CINEMA & MEDIA La corrispondenza violata di Tornatore

A proposito del film La Corrispondenza, di Giuseppe Tornatore
Ha scritto Paolo D’Agostini su La Repubblica concludendo il suo testo sul film: Peccato non ascoltare le vere voci dei due protagonisti.
Beh,
chi  vive a Roma e ha scelto di andare al Nuovo Olimpia ha potuto farlo. E vale per
tutti i film. Quando si darà incremento alla cultura del vero cinema,
consentendo ad una platea più vasta la visione dei film in versione
originale? Se fossero realmente indipendenti e liberi, proprio i
quotidiani di informazione e le riviste di cinema dovrebbero trattare
l’argomento.

Ha scritto Piera Detassis, direttrice di Ciak, dopo aver disseminato il suo testo della trama del film sottraendo allo spettatore il piacere di scoprirlo durante la visione: Non tutto del film va raccontato per non togliere stupore, garantito anche dall’ambientazione...
E cosa ancora voleva raccontare più di quello che ha detto, già troppo? Tornatore ha realizzato un film originale, che conta anche su sorprese, colpi di scena, cambi di direzione e poi arriva il giornalista di turno e lo svela come se niente fosse. Non si apre la corrispondenza degli altri, anche chi scrive di cinema dovrebbe saperlo e ricordarlo. 
Come si fa a dirigere una rivista di cinema, rendersi conto che raccontando la trama si rovina la visione al pubblico, e farlo ugualmente. Farlo e consentire che tra le pagine della rivista puntualmente si racconti troppo delle trame dei film? L’unico rimedio è fare come
sono costretto a fare io: mai leggere giornali e riviste prima di aver
visto i film. Ciak, che acquisto regolarmente fin dal suo primo numero, non ha mai brillato in tal senso, ma negli ultimi tempi un po’è migliorato, anche se non come e quanto vorrei. Lo compro ormai per abitudine e per empatia cinematografica.
Ma lo metto in libreria, senza leggerlo, al massimo lo sfoglio perchè
anche i titoli sono traditori sulla stampa che parla di cinema. Salvo
poi ripescarlo solo dopo aver visto i film. E troppo spesso scoprire di
aver fatto benissimo, perchè le stesse cose lette prima, mi avrebbero
rovinato tutto. E dicono di essere riviste per appassionati di
cinema…! 

Nella foto di scena l’incantevole volto di Olga Kurylenko, solcato dalle lacrime. Dolcissimo, struggente, affascinante

Leandro De Sanctis

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