Roma e Juventus, gli ex

Domenica sera all’Olimpico si gioca Roma-Juventus, una partita che mette di fronte due club divisi da una rivalità infinita, che tuttavia recentemente ha visto scritti capitoli di natura diversa, collaborativi diciamo. Anche se certe cose non arrivano alle tifoserie in maniera chiara e trasparente.
Un nuovo ex si è aggiunto quest’anno alla lunga lista di giocatori che hanno vestito sia la maglia della Roma che della Juventus. Leonardo Spinazzola, che pure la Juventus aveva seguito e acquistato da anni credendo nelle sue qualità è passato alla Roma. Il suo trasferimento e l’acquisto (senza trasferimento a Torino) di Luca Pellegrini, avrebbero fornito alla società giallorossa le risorse necessarie per evitare di cedere Dzeko all’Inter.

Pjanic, dalla Roma alla Juventus

Pjanic l’ultimo big da Roma a Torino

Pjanic, l’ultimo grande ex della sfida tra Roma e Juventus (oltre al portiere Szczesny). Il bosniaco giallorosso, che nella sua ultima stagiona romanista, nella seconda giornata di campionato segnò su punizione il gol del vantaggio giallorosso, passò ad indossare la maglia bianconera, dopo un’estate appesantita dagli insulti e le accuse della tifoseria giallorossa che come sempre avviene quando un beniamino cambia maglia e va a giocare dal “nemico”, non l’ha perdonato.

Vucinic con la Roma, contro la Juventus

Vucinic, Pepe, Motta

Nella Juventus che sfiderà la Roma domenica allo Juventus Stadium ci sono tre ex romanisti: Vucinic, Pepe e Motta.
Mirko Vucinic dalla Roma (2006-2011: 147 gare 46 gol) alla Juventus dal 2011 69 gare, 20 gol). Simone Pepe (nelle Giovanili giallorosse e poi nella
Roma 2001-02; alla Juventus dal 2010 con 11 gol in 62 partite).
Marco Motta (Roma 2009-10 con 24 gare; alla Juve dal 2010 e poi nel 2013 con 24 partite). Storari è romanista ma ha una militanza nel… Ladispoli.
Tre ex sono stati anche il portiere De Sanctis (Juve 1997-99, 3 gare; Roma dal 2013), Borriello (Roma 2010-12, Juve nel 2012 – 13 gare 2 gol, 1 scudetto; Roma nel 2013 con 52 gare 12 gol)) e Balzaretti (Juve 2005-2007, 57 partite 2 gol; Roma dal 2012, 38 gare, 1 gol) .

Vucinic, dalla Roma alla Juventus

I gioielli che infiammarono la piazza

Le cifre dei tre gioielli ceduti dall‘allora presidente Alvaro Marchini (per Del Sol, Zigoni, Vieri e milioni, si disse circa 600). Capello dalla
Roma (67-70: 62 gare 11 gol) alla Juventus (70-76: 165 partite, 27 gol)
Da allenatore Roma 1999-2004, Juve 2004-2006. Fausto Landini dalla Roma (68-70: 44 gare, 6 gol) alla Juventus (70-71: 5 partite senza reti). Luciano Spinosi, terzino e stopper tra i migliori, dalla Roma (1967-70 e 79-82: 114 gare 5 gol) alla Juventus (dal 1970 al 1979, 138 gare 1 gol).
Luis Del Sol dalla Juventus (1962-1970, 228 gare 20 gol) alla Roma (1970-72: 50 gare 4 gol). Gianfranco Zigoni dalla Juventus (86 partite, 23 gol nel 61-64 e 66-70) alla Roma (70-72; 13 gol in 48 partite). Roberto “Bob“ Vieri
(il papà di Cristian Vieri) nel 1969-70 21 partite con 3 gol in bianconero, dal ‘71 al ‘73 un solo gol nelle 31 partite in giallorosso.
Prima c‘era stato il goleador brasiliano naturalizzato Dino Da Costa: nella Roma globalmente 71 reti in 149 partite (55-60 e poi nel ‘61) Juventus (‘63-‘66: 11 reti in 51 partite).

Manfredonia scoperto dal Don Orione

Una specie di record per Lionello Manfredonia, che ha giocato nella Roma e nei due club probabilmente più detestati dal tifo romanista: cresciuto nel Don Orione, alla Camilluccia, giocò nella Lazio per un decennio, dal 1975 al 1985, poi nella Juventus dal 1985 all‘87 (7 gol in 51 partite) ed infine nella Roma (dall‘87 all‘89: 4 gol, 73 partite). Il tedesco Thomas Haessler dalla Juventus (1990-91: 32 gare 1 gol), alla Roma (1991-94: 88 gare 11 gol). Zibì Boniek dalla Juventus (1982-85: 81 presenze, 14 gol) alla Roma 1986-88 (17 gol in 76 partite).

