dei bimbi che credono il fratellino un super Dawn, un supereroe, sono tenerissimi e divertenti come solo le parole e i concetti ingenui, innocenti e inevitabilmente folli dei bambini sanno essere. Quando poi i fratelli crescono, si passa anche attraverso una dolorosa crisi di rigetto, nel nome dell’amore e di un’adolescenza che resta l’età dei comportamenti sciocchi, dei fraintendimenti, dell’immaturità.
E cosi Mio fratello rincorre i dinosauri diventa anche storia di molteplice formazione: da bambini prima, da adolescenti poi, tutti insegnano e tutti imparano, anche con sentimentalmente dolorosi capitomboli.
La sceneggiatura ha il merito di restare perfettamente in equilibrio nel raccontare ciò che avrebbe potuto essere vissuto come dramma e che invece viene assorbito senza pregiudizi, anche se proteggere il piccolo Gio costa fatica e richiede infinita pazienza.
Un inno all’accoglienza, alla tolleranza, ai valori familiari più intimi e reali. Un manifesto civile di grande valore, specialmente in un’epoca che mal digerisce il diverso. Significativo ciò che il fratello maggiore Jack ad un certo punto dirà del fratellino Dawn: “Lui è genialità e ingenuità al tempo stesso, Gio è uno che quando si trova nei corridoi corre, perché nei corridoi si corre! Gio è uno che ogni mattina si sveglia e ti chiede se fuori c’è il sole, ogni mattina porta dei fiori alle sorelle…e quando mi chiedono cos’ha Gio, io rispondo sempre: “Mio fratello rincorre i dinosauri”.

Mio fratelli rincorre i dinosauri, la scheda

MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI – Italia/Spagna, 2019. Regia: Stefano Cipani. Interpreti: Alessandro Gassmann (nato Gassman), Isabella Ragonese, Rossy De Palma, Francesco Gheghi, Lorenzo Sisto, Arianna Becheroni, Roberto Nocchi- Sceneggiatura Fabio Bonifacci. Durata: 100 minuti. Tratto dal romanzo omonimo di Giacomo Mazzariol.

Il trailer

Leandro De Sanctis

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