VOLLEY Champions League a Roma dopo undici anni: dalla Sisley alla Sir Perugia

Sul Corriere dello Sport di martedì 17 gennaio 2017

La primavera romana all’insegna dello sport. Aprile si aprirà con la Maratona di Roma (domenica 2) per concludersi con la final four della Champions League di pallavolo (sabato 29 e domenica 30), che ieri la Confederazione Europea del volley (la Cev) ha assegnato alla Sir Sicoma Colussi Perugia, che aveva candidato appunto la sede di Roma, presso il PalaLottomatica.
    La soddisfazione della società umbra, che ha deciso di investire molto sulla sua prima partecipazione al massimo torneo continentale, è anche motivo di orgoglio per la Federvolley italiana, dato che c’era da competere con Varsavia e Mosca.
    Lorenzo Bernardi, l’allenatore del Perugia, ha ringraziato il presidente Gino Sirci: «Sono ogoglioso della mia società! Indipendentemente da tutto il nostro obiettivo non cambia assolutamente, giochiamo e lottiamo per vincere il girone».
    L’anomalia della Champions League di pallavolo  è che la finale si gioca in casa di una delle squadre partecipanti, che evita così di essere eliminata prima. Fino alla scorsa stagione si sceglieva la sede alla fine della fase a gironi, prima dei play off a 12. Stavolta si è fatto peggio, scegliendo quando non si è giocata nemmeno metà delle partite dei gironi.
    Naturalmente non è colpa del Perugia, che usufruirà di questa possibilità, ma la tempistica dell’assegnazione è assai discutibile sul piano sportivo. Anche se consente di avere il tempo necessario per una organizzazione migliore e per pubblicizzare adeguatamente l’evento. Perché di evento si tratterà, data la qualità delle squadre che contenderanno il titolo europeo al club perugino.
    La Sir Perugia riporta dunque la Champions League e l’Europa della pallavolo a Roma undici anni dopo la finale vinta dalla Sisley Treviso, il 26 marzo del 2006, in un PalaLottomatica stracolmo e ribollente di tifo (a cui contribuirono i greci al seguito dell’Iraklis Salonicco, sconfitto in finale dai trevigiani).
Sarà dunque la decima volta che vedrà l’Italia ospitare l’atto conclusivo della Champions League/Coppa dei Campioni. Finora la final four si era giocata due volte a Parma, due volte a Modena, una volta a Treviso, Bologna, Milano, Roma e Bolzano. Proprio al PalaOnda, il tempio del ghiaccio bolzanino, nel 2011, c’era stata l’ultima finale italiana, organizzata e vinta dalla Diatec Trento, che in semifinale eliminò la squadra polacca dello Jastrzebski Wegiel, allenata da Lorenzo Bernardi, che ora sarà di nuovo finalista, giocando stavolta in casa.
Nelle finali casalinghe i club italiani hanno ottenuto cinque vittorie (a fronte di quattro sconfitte) con la Sisley /tre trofei), Modena e Trento (uno). Nelle altre occasioni sempre successi russi: tre del Cska Mosca e uno del Belgorod Belogorie.
    La regola in vigore quest’anno lascerà al sorteggio il compito di abbinare in semifinale squadre dello stesso Paese. Da ricordare che in corsa per la final four ci sono altri due nostri club: la Lube Civitanova Marche e l’Azimut Modena.

Leandro De Sanctis

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