LIBRI Le donne, i bambini e la guerra

La copertina di “Le donne, i bambini, la guerra” d Maria Franzè

Le donne, i bambini e la guerra.
L’ultimo romanzo di Maria Franzè, pubblicato per GM press.

Un libro che l’autrice ha dedicato a chi odia le guerre, agli amanti della libertà.
Come è nata questa opera, come lavora Maria Franzè?
“Parto da un’idea, poi mi guidano i personaggi. Anche se naturalmente l’intuizione è mia. La mia visione del mondo”
In particolare questo libro, che raccoglie racconti di diverso argomento, ma non slegati tra loro a livello emozionale, è una risposta a tutto il brutto delle guerre e del razzismo dilagante. Un grido di ribellione nato sull’onda emotiva di una foto.
“Era in prima pagina non ricordo di quale giornale. Negli occhi di quel bimbo, un piccolo profugo in fuga dalla guerra, era dipinto l’orrore. Mi arrivò dritta al cuore come una pallottola. Non la dimenticherò mai”.

I bambini simboleggiano la speranza, anche quando sperare può sembrare un’illusione. Ma attraverso i bambini possono cambiare anche gli adulti, vedere il mondo con occhi diversi. Attraversando il tempo, legati al filo della memoria e del ricordo, di lettere che viaggiavano congiungendo affetti lontani, legami divisi dall’Oceano.
L’uso del dialetto è l’elemento caratterizzante delle Corrispondenze, la prima parte del racconto.
“Era opportuno scrivere in dialetto quelle parti – spiega l’autrice – perché davvero succedeva così: ci si scriveva in dialetto perché solo in dialetto si parlava. Ne ho lette tante di lettere. Nelle case calabresi si parla ancora il calabrese, più che l’italiano. Se non avessi usato il dialetto non avrei potuto restituire la realtà”

Il padre Giuseppe è stato emigrante: Germania, Svizzera, Francia. Naturale che il tema dell’immigrazione sia vivo nell’opera dell’autrice, che si definisce una nomade, avendo vissuto in tanti luoghi, abitato tante case. Dalla Locride a Roma, passando da Ragonà a Caulonia, avendo coltivato la passione della lettura, prima ancora che della scrittura, nelle biblioteche locali, da sorella più piccola di tre sorelle e un fratello.

Per Maria Franzè la scrittura è “uno spazio libero, il mio momento di libertà assoluta“. Da lettrice ama Doris Lessing e  Saramago, le poesie di Sylvia Plath, i romanzi storici e filosofici. Al cinema Truffaut e Bergman sono i suoi registi prediletti, poi la musica italiana di Guccini e De Andrè, ma anche Pink Floyd, Nirvana, Jim Morrison e i Doors.

Dopo Le donne, i bambini e la guerra, il suo futuro letterario sta prendendo due direzioni. Una raccolta di ventisei racconti declinati al femminile: ognuno fotografa un momento di cambiamento, dell’infanzia alla vecchiaia. E poi l’opera più ambiziosa: un romanzo storico ambientato tra il 1800 e il 1861,  il tema delle rivoluzioni, l’Indipendenza, il Risorgimento. Il protagonista parte dall’Inghilterra, raggiunge Genova, vive in Italia i Moti del 1820-21.
Dalla Storia di molti alla sua storia personale, nata in Calabria. Legame con le sue origini ma anche voglia di ribellione e indipendenza.
“A chi appartieni” è la frase tipica con cui si può venire interrogati da quelle parti. “A me stessa” è la risposta liberatoria che quella bambina diventata donna, può dare con salutare distacco.

http://www.gmpress.it/prodotto/le-donne-i-bambini-e-la-guerra/

La scheda

Maria Franzè + nata nel 1969 a Vibo Valentia, attualmente vive e lavora a Roma, dove si è laureata in Lettere presso L’Università “La Sapienza”. Ha scritto racconti, poesie, fiabe e recensioni letterarie. Ha iniziato a scrivere un romanzo storico.

Pubblicazioni

2018 Le donne, i bambini e la guerra (raccolta di racconti) edito da Gm Press editore.
2015 Pollina e Pallino (fiabe), pubblicate da Laura Capone editore, AA.VV.antologia Se io fossi un animale… a cura di R. Massimo.
2014 Ebrezza (poesia), AA.VV. antologia Il mare tra le righe Morgan Miller editore.
2014 Speranza(poesia), AA.VV. antologia Sfumature di attimi Sensoinverso edizioni. Premio letterario.

2014 Arso nel vuoto, Guardando altrove, Come l’universo, Quel sogno (poesie), AA.VV. antologia 500 poeti dispersi libro v La lettera scarlatta edizioni. Premio letterario.

2011 Noi due, perduti e lontani (testo in prosa)AA.VV. antologia Lettere dal fronte Keltia editrice.

2009 Il risveglio (racconto)editore Il filo.

Dal 2002 al 2013, ha collaborato con diverse riviste letterarie, occupandosi di Editing e recensioni di libri: Edizioni fabula, Nuove pagine, Scriptamanent.net, Sinestesie, Tam Tam Editore.

Leandro De Sanctis

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