The Gray man | Recensione

The Gray Man | Recensione.
Che differenza c’è attualmente tra The Gray Man e un film di 007 – James Bond, uno della serie Mission: impossible, e magari uno della saga di Jason Bourne? A volerne trovare una, la differenza è che in The Gray Man il protagonista non dirà mai “my name is Bond, James Bond”. Per il resto ormai sembra di vedere sempre lo stesso film, o almeno con gli stessi ingredienti: scene mirabolanti, inseguimenti impossibili, auto, bus, moto, camion sconquassati, cazzottate e corpo a corpo (verrebbe da dire, feccia e feccia), esplosioni, tecnologia applicata.
Dimenticate il lancio di un film che ne esalta la bellezza o le qualità, magari la sua unicità. Per lanciare The Gray Man oltre a comprare pagine e timoni di riviste che appunto più che parlare di cinema ne ospitano gli spot, si mette davanti a tutto che è stato il film più costoso della storia di Netflix, un kolossal da 200 milioni di dollari che se tutto andrà bene (e andrà bene, c’è da scommetterci) darà il via a una serie con le imprese dell’uomo grigio, Ryan Gosling. Il film è ispirato a un romanzo di Mark Greaney, che ne ha scritti una dozzina, quindi….
Per carità, il film è fatto bene, ci mancherebbe, un giocattolone di genere con ingredienti abituali. Ma se si spende solo per gli effetti speciali e per i viaggi, è naturale che il pubblico meno grossolano non l’accolga con l’entusiasmo che i soldi spesi ritengono di scatenare.
Una bella scritta a caratteri cubitali ci spiega il luogo dove l’azione si svolge (e ci ricorda le spese sostenute per il giro del mondo cinematografico), ma tutto questo non lo avevamo imparato a vedere nella serie dell’Agente 007? Certo, da lì nasce tutto. Forse è per questo che non sono gli effetti speciali di The Gray Man che possono stupire, quanto le idee e le storie che al cinema di massa poco interessano.
Non riesco più a trovare interessanti questi “cattivi” studiati a tavolino, in questo caso il “simpaticone psicopatico” interpretato da Chris Evans, a cui le sceneggiature regalano anche pose che vorrebbero essere ironiche, mentre fanno cose orribili. Il cinema è anche e spesso questo. Ma si sperava che che lo streaming potesse incentivare altro, indicare in parallelo una strada alternativa. Se anche Netflix si mette a investire sui kolossal, sulle mega produzioni costosissime, checché se ne scriva, non è una bella notizia.

The Gray Man

THE GRAY MAN – Usa, 2022. Durata 129 minuti.
Regia: Joe Russo e Anthony Russo
Interpreti: Ryan Gosling, Chris Evans, Ana de Armas, Dhanush, Rege Jean Page, Julia Butters, Jessica Henwick, Wagner Moura, Billy Bon Thornton, Michael Gandolfini, Cullan Mulvey,
* visto in versione originale con sottotitoli.

Leandro De Sanctis

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