VOLLEY L’Italia sorde regna in Europa

La Nazionale sorde campione d’Europa di pallavolo

L’Italia sorde regna in Europa

Italia-Russia 3-0
Parziali: 25-13, 25-19, 25-16
Italia: Tomat 22, Martone 7, Gennaro 7, Galbsuera 9, Broggi (L), Imperiale 4, Bennardo 10, Brandani, Casini, Cristelli, Solimene, Biasin (L), Bruni, Calcagni. All. Campedelli
Russia: Katanskaya 5, Kharchevnikova 3, Lavrinenko (L), Lyazina, Mansurova, Mitrofanova 3, Romanova 1, Shevliakova (L), Soloveva, Somkina, Trubova 3, Usova 1, Alekseva 11. All. Sergeev

CAGLIARI – L’Italia del volley femminile sorde è campione d’Europa. Semplicemente pazzesche. Un percorso netto quello delle ragazze di coach Alessandra Campedelli che durante il torneo hanno perso soltanto un set nella partita inaugurale contro la Polonia conquistando una medaglia dopo otto anni (l’ultima agli Europei del 2011, un argento). La prima medaglia d’oro della storia della pallavolo sordi della FSSI (Federazione Sport Sordi Italia). Una gioia immensa che abbraccia tutto il mondo sportivo dei sordi, tutto il mondo sportivo in generale, tutte le persone che pensano che lo sport sia il viatico migliore per l’inclusione reale. Le azzurre hanno fatto una partita quasi perfetta: 62% di positività in ricezione, quasi una palla su due messa a terra (22 punti Alice Tomat e una Claudia Gennaro in grandissimo spolvero in cabina di regia) e 13 muri. Semplicemente immense.

Il video dell’ultimo punto e della festa in spogliatoio:

https://youtu.be/3dggEKmS2VM

Claudia Gennaro (palleggiatore nazionale femminile) – “È un’emozione impossibile da spiegare, ho aspettato dodici anni per conquistare questa medaglia d’oro. Oggi abbiamo dimostrato che siamo una bellissima squadra, abbiamo giocato molto bene dall’inizio alla fine. Abbiamo seguito quello che ci ha detto Alessandra, la nostra allenatrice, e siamo riuscite a vincere questa medaglia che è una cosa immensa”.

Alessandra Campedelli (allenatrice nazionale femminile): “Ho chiesto alle ragazze due cose: prestare attenzione fino all’ultimo punto e di avere coraggio. Hanno avuto la pazienza di aspettare, hanno scelto i momenti giusti in cui si potevano fare dei break e i momenti in cui, invece, stare in attesa. E sono state bravissime a lavorare in campo e a giocare fino alla fine.

È stato un 3-0 tondo non perché fosse una partita facile ma perché siamo state bravissime noi. Abbiamo neutralizzato un avversario incredibile con caratteristiche fisiche importanti e con un’esperienza nel giocare le finali molto maggiore della nostra. Brave!”.

Guido Zanecchia (FSSI – Presidente): “Una giornata meravigliosa quella di oggi perché è la prima volta che la nostra nazionale femminile conquista l’oro nella pallavolo. Non è stato un percorso facile, anche se abbiamo sempre vinto in maniera netta. Siamo state più forti, abbiamo lavorato bene e i miei complimenti vanno a tutte le atlete, allo staff, a tutti quelli che hanno lavorato perché ognuno ha il suo merito in questa bella vittoria. Un risultato importante anche per il futuro, speriamo di trovare sempre più atlete, di avere squadre sempre più forti ma l’oro vinto oggi significa che stiamo lavorando bene. Poi oggi è il mio compleanno e questa giornata non me la scordo di certo”.

Marta Zuddas (FSSI – delegato Sardegna): “È stupendo vedere che la pallavolo femminile è riuscita a vincere per la prima volta una medaglia d’oro qui in Sardegna, a Cagliari. Una soddisfazione grandissima che voglio condividere con tutta la Federazione Sport Sordi Italia, con il presidente Guido Zanecchia, e il CIP Sardegna con il quale abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione che, sono certa, continuerà anche in futuro. Questo è un risultato bellissimo ma anche un seme da far crescere. Sono doppiamente felice da ex pallavolista: nel 2005, alle Deafympics in Australia, ero anche io in nazionale e abbiamo perso il bronzo proprio contro la Russia. È per questo che sento questa vittoria da molto vicino”.

IL MATCH – L’Italia parte contratta e regala tre errori alle avversarie che ringraziano. Poi le azzurre sanno organizzarsi bene e fanno del contrattacco la propria arma migliore grazie a numerosi tocchi a muro. L’Italia vola e il 17-8 è un muro di Gennaro, anche se mezzo punto va dato di diritto al libero, Valentina Broggi, che difende un primo tempo di Mitrofanova ad una mano. L’Italia difende tantissimo (la Russia nel primo set mette a terra soltanto il 12% delle palle attaccate) e il primo set si chiude su un perentorio 25-13. Il secondo parziale si apre con un errore in battuta di Lyazina ma la Russia – le ragazze di coach Alessandra Campedelli lo sanno – non abbassa mai la guardia. È un primo tempo anticipato di Alekseva a decretare il +2 della nazionale dell’Est Europa. Muro out di Imperiale ed è di nuovo parità. Bennardo mette il muro del vantaggio azzurro per il 9-8. Le azzurre giocano una bella pallavolo, Gennaro smista bene le sue bocche di fuoco e in seconda linea l’attenzione regna sovrana. La Russia però sa gestirsi benissimo e fa capire, con la sua difesa e i suoi attacchi intelligenti, che non sarà una passeggiata. Affatto: 13-15 per le ragazze di coach Sergeev. Le azzurre si distraggono, coach Campedelli chiama time out sul +3 Russia e con una “sette” al centro è di nuovo -2. Gennaro mura tutto e con un attacco di Tomat l’Italia va a +2: 21-19. La Russia prova a cambiare palleggio, dentro la Usova, ma l’Italia è in grinta a muro e non passa nulla. Nemmeno l’ultimo pallone del 25-19 che Tomat mura per andare sul 2-0. Katanskaya tira forte, Broggi difende. Tomat tira forte, palla per terra: 1-0. Ace di Gennaro per il 2-6 e diagonale profonda di Tomat per il +5 Italia. Coach Sergeev chiama time out dopo un primo tempo di Martone che porta l’Italia sul +8 (10-2). Le azzurre tengono un vantaggio considerevole (6-15) e attaccano con il 50%: percentuali da serie A. L’ultimo punto è del capitano Ilaria Galbusera: la commozione non si misura, non si esprime a parole. Solo a lacrime e urla di gioia.

Leandro De Sanctis

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