Un’estate fa | Recensione

Un’estate fa | Recensione.
Non è facile trovare una serie tv italiana che sia all’altezza, anche se ogni tanto succede. Più o meno contemporaneamente mi sono avvicinato a due opere come Everybody loves diamonds e Un’estate fa. La prima l’ho abbandonata, cosa che non avevo quasi mai fatto, dopo una prima puntata deludente e ai miei occhi insopportabile per quanto mostrato: una banda, sia pure atipica e casareccia, che sa compiere il colpo del secolo, un furto di diamanti per 150 milioni di dollari, distrugge il suo covo e tutti i materiali usati e poi che fa? Getta il sacco della spazzatura dal furgone in corsa in un campo lungo la strada. Così con scontrini e cognomi, in un amen il capo banda è arrestato. Troppo stupido per meritare la perdita di tempo per le rimanenti puntate.
Deludente anche Un’estate fa, ennesima opera che ruba il titolo a una canzone di successo, anche se qui si parla di un’estate vecchia ormai di oltre 30 anni, anche se nella colonna sonora dell’epoca viene proposta proprio Un’estate fa, che però il francese Michele Fugain scrisse e cantò nel 1972 (Una belle histoire). Brano che fu poi ripreso poi da Mina e da Franco Califano.
Qui invece siamo nel 1990, l’anno dei Mondiali di calcio in Italia. Per essere un giallo, sia pur tiepido e intriso di commedia, paga l’improvvido testo utilizzato per lanciarlo e qualche parola di troppo in sede di presentazione, così che non è difficile immaginare e scoprire il colpevole, chi ha ucciso Arianna (Antonia Fotaras) in quell’estate del 1990.
Il protagonista è interpretato da Lino Guanciale ai giorni nostri e da Filippo Scotti nei continui e lunghi flashback che riportano la vicenda nel passato. Mare, spiaggia, flirt, amori celati e amori sofferti, prepotenze, bulli arroganti, sogni da vivere e figli di papà, con l’immancabile cocaina.
E’ opinione diffusa, anche della Polizia quando viene ritrovata in mare la macchina col cadavere della ragazza, che proprio Elio sia stato in qualche coinvolto nella morte di Arianna. Ma Elio ha perso la memoria, non ricorda nulla di allora. Così i viaggi a ritroso a poco a poco dovrebbero aiutarlo a ricordare, a far luce sul mistero. E qui ci sarebbe da ridire anche su come la trama e la sceneggiatura si sono dipanate, in maniera non proprio impeccabile. Ma forse è vero che le amicizie di gioventù a volte non superano gli scogli del tempo.

Salti indietro nel tempo per ritrovare la memoria perduta


L’artificio fantastico che genera i viaggi nel tempo, in quel 1990, del protagonista Elio, risiede nel mal di testa improvviso che lo scuote e schianta. Nella prima puntata accade ben tre volte. Ovviamente quando è al volante, per cui un paio di incidenti riesce ad evitarli ma uno no. E capito il giochino mal di testa=salto indietro all’estate 1990, dopo un po’ diventa anche stucchevole.
Gli interpreti non sfigurano, anche se la chiave affidata a Paolo Pierobon per tratteggiare il suo atipico e scorbutico commissario, non rende merito alle sue qualità, esponendolo a un ruolo volutamente sopra le righe e perfino oltre i margini del corretto (ma quando mai potrebbero servire legalmente dichiarazioni strappate con l’inganno a un anziano affetto da demenza senile o Alzheimer che sia?).
Le ambizioni erano alte, ma il risultato è stata una serie a mio giudizio non esaltante, che ho portato a termine essenzialmente per avere conferma che lo scioglimento del nodo fosse quello che avevo immaginato fin dalla puntata iniziale. Anzi, anche prima.

Un’estate fa


UN’ESTATE FA – Italia 2023. Serie Tv su Sky e Now, 8 episodi di durata tra i 45 e i 50 minuti.
Regia: Davide Marengo, Marta Savina.
Sceneggiatura: Valerio Cillo, Federico Favot, Michele Alberico, Massimo Bacchini.
Interpreti: Lino Guanciale, Filippo Scotti, Claudia Pandolfi, Antonia Fotaras, Nicole Grimaudo, Paolo Pierobon, Davide Gori, Anna Ferzetti.

Leandro De Sanctis

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