De Giorgi ct parte bene agli Europei di Ostrava

De Giorgi parte bene agli Europei di Ostrava. La nuova Nazionale scelta da Fefè De Giorgi, il secondo campione dell’era velaschiana dopo Andrea Anastasi a svolgere il ruolo di commissario tecnico azzurro ha schierato Giannelli in palleggio, Pinali opposto, Galassi e Anzani centrali, Michieletto e Lavia schiacciatori, con Balaso libero.
L’esordio con la modesta Bielorussia non presentava grosse difficoltà, se non quelle emotivamente legate ad ogni avvio di torneo, specie in questo caso trattandosi di una squadra tutta nuova e giovane, anagraficamente e di esperienza. Il segno di una svolta significativa e importante dopo l’enorme amarezza olimpica sofferta a Tokyo, dove gli azzurri sono stati eliminati nei quarti di finale dall’Argentina, in un torneo vinto poi dalla Francia.
Insomma, da qualunque parte la si voglia guardare, una grande occasione mancata nella peggiore Olimpiade delle recente storia. A Barcellona 1992 l’ultima volta che l’Italia non riuscì ad entrare tra le migliori quattro, nonostante fosse addirittura la favorita per l’oro olimpico dopo il titolo mondiale vinto due anni prima in Brasile.
Confessato il nostalgico disagio nel vedere all’opera una Nazionale che ormai non conosco più a livello individuale, a parte De Giorgi ct e Giannelli, e tarata la qualità della Bielorussia, l’Italia è piaciuta molto e non vedo l’ora di misurare le sue qualità contro avversari più robusti. Squadra giovane e destinata a crescere gara dopo gara, tra le mani di un ct che è stato anche un grande palleggiatore.
Ho ammirato il talento di Alessandro Michieletto, la sua varietà di colpi, la capacità di gestire palloni d’attacco con intelligenza. Mi sono piaciuti anche Pinali e Lavia, solo per restare sugli attaccanti innescati dall’ottimo Giannelli. Otto ace infilzati alla spaesata ricezione bielorussa, dodici muri, una superiorità evidente e continua, come quell’11-0 del secondo set con cui è stato cancellato lo 0-2 iniziale.
Per i lettori più giovani, il ricordo del precedente degli Europei che a Ostrava approdarono nel 2001: il ct dell’Italia era Anastasi e gli azzurri arrivarono in finale ma dovettero arrendersi alla Jugoslavia, mettendosi al collo la medaglia d’argento. Erano i giorni in cui ci fu la distruzione delle Torri Gemelle a New York, vent’anni fa.

Italia-Bielorussia 3-0, il tabellino

ITALIA-BIELORUSSIA 3-0 (25-18, 25-12, 25-15)
ITALIA: Giannelli 7, Pinali 15, Galassi 9, Anzani 5, Michieletto 11, Lavia 12, Balaso (L). Sbertoli. Non entrati: Ricci, Cortesia, Recine, Bottolo, Romanò, Piccinelli (L). All: De Giorgi
BIELORUSSIA: Babkevich 5, Pranko 3, Miskevich 3, Shkredau 5, Kurash, Davyskiba 8, Lazuka (L). Masko 3, Burau, Budziukhin (L), Marozau 1, Tsiushkevich 1, Panasenka. All: Beksha
Arbitri: Rajkovic (CRO), Porvaznik (SVK)
Durata set: 26’, 23’ 24’. Le cifre – Italia: ace 8, battute sbagliate 12, muri 12 errori 16. Bieorussia: ace 3, battute sbagliate 9, muri 1, errori 16

Il ct De Giorgi: Partita ordinata, con qualità

FERDINANDO DE GIORGI: “Oggi la squadra è stata ordinata, ha giocato con intensità, anche nel terzo set quando ha avuto quell’attimo di sbandamento con loro che con la battuta hanno provato a cambiare il ritmo della partita.  La nostra è stata una partita giocata con buona intensità e qualità. Prenderemo gli spunti importanti che ci ha offerto questa partita che riguardano il nostro gioco e lavoreremo soprattutto con chi oggi non ha giocato perché il torneo è lungo e ci sarà bisogno di tutti nell’arco della manifestazione”.

Galassi: Abbiamo giocato con grande intensità

GIANLUCA GALASSI: “Il nostro è stato davvero un buon esordio, abbiamo giocato con intensità e davvero bene. A mio avviso siamo stati in grado di giocare con grande intensità e questo naturalmente alla fine ci ha facilitato. Credo che per questa prima gara non avremmo potuto chiedere di più. Abbiamo sempre e solo pensato a noi e questa è stata l’arma vincente. Per le prossime gare la ricetta rimane la stessa, pensare al nostro gioco rimanendo costantemente concentrati sui nostri obiettivi.”

Anzani: Sempre bello partire bene

SIMONE ANZANI: “E’ sempre bello partire bene, con questo animo, sono contento dell’approccio, abbiamo aggredito gli avversari con costanza e a parte l’inizio del terzo set a mio avviso abbiamo giocato davvero una buona gara portando a casa il risultato senza troppe difficoltà. Avendo iniziato da poco dobbiamo preparare le gare esclusivamente pensando a noi, a prescindere da chi c’è dall’altra parte della rete, abbiamo ottimi elementi e sappiamo di poter far bene. Importante è continuare a lavorare con costanza e intensità”.
Dichiarazioni raccolte da Marco Trozzi (Ufficio Stampa Fipav)

Leandro De Sanctis

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