Il “puma” Emerson

Angelo Di Livio sarebbe l‘ideale ambasciatore di pace, da tifoso romanista a titolato campione juventino (e poi perfino “bandiera“ della Fiorentina). Cresce nelle giovanili ed è nella rosa della Roma, senza giocare, nel 1984-85.
Alla Juventus dal 1993 al ‘99, con 3 gol in 186 partite).
Il “puma“ brasiliano Emerson dalla Roma (2000-2004, 105 gare, 13 gol, uno scudetto) alla Juventus (2004-2006, 67 gare 4 gol, gli scudetti revocati).
Due juventini di passaggio divenuti importanti nella Roma. Matteo Brighi dalla Juventus (2000-2001, 11 gare e poi 2002) alla Roma (nel 2004 e poi dal 2007 al 2011, 108 gare 9 gol). Simone Perrotta dalla Juventus (1998-99: 5 presenze) alla Roma (2004-2013: 246 gare 36 gol).
Alberto Aquilani ha giocato nella Roma una partita nel 2002-2003, e 101 con 9 reti dal 2004 al 2009, prima della stagione alla Juventus (2010) via Liverpool, con 33 presenze e 2 gol.

Capello, Spinosi, Landini, dalla Roma alla Juventus negli anni '70

Una rivalità infinita

C’era una volta la rivalità Juventus-Roma. C‘è ancora e sempre ci sarà. Anche per via dei molti ex che hanno indossato entrambe le maglie o allenato le due squadre. Ed in passato gli acquisti bianconeri in casa giallorossa, erano vissuti come scippi duri da digerire, da parte della più ricca società bianconera. Un episodio su tutti: il triplice acquisto dei gioielli giallorossi Capello-Spinosi-Landini, che caratterizzò l‘estate del 1970, sollevando l‘ira del popolo romanista e forse l’origine di aspre divisioni mai sopitesi.

Del Sol, Zigoni, Vieri, romanisti ex juventini

La musica è cambiata negli ultimissimi anni, con le società che hanno addirittura intrecciato rapporti stretti con affari condotti senza pregiudizi (Vucinic e Borriello su tutti). Senza la pretesa di catalogare ogni singolo ex, siamo andati a curiosare nella macchina del tempo calcistico, per ripescare i particolari ex di Juventus e Roma, giocatori e tecnici, senza la pretesa di un elenco completo ma con la curiosità di ripassare e ricordare fatti e personaggi indimenticati.

Monzeglio, Varglien, Carver…

Eraldo Monzeglio dal 1935 al 1939 ha giocato 101 partite in giallorosso e nel 1941-42 divenne d.t. vincendo il primo scudetto (in panchina c‘era l‘ungherese Alfred Schaffer), prima di partire per la campagna di Russia. Circa vent‘anni dopo, nel 1963, allenò per un campionato la Juventus.
Mario Varglien fu pilastro della Juventus dal 1928 al 1942 (353 partite, 17 gol) e poi allenatore della Roma dal ‘52 al ‘54.
Jesse Carver allenò Juve dal 1949 al 1951, poi la Roma nel 1953-54 (dalla 9ª giornata al posto di Varglien) e nel 54-55. Carver stabilì una sorta di primato per l‘epoca: allenò ben 7 club (fra cui Juve, Toro, Roma e Lazio), conquistando lo scudetto alla sua prima stagione italiana nella Juventus (1949-1950), riportando la coccarda tricolore sulle maglie bianconere dopo ben 15 anni (il periodo più lungo senza titoli per i torinesi).
Pietro Serantoni fu giocatore Juventus 1934-36 (41 gare 7 gol) e della Roma (1936-1940: 73 gare 7 gol). In panchina guidò la Roma nel 1950-51.
Per Giuseppe “Gipo“ Viani Juventus 5 partite juventine nel 1939-40. Da allenatore portò la Roma (1951-52) a vincere la serie B.
Alfredo Foni terzino juventino dal 1934 al 1947 (266 gare 5 gol). Allenò la Roma dal ‘59 al ‘61.
L‘argentino Luis Carniglia allenò entrambe: Roma dal 1961 al ‘63, i bianconeri nel ‘69 anche se solo per pochi mesi (4 sconfitte nelle prime 8 giornate, fu sostituito da Rabitti che portò la Juve a contendere lo scudetto al Cagliari di Gigi Riva).

Prandelli, Ranieri, Ancelotti, Capello

Venendo a tempi più vicini, atipico il caso dell‘attuale ct azzurro Cesare Prandelli. Dal 1979 all‘85 vestì la maglia bianconera (6 reti in 89 gare), nel 2004 avrebbe dovuto allenare la Roma ma dovette mollare dopo il precampionato a causa dei gravi problemi di salute della moglie, poi purtroppo scomparsa.
Claudio Ranieri romanista in campo per 6 partite (1972-74). Doppio ex da tecnico: Juventus 2007-2009, Roma 2009- 2011. Una specia di staffetta virtuale con Luigi Delneri: Roma 2004-2005, Juventus 2010-2011
Ex in ruoli diversi Carlo Ancelotti: giocatore Roma 1979-1987 (171 gare, 12 gol), allenatore Juventus 1999-2001.
Ma l‘ex degli ex, l’autentico numero 1 dei cambi di sponda sull’asse giallorosso bianconera, è stato Fabio Capello. I suoi trasferimenti da Roma a Torino hanno sempre fatto discutere generando code polemiche: sia quando, come già ricordato, nel 1970 andò ad assumere la leadership della Juventus che avrebbe vinto scudetti e giocato una finale di Coppa Campioni (persa nel ‘73 con l‘Ajax). Dalla Roma alla Juventus anche il “don Fabio“ allenatore, vincitore del terzo scudetto capitolino e poi dei due titoli juventini cancellati da Calciopoli.

Leandro De Sanctis

